Un concerto che coinvolge artisti di fama internazionale e musicisti affetti dal morbo di Parkinson. Come lo stesso Tusacciu: «Non si suona di certo con le mani, ma con il cervello»
La pièce prende spunto dai loro racconti originali, riadattati dal regista Simone Gelsomino. Racconta una visione dell’universo carcerario, libero da stereotipi e pregiudizi