Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge sugli spostamenti che blinda l'Italia nel periodo natalizio. Un provvedimento di due articoli che conferma la stretta sulle festività.

"Dal 21 dicembre al 6 gennaio è vietato ogni spostamento in entrata e uscita tra i territori di diverse Regioni e Province autonome (anche se gialle, ndr), salvo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute". Resta consentito il rientro presso la propria "residenza, domicilio o abitazione". Stretta ancora più rigida nei giorni clou: il 25, il 26 dicembre e il primo gennaio sono infatti vietati anche gli spostamenti tra comuni.

Oggi invece arriverà la firma del nuovo Dpcm con tutte le misure anti Covid, che resteranno in vigore dal 4 dicembre al 15 gennaio. Saranno illustrate dal premier Conte in conferenza stampa alle 20.15.

Nella bozza consegnata alle Regioni si conferma l'impianto a tre colori del Dpcm in scadenza oggi. Resta il coprifuoco alle 22 in tutta Italia, coprifuoco rafforzato a Capodanno, quando sarà fino alle 7 del mattino e non fino alle 5. "È in ogni caso fortemente raccomandato - prosegue il testo - per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi".

Possibile la chiusura di piazze e strade nelle città anche per l'intera giornata, per evitare assembramenti nelle giornate di shopping natalizio, "fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi

commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private".

Nessuna deroga sui ricongiungimenti familiari per Natale, resta fermo il divieto di spostamento tra Regioni dal 21 al 6 gennaio.

Per i ristoranti e i bar valgono le attuali regole: aperti fino alle 18 nelle zone gialle (si prevede e si auspica che entro due o tre settimane tutta l'Italia sia gialla), chiusi nelle altre, dove sono possibili solo l'asporto e la consegna a domicilio. I ristoranti restaranno aperti a pranzo anche a Natale, Santo Stefano, Capodanno e l'Epifania: Speranza avrebbe preferito chiuderli in queste giornate ma ha prevalso la linea di Italia Viva. Il consumo al tavolo resta consentito "per un massimo di 4 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi".

Capitolo centri commerciali e negozi: i primi restano chiusi nei weekend e nei giorni festivi (salvo farmacie, parafarmacie, alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole), i secondi potranno restare aperti tutti i giorni fino alle 21.

Non si scia durante le feste. Le piste da sci riapriranno il 7 gennaio, fino ad allora potranno essere utilizzate "solo da atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive".

Alberghi aperti, ma chi deciderà di passarci la notte di Capodanno dovrà farlo in camera. Nella bozza del Dpcm infatti si legge che "resta consentita senza limiti di orario la ristorazione in alberghi e altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti che siano ivi alloggiati; dalle 18 del 31 dicembre alle 7 del primo gennaio 2021 la ristorazione in alberghi e strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera".

Sulla scuola vince la linea delle Regioni: ritorno in classe al 75% per gli studenti delle superiori a partire dal 7 gennaio. Saranno i prefetti a coordinare, nei rispettivi territori, l'organizzazione del sistema del trasporto legato all'attività scolastica

Dal 7 gennaio tornano anche le lauree e gli esami in presenza all'Università, oltre alle lezioni ma solo per un ridotto numero di studenti e matricole.

Ancora sospesi i concorsi pubblici e privati e le prove di abilitazione all'esercizio delle professioni, salvo quelli per la selezione del personale del Servizio sanitario nazionale.

Capitolo sport: fino al 15 gennaio si potranno disputare solo incontri e gare di "alto livello". Palestre e piscine restano chiuse.

Le crociere vengono sospese dal 21 dicembre al 6 gennaio. E dal 20 al 6 gennaio "è vietato" fare ingresso nei porti italiani "alle società di gestione, agli armatori e ai comandanti delle navi passeggeri di bandiera estera impiegate in servizi di crociera".

Infine, tutti coloro che arrivano in Italia dai Paesi extra Schengen dovranno rimanere in quarantena per 14 giorni "presso l'abitazione o la dimora indicata".

(Unioneonline/L)
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