Mancano poche ore all’entrata in vigore del Super Green pass (o Green pass rafforzato). Da domani l'Italia si divide in vaccinati (quelli col pass "pieno") e quelli che non lo sono, il cui passaporto verde consentirà di fare assai meno cose sulla base di un tampone molecolare ogni 72 ore o antigenico ogni 48. 

Il Green pass "semplice" servirà solo per andare al lavoro (ma sono aumentate le categorie che hanno l'obbligo vaccinale, altrimenti si è sospesi senza stipendio ma non licenziati), per dormire in albergo, entrare negli spogliatoi dei luoghi di sport anche all'aperto, utilizzare il trasporto locale e i treni regionali. Per tutto il resto ci vuole il Super Green pass, valido per nove mesi dall'ultima vaccinazione o dalla guarigione dal Covid, che consente di sedersi ai tavoli nelle sale interne di bar e ristoranti, fare attività in palestra, accedere allo stadio e negli altri impianti sportivi, in cinema, teatri e discoteche, di partecipare a spettacoli, feste (per quelle legate a cerimonie religiose, va bene anche il pass base) e cerimonie pubbliche.

I bambini da zero a dodici anni compiuti non devono dotarsi di pass, esattamente come le persone esenti dal vaccino per ragioni di salute: devono però portare la certificazione con sé.

Resta il nodo dei controlli: martedì scorso a Cagliari i dettagli sono stati messi a punto in un Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, la stessa riunione si è svolta negli altri capoluoghi di provincia. La novità è il "report" settimanale che le prefetture devono inviare al ministero: sono richiesti i numeri di sanzioni, chiusure di attività, controlli delle mascherine e Green pass, esercizi pubblici controllati e persone denunciate. 

NO-VAX – “Noi rifiutiamo il Green pass e il Super Green pass e diciamo no a questa psico-dittatura mondiale”. Walter Erriu, uno dei leader dei no-vax cagliaritani, mette subito le cose in chiaro, anche senza aggiungere nulla a quanto ribadito più volte nei suoi interventi.

Ma ieri in piazza Gramsci, nuovo spazio cittadino messo a disposizione dalla Prefettura, è sembrato che la protesta anti vaccini abbia perso molti adepti e stia gradualmente scemando. Poco più di 50 persone, cioè un terzo rispetto ad appena due settimane fa. E tre piccoli bus delle forze dell'ordine, in pratica una divisa ogni due attivisti.

(Unioneonline)

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