Sarà inaugurata con un Open day oggi pomeriggio la campagna vaccinale per la fascia 5-11 anni.

Il nuovo spazio dedicato ai più piccoli, con percorsi e personale ad hoc, è stato allestito alla Fiera di Cagliari, nel palazzo dei congressi. Non serve la prenotazione dunque: i piccoli che saranno accompagnati lì dalle 14 alle 19 potranno ricevere la loro prima iniezione anti-Covid, raccomandatissima da tutte le autorità sanitarie e dai medici, in un momento in cui i contagi in queste età sono in forte crescita.

A mezzogiorno invece si aprono gli slot per gli appuntamenti dei prossimi giorni, per tutti i nati dal 2010 al 2016 che hanno già compiuto cinque anni.

Ieri mattina sono state consegnate alla farmacia del Binaghi molte più fiale di quelle inizialmente attese. Ne erano state annunciate soltanto 6.000, invece ne sono arrivate 36mila, già in distribuzione in tutta l'Isola. La platea complessiva è di 47mila soggetti. Altre 18mila dosi sono previste per metà gennaio, e a queste si aggiungono 37.440 dosi destinate alle altre fasce d'età.

"Dunque partiremo subito con 18mila somministrazioni, le altre 18mila le terremo per i richiami, che devono essere fatti dopo ventuno giorni – sottolinea Gabriele Mereu, responsabile della Vaccinoprofilassi Ats Sud Sardegna -. Ricordo che il vaccino – Pfizer – per i bambini è sicuro ed efficace, che la dose pediatrica è un terzo di quella degli adulti. Alla Fiera ne faremo circa 100 al giorno, ma stiamo modulando gli aspetti organizzativi ora per ora, vogliamo aprire il più possibile punti ad hoc, e per questo contiamo molto su un'intesa con i pediatri, già in campo. Queste prime dosi vengono date al Brotzu e all'Aou di Sassari per i fragili, e poi agli hub. La settimana prossima cominceremo anche al Binaghi”.

PRIME DOSI – Intanto prime dosi battono no vax. Aumentano a buon ritmo i nuovi vaccinati – sono circa 1.000 in più ogni giorno in Sardegna – si assottiglia sempre di più il numero dei contrari all'iniezione e dei manifestanti anti-Green pass nelle piazze. 

Da quando è stato annunciato l'ultimo decreto con le ulteriori misure per contenere la diffusione del contagio, negli hub dell'Isola “si fanno circa 8.000 prime dosi alla settimana”, sottolinea il commissario straordinario dell'Ats Massimo Temussi. 

Anche se resiste uno zoccolo duro che sceglie addirittura di farsi sospendere dal lavoro pur di non sottostare a quella che definisce “dittatura sanitaria”.

È scattato ieri senza particolari disagi l'obbligo per insegnanti, forze dell'ordine, militari e operatori sociosanitari (mentre per medici e infermieri ora c'è la necessità di fare il booster), in diverse scuole sono mancati professori, alcuni per malattia, altri hanno chiesto congedo; stesso discorso tra polizia e carabinieri, decine di assenze in vari reparti, con gli organici già all'osso.

(Unioneonline)

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