Il 2021 volge al termine. Un anno di successi e fatti epocali, ma anche conflitti e tragedie.

Un anno, il secondo, con il mondo intero impegnato nella battaglia contro il Covid-19.

Un anno da ripercorrere, anche per immagini, attraverso le notizie di UnioneSarda.it.

Quinta tappa: un anno di Covid.

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LA PANDEMIA UN ANNO DOPO: I MESI CHE NON DIMENTICHEREMO

Lancette indietro di un anno: era il 27 dicembre del 2020, nei giorni più duri della pandemia, quando l’Italia provava a rialzare la testa con il V-Day, l’avvio della campagna vaccinale contro il Covid-19.

Le prime somministrazioni, grazie alle 9.750 dosi di Pfizer giunte nel Paese, andavano al personale sanitario dell’ospedale Spallanzani di Roma, poi da lì la distribuzione simbolica con le prime dosi anche in altre regioni già in giornata.

I carabinieri scortano le prime dosi di vaccino arrivate in Italia (foto Ansa)
I carabinieri scortano le prime dosi di vaccino arrivate in Italia (foto Ansa)
I carabinieri scortano le prime dosi di vaccino arrivate in Italia (foto Ansa)

Nell’Italia delle regioni a colori e del coprifuoco del secondo governo Conte si contavano allora 15mila nuovi positivi e fino a 700 morti al giorno. Il tasso di positività si aggirava attorno al 10% e le terapie intensive contavano oltre 2.500 pazienti.

Lancette avanti al 28 dicembre 2021: nell’Italia travolta dalla nuova ondata della variante Omicron, ma che sotto la guida del nuovo governo Draghi e della campagna vaccinale più imponente della storia ha ripreso a muoversi, si conta la cifra record di oltre 78mila nuovi casi in un giorno, le terapie intensive raccolgono però poco più di un migliaio di pazienti, complice la somministrazione di oltre 108 milioni di dosi di vaccino. Sono 48 milioni gli italiani che hanno ricevuto almeno la prima somministrazione, oltre l’80% della popolazione.

Ma cosa è accaduto, nel dettaglio, in questi 365 giorni? Molti i punti nodali della pandemia, nel nostro Paese e nel Mondo, a partire proprio da quei giorni di fine 2020. Un alternarsi di paure, speranze, grandi conquiste e dure proteste, e in cui l’Italia si è scoperta sempre più divisa fra chi ha scelto di vaccinarsi e chi, invece, ha preferito schierarsi fra le fila dell’esercito dei “no vax”, che non credono nella sicurezza di un vaccino varato in tempi rapidi e dettati dall’emergenza.

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CAPODANNO COL COPRIFUOCO

Capodanno col coprifuoco nel mondo
Capodanno col coprifuoco nel mondo
Capodanno col coprifuoco nel mondo

L’1 gennaio 2021 l’Italia festeggia la mezzanotte con il coprifuoco. È la prima volta dagli anni della Seconda Guerra ad oggi, e sono in molti a ritenere come troppo restrittiva la decisione varata dal Governo Conte e fortemente sostenuta dagli esperti del Comitato tecnico scientifico. Le regole prevedono il divieto di spostarsi tra Regioni e nelle giornate di festa anche tra Comuni. A Capodanno, nessun festeggiamento a mezzanotte, nessuna cena al ristorante, con un coprifuoco che viene esteso dalle 22 del 31 dicembre alle 7 del 1° gennaio. Il 16 gennaio arriverà poi la firma del premier sul nuovo DPCM, che proroga lo stato di emergenza fino al 30 aprile. Resterà il coprifuoco tra le 22 e le 5, l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso, e il sistema per “fasce di colore” assegnate alle singole Regioni. Palestre, piscine e cinema restano chiusi fino al 5 marzo. Grande polemica per la chiusura degli impianti sciistici fino al 15 febbraio, poi prorogata al 5 marzo. Prosegue la campagna vaccinale con somministrazioni anzitutto a personale sanitario, docenti e professioni considerate più a rischio, e poi ad anziani e nelle Rsa, fra le realtà più colpite dalla pandemia.

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IL GOVERNO DRAGHI E LA NOMINA DI FIGLIUOLO

Il nuovo governo Draghi (foto Ansa)
Il nuovo governo Draghi (foto Ansa)
Il nuovo governo Draghi (foto Ansa)

È il 12 febbraio 2021 quando Mario Draghi presta giuramento come Presidente del Consiglio. Un incarico fortemente voluto dal Capo dello Stato Mattarella, sostenuto da tutte le forze politiche e apprezzato dall’Europa e dalle Borse: solo nel giorno del giuramento al Quirinale lo spread tocca quota 88,6, il livello più basso dall’inizio del 2015.

Mario Draghi subentra a Giuseppe Conte: il rituale della campanella
Mario Draghi subentra a Giuseppe Conte: il rituale della campanella
Mario Draghi subentra a Giuseppe Conte: il rituale della campanella

Per la gestione della pandemia Draghi sceglie la strada della continuità, mantenendo Roberto Speranza come ministro della Salute ma individuando nel generale dell’esercito Francesco Paolo Figliuolo il nuovo commissario straordinario per l’emergenza Covid al posto di Domenico Arcuri.

Il generale Francesco Paolo Figliuolo (foto Ansa)
Il generale Francesco Paolo Figliuolo (foto Ansa)
Il generale Francesco Paolo Figliuolo (foto Ansa)

Figliuolo è un uomo con una grande esperienza sul campo: è stato comandante delle Forze armate in Kosovo, comandante del contingente nazionale in Afghanistan. La nomina arriva dopo quella di Fabrizio Curcio a nuovo capo della Protezione Civile, che subentra ad Angelo Borrelli. Figliuolo detterà i tempi della campagna secondo obiettivi precisi: 500mila vaccini al giorno dalla terza settimana di aprile, per arrivare all’80% della popolazione vaccinata entro settembre.

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IL CASO ASTRAZENECA

Il vaccino AstraZeneca (foto Ansa)
Il vaccino AstraZeneca (foto Ansa)
Il vaccino AstraZeneca (foto Ansa)

Fra i vaccini su cui punta anche l’Italia per la campagna vaccinale c’è AstraZeneca, individuato dall’Agenzia europea del farmaco tra i medicinali autorizzati in base a requisiti di qualità, sicurezza ed efficacia. Il prodotto dell’azienda anglosvedese comincia però fra febbraio e marzo a far parlare di sé per alcuni episodi di ritiri di lotti ma soprattutto in seguito alla sospensione precauzionale dell’utilizzo dello stesso in numerosi Paesi europei. La motivazione? Trombosi e decessi, apparentemente senza altre ragioni, in soggetti, per lo più sotto i 60 anni, che hanno ricevuto la somministrazione.

Il vaccino AstraZeneca (foto Ansa)
Il vaccino AstraZeneca (foto Ansa)
Il vaccino AstraZeneca (foto Ansa)

Anche l’Agenzia italiana del farmaco il 15 marzo decide di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale. Quindi l’annuncio ad aprile della somministrazione preferenziale agli over 60, e dopo le valutazioni di Ema che ritiene "plausibile" la possibilità che i seppur rarissimi eventi trombotici avversi - si parla di 86 casi con 18 decessi su un totale di oltre 34 milioni di dosi somministrate - abbiano un nesso di causalità col vaccino. Il 12 giugno verrà poi varata la nuova circolare del Ministero con la raccomandazione di AstraZeneca e anche di Johnson & Johnson agli over 60, e l’indicazione di procedere con la somministrazione eterologa per chi nelle fasce d’età inferiori abbia ricevuto una prima dose di AstraZeneca. La vicenda arriva a un definitivo chiarimento il 3 dicembre, quando un team di scienziati di Galles e Usa scopre la causa scatenante dei “coaguli killer”: una proteina nel sangue attratta da una componente chiave del vaccino.

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PAURA VARIANTE DELTA

Tamponi all'aeroporto "Costa Smeralda" di Olbia (foto Ansa)
Tamponi all'aeroporto "Costa Smeralda" di Olbia (foto Ansa)
Tamponi all'aeroporto "Costa Smeralda" di Olbia (foto Ansa)

Ad offuscare gli importanti risultati della campagna vaccinale, che nel Paese procede spedita, sono a partire dalla primavera le nubi delle varianti che, anche a causa delle importanti sacche di non vaccinati nel mondo, cominciano a diffondersi in maniera incontrollata. A fare paura è soprattutto la variante Delta, già presente in modo importante in Gran Bretagna e che nel Paese inizierà a far parlare di sé fra aprile e maggio. A giugno alcuni focolai scoppiano anche in Sardegna, come quello sul set del film “La Sirenetta” a Trinità d’Agultu.

La variante Delta, che a fine dicembre arriverà in Italia ad una prevalenza superiore al 99%, presenta una contagiosità due volte superiore a quella del ceppo tradizionale, e dunque si replica molto più velocemente. Si pone la domanda sulla efficacia dei vaccini contro questo tipo di variante, che pare confermata purché si acceleri con la somministrazione delle seconde dosi, per cui le regioni italiane provano il più possibile a stringere i tempi.

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ARRIVA IL CERTIFICATO VERDE

Green pass (foto Ansa)
Green pass (foto Ansa)
Green pass (foto Ansa)

Con l’inizio dell’estate l’Italia comincia a sperimentare l’utilizzo del certificato verde digitale o “green pass”, prima chiamato “passaporto vaccinale”, e che diviene sostanzialmente obbligatorio, dal 6 agosto, per molte attività. Dal primo settembre è necessario per accedere a trasporti a lunga percorrenza, università e istituti scolastici e dal 15 ottobre per entrare in qualsiasi posto di lavoro. Dal 6 dicembre e almeno fino al 15 gennaio, con il “decreto salva Natale”, arriva poi l’ulteriore stretta per i non vaccinati con l’introduzione del super green pass, e dunque limitato a chi ha completato il doppio ciclo vaccinale: i vaccinati e i guariti saranno, dunque, i soli a poter accedere ai luoghi di socializzazione quali cinema, teatri, bar e ristoranti al chiuso, eventi sportivi (quindi anche stadi e palazzetti) e cerimonie pubbliche. 

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IL MOVIMENTO “NO GREEN PASS” E “NO VAX”

La Cgil finisce nel mirino della rabbia del popolo "no green pass" (foto via Ansa)
La Cgil finisce nel mirino della rabbia del popolo "no green pass" (foto via Ansa)
La Cgil finisce nel mirino della rabbia del popolo "no green pass" (foto via Ansa)

Saranno proprio le certificazioni verdi a scuotere un nuovo movimento di protesta che si diffonde in Italia come nel mondo. Con un distinguo: fra “no green pass”, ovvero chi è contrario alla certificazione obbligatoria in particolare per lo svolgimento di determinate professioni, e i “no vax”, ovvero chi è contrario al vaccino spesso secondo idee radicali e complottiste, che vanno dalle ipotesi di disegni nascosti per il controllo della popolazione a quelle di una regia sotterranea dei “big pharma”, i grandi gruppi farmaceutici pronti a speculare sul dramma della pandemia.

Assalto alla sede della Cgil a Roma (foto Ansa)
Assalto alla sede della Cgil a Roma (foto Ansa)
Assalto alla sede della Cgil a Roma (foto Ansa)

Le maggiori proteste, dopo una prima rivolta degli operatori sanitari contrari al vaccino, si scatenano con l’annunciato debutto del pass obbligatorio sui luoghi di lavoro, e le “piazze” più calde saranno quella di Trieste, animata dai portuali, e quella di Roma, dove sabato 9 ottobre va in scena l’inaspettato: il centro della Capitale si trasforma in un teatro di guerriglia urbana che culmina nell’assalto alla sede della Cgil. Il bilancio parlerà di 12 persone arrestate – fra gli altri i leader di Forza Nuova Giuliano Castellino e Roberto Fiore – e di 38 agenti feriti, oltre a 600 manifestanti identificati e intercettati. I cortei no pass torneranno poi a invadere le piazze delle principali città italiane nei weekend, con il Viminale che tramite un’ordinanza imporrà il divieto, da metà novembre, delle manifestazioni  nei centri storici e vicino agli obiettivi sensibili, di fatto permettendo solo presidi e sit-in in zone autorizzate. Non mancheranno anche gli episodi surreali, come il caso che fa discutere l’Italia del dentista che si presenta all’hub vaccinale di Biella con un braccio in silicone.

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TERZE DOSI E VACCINI AI BIMBI

Via alla somministrazione delle terze dosi (foto Ansa)
Via alla somministrazione delle terze dosi (foto Ansa)
Via alla somministrazione delle terze dosi (foto Ansa)

È con il mese di settembre che in Italia la campagna vaccinale più imponente della storia dà il via alle terze dosi, somministrate prima agli estremamente fragili e ai super anziani e poi a tutta la popolazione. A Cagliari si parte il 27 settembre al Brotzu. L’indicazione è che il nuovo richiamo venga eseguito a circa sei mesi dal precedente, ma molte regioni stringono a cinque.

Bimbi in coda il 16 dicembre al centro vaccinale di Cagliari (archivio L'Unione Sarda - Ungari)
Bimbi in coda il 16 dicembre al centro vaccinale di Cagliari (archivio L'Unione Sarda - Ungari)
Bimbi in coda il 16 dicembre al centro vaccinale di Cagliari (archivio L'Unione Sarda - Ungari)

Quindi dal 16 dicembre la svolta: via ai vaccini ai bambini anche nella fascia d’età 5-11 anni. In Sardegna l’avvio con un open day a Cagliari e con una buona risposta da molti genitori. A fine anno saranno circa 170mila i bambini tra i 5 e gli 11 anni che hanno già ricevuto la prima dose. E negli Stati Uniti si valuta già l’estensione a breve anche nella fascia fino a 5 anni. L’ipotesi di queste somministrazioni anche in Europa è per il primo semestre del 2022.

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ALLARME VARIANTE OMICRON

Screening anti Covid in Sardegna (foto Ansa)
Screening anti Covid in Sardegna (foto Ansa)
Screening anti Covid in Sardegna (foto Ansa)

Con l’inizio di dicembre scatta l’allarme per una nuova variante: a fare paura questa volta è un nuovo ceppo proveniente dal Sudafrica, che secondo gli esperti presenta 32 mutazioni sulla proteina Spike, quella che il virus utilizza per agganciarsi alle cellule umane e invaderle. Molte le domande circa il quadro clinico che la nuova variante, chiamata Omicron, potrebbe causare, e l’efficacia in merito dei vaccini: dopo alcune settimane arriverà la conferma della protezione, in particolare contro le forme più gravi e la morte, seppur maggiormente garantita con la somministrazione delle terze dosi. In Sardegna l’allarme scatta il 6 dicembre, quando viene scoperto un positivo alla variante Omicron su un volo diretto ad Alghero con 130 passeggeri che finiscono in quarantena. Il primo caso a Cagliari viene invece registrato e reso noto il 21 dicembre: si tratta di una donna di 50 anni in arrivo da Londra. Lo stesso giorno scatta l’allarme per altri due casi sospetti a Sassari

A fine dicembre scatta anche l’assalto alle farmacie per i tamponi, con episodi che degenerano in follia come nel caso del farmacista preso a testate a Perugia.

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LA STRETTA DI CAPODANNO

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi durante la cabina di regia del 23 dicembre 2021 (foto Ansa)
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi durante la cabina di regia del 23 dicembre 2021 (foto Ansa)
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi durante la cabina di regia del 23 dicembre 2021 (foto Ansa)

Il 23 dicembre arriva l’annuncio dell’Iss: la variante Omicron è presente in Italia già al 28%. I casi impennano e i dati della Fondazione Gimbe parlano per il Paese così come per l’Isola di una crescita settimanale dei contagi di oltre il 40%. Il Governo prova a correre allora ai ripari in vista dei festeggiamenti di Capodanno e vara una serie di nuove misure: la durata del green pass a partire dal primo febbraio verrà ridotta da nove a sei mesi, con possibilità di effettuare la terza dose “booster” di vaccino a 4 mesi dalla seconda dose e a partire dal 10 gennaio. Le mascherine saranno obbligatorie anche all’aperto e fino al 31 gennaio si prevede l’estensione dell’obbligo di green pass rafforzato (solo per vaccinati e guariti) nel settore della ristorazione al chiuso anche al banco. Si valuta l’estensione del super green pass a piscine, palestre, centri termali e benessere, sale da bingo. Introdotto l’obbligo di mascherina Ffp2 in cinema, teatri, mezzi di trasporto pubblico anche locale ed eventi sportivi. Scatta, inoltre, il divieto in cinema, teatri e per eventi sportivi al chiuso di consumare cibi e bevande. Niente feste in piazza per l’ultimo dell’anno: sono vietati fino al 31 gennaio eventi e festeggiamenti che implichino assembramenti all’aperto. 

Il 29 dicembre, nella giornata che segna il record di contagi da inizio pandemia in Italia e in Sardegna (771) con il dilagare della nuova variante Omicron, la nuova richiesta delle Regioni al Governo: fine della quarantena per i vaccinati e green pass rafforzato per tutti i lavoratori.

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La gallery:

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Le tappe:

23 dicembre – 2021: sedici immagini per raccontare il mondo

24 dicembre – Uomini che uccidono le donne: un altro anno di femminicidi

25 dicembre – Il 2021 incorona l’Italia, tutti i trionfi tricolori

27 dicembre – Il lungo addio: chi ci ha lasciato nel corso del 2021

31 dicembre – 2021, cosa è successo in Sardegna

31 dicembre – Il film del 2021: un anno in tre minuti

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