Si impenna la curva relativa ai nuovi casi di Covid-19 in Sadegna, cresciuti di oltre il 43% (per la precisione del 43,7%) in sette giorni.

I dati arrivano dal consueto monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe: nella settimana tra il 15 e il 21 dicembre i casi attualmente positivi per Covid-19 in Sardegna salgono da 210 a 261 per 100.000 abitanti e si evidenzia un aumento dei nuovi casi del 43,7% rispetto alla settimana precedente, quando l'incremento era stato del 17%.

Raddoppia ancora, per la seconda settimana di fila, l'incidenza nella città metropolitana di Cagliari (da 69 a 123), mentre resta stabile nel Nuorese (120). Seguono Oristano con 118 per 100mila abitanti, Sassari e Sud Sardegna con 92.

Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (7%) e in terapia intensiva (6%) occupati da pazienti Covid anche se in aumento rispetto alla rilevazione precedente.

IN ITALIA – A livello nazionale i contagi crescono di oltre il 42% (per la precisione del 42,3%) in sette giorni.

Un netto aumento, pari al 33%, si registra anche nei decessi.

Sul fronte ospedaliero crescono ancora i posti letto occupati da pazienti Covid, con un +17% in area medica e +17,3% in terapia intensiva. 

Si tratta, spiega il presidente Gimbe Nino Cartabellotta, di "un'impennata favorita anche dalla rapida diffusione della variante Omicron, ampiamente sottostimata da un sequenziamento insufficiente". 

CORSA AL VACCINO – Nell'ultima settimana, secondo il Gimbe, corre però anche il numero di somministrazioni di vaccino, a quota 3,7 milioni.

In particolare si registra il +13,8% di nuovi vaccinati, che per circa il 40% dei casi riguardano la fascia 5-11 anni, fascia nella quale, al 21 dicembre, si erano raggiunte le 108.112 somministrazioni.

Scendono invece i nuovi vaccinati over 12 anni.

Nella settimana dal 15 al 21 dicembre si registrano oltre 250 casi di Covid-19 per 100.000 abitanti in metà delle province italiane e aumentano i nuovi casi in tutte le regioni ad eccezione della provincia di Bolzano: si va dal 12,4% del Friuli-Venezia Giulia all’86,3% dell'Umbria.

(Unioneonline/v.l.)

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