Cronaca Italia

Solinas ad Asiago (Foto: Regione)
Solinas ad Asiago (Foto: Regione)
la commemorazione

Solinas ad Asiago per ricordare i caduti della Brigata Sassari

Il presidente della Regione: «Coltiviamo la memoria di un luogo simbolo per centinaia di comuni e famiglie della Sardegna»
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#AccaddeOggi: 19 luglio, la strage di via D'Amelio

L'attentato mafioso in cui morirono Paolo Borsellino e 5 agenti della scorta, tra cui la poliziotta sarda Emanuela Loi

Papa Paolo VI in una delle immagini contenute nell'archivio fotografico dell'Osservatore Romano. ANSA/OSSERVATORE ROMANO EDITORIAL USE ONLY - NO SALES
Papa Paolo VI in una delle immagini contenute nell'archivio fotografico dell'Osservatore Romano. ANSA/OSSERVATORE ROMANO EDITORIAL USE ONLY - NO SALES
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#AccaddeOggi: 21 giugno 1963, l'elezione di Papa Paolo VI

Sessantanni fa iniziava il pontificato di Giovanni Battista Montini 

Enzo Tortora in un'immagine d'archivio. ANSA
Enzo Tortora in un'immagine d'archivio. ANSA
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#AccaddeOggi: 18 maggio 1988, addio a Enzo Tortora

Il giornalista, conduttore e autore lottava contro un tumore ai polmoni

Finiti i tempi di feste faraoniche con centinaia di invitati che arrivavano a Roma da tutto il mondo con i loro jet privati, "a causa della pandemia che ancora non è stata debellata e della paura del contagio", Valentino Garavani, Ultimo Imperatore della Moda, festeggia l'11 maggio a Roma i suoi memorabili 90 anni, circondato dagli amici più intimi.   Tra questi l'inseparabile compagno di vita e di affari Giancarlo Giammetti, Daniela Giardina, portavoce storica dello stilista, i fratelli brasiliani Sean e Anthony de Souza e i loro genitori Carlos Souza e la socialite brasiliana Charlene Shorto de Ganay, entrambi ex pierre di Valentino.  Valentino e Giammetti sono i padrini di Anthony e Sean. Location deputata ad ospitare la festa sarà probabilmente la villa sita sulla via Appia Antica, scelta per festeggiare il compleanno tra le numerose magioni di lusso dello stilista sparse nel mondo. Tra queste, il Castello di Wideville, a Davron Crespières, vicino Parigi, acquistato nel 1995, residenza cinquecentesca con un parco annesso di oltre 120 ettari; il palazzo ottocentesco a Holland Park a Londra, nel cui salone si trovano i cinque quadri di Pablo Picasso che fanno parte della collezione dello stilista; l'attico a NY a Park Avenue e lo Chalet Gifferhorn, dimora invernale dello stilista a Gstaad; uno splendido yacht. "Valentino non concede interviste ultimamente - spiega Daniela Gardina al telefono con l'ANSA - per evitare contatti, ma anche per non creare pericolosi assembramenti. Sarà tuttavia felice di festeggiare il suo compleanno con il suo entourage di sempre. Ricordiamo con piacere l'epoca degli eventi oceanici, ma quel modo di festeggiare non esiste più portato via dalla pandemia". Ma forse non esiste più neppure quel mondo glamour tanto amato da Valentino Clemente Ludovico Garavani, alias Valentino, nato a Voghera, l'11 maggio 1932, creatore negli anni Sessanta dell'omonimo marchio del lusso a Roma, con sede prima in via Condotti e poi nell'iconico atelier di Piazza Mignanelli.      Ben presto frequentato dalle lady del jet set internazionale, e ora diretto da Pierpaolo Piccioli. La Città Eterna è sempre stata la sede del "cuore" di Valentino, pur avendo scelto Parigi per sfilare con il pret a porter sin dal 1975 e con l'haute couture dal 1988.     Ben presto frequentato dalle lady del jet set internazionale, e ora diretto da Pierpaolo Piccioli. La Città Eterna è sempre stata la sede del "cuore" di Valentino, pur avendo scelto Parigi per sfilare con il pret a porter sin dal 1975 e con l'haute couture dal 1988. Roma, un punto fermo, rispetto ai passaggi di proprietà del marchio, venduto nel 1998 alla casa tedesca Hdp, rilevato nel 2002 dal Gruppo Marzotto, passato al fondo Permira e infine nel 2007, alla moglie dell'emiro del Qatar, la potente Sheikha Mozah bint Nasser al-Missned , seconda delle tre mogli di Hamad bin Khalifa.     Tuttavia, sembrava che Valentino non avesse mai smesso di fare il suo lavoro di stilista. "Disegna abiti anche la notte" confidava nel 2007 Giammetti, mentre in una colazione per poche giornaliste nel loro superattico di via dei Condotti, la coppia rivelava tutto sulle feste dei 45 anni di attività che avevano in programma di fare a Roma. Il suo addio alla moda a Roma durò tre giorni, con party da mille e una notte. L'evento più glamour mai progettato nel mondo della moda. Furono invitati principi e principesse, dive di Hollywood e capi di stato, che assistettero a una retrospettiva di abiti d'archivio all'Ara Pacis, a una sfilata di alta moda tutta di colore rosa nel complesso di S.     Spirito in Sassia, a un galà tra le colonne del Tempio di Venere, mai concesso prima di allora, con il Colosseo sullo sfondo e il premio Oscar Dante Ferretti a curare la scenografia.     Infine, a un galà con ballo e concerto live di Annie Lennox in una pagoda cinese color, oro, nero e rosso (la sua cromia preferita, un incrocio fra carminio, porpora e cadmio) allestita nel Parco dei Daini, nel cuore di Villa Borghese. Mille invitati vi ballarono fino all'alba. Valentino era circondato da Caroline di Monaco, Claudia Schiffer, Mick Jagger e altre celebrities.     Una festa colossal che gli fece meritare appieno il soprannome di 'Ultimo Imperatore' della moda. Stesso epiteto che diede in seguito il titolo al docu-film, The Last Emperor, diretto dal regista Matt Tyrnauer, pellicola sugli ultimi due anni di attività dello stilista, girata tra passerelle, back stage e interviste.     Valentino Garavani nasce l'11 maggio 1932 a Voghera, secondogenito, dopo la sorella maggiore Wanda (1925-1997), di Mauro Garavani e Teresa de Biaggi. Fin da giovanissimo è attratto dal mondo della moda e dalla creatività sartoriale della stilista vogherese Ernestina Salvadeo; frequenta una Scuola di figurino a Milano e contemporaneamente studia francese alla Berlitz School e viaggia all'estero, trascorrendo un lungo periodo a Parigi. Studia stilismo all'École de La Chambre Syndicale de la Couture.[4] Negli anni cinquanta, dopo essersi fatto notare partecipando a un importante concorso, si trasferisce a Parigi ed entra come collaboratore nella Casa di Moda di Jean Dessès e nell'atelier di Guy Laroche. Fa ritorno in Italia e a fine degli anni cinquanta è a Roma, allievo di Emilio Schuberth per poi collaborare presso l'atelier di Vincenzo Ferdinandi prima di aprire una propria maison[5]. Nel 1957 fonda la Valentino insieme ad alcuni soci, fra cui il padre. Tuttavia gli alti costi di gestione, unitamente al gusto per il lusso dello stilista, portarono i soci a ritirarsi dall'attività, facendo quasi andare la casa di moda in bancarotta. Fu risolutiva l'entrata nella società del compagno Giancarlo Giammetti, studente di architettura con il quale Garavani avviò una nuova casa di moda, occupandosi esclusivamente dell'aspetto creativo, e lasciando al socio l'aspetto finanziario.[6] Nel 1959 apre il suo atelier a Roma in via dei Condotti e nel 1960 inizia la sua collaborazione con Giancarlo Giammetti che seguirà lo sviluppo del suo marchio. Nel 1962, dopo il trionfo della sua prima collezione a Pitti Moda di Firenze, Valentino diviene in breve uno dei più apprezzati e dei più popolari couturiers del mondo. Le due pagine che l'edizione francese di Vogue gli dedica sono il segno della sua consacrazione tra i grandi della Moda.[7] Nel 1967 gli viene conferito a Dallas il Premio Neiman Marcus, equivalente, nel mondo della Moda, all'Oscar cinematografico. In questo stesso anno disegna le divise per gli assistenti di volo della TWA e presenta la prima collezione Valentino Uomo. Nel 1968 inizia ad usare come griffe la celebre "V", e, ormai parte del Gotha degli stilisti, crea l'abito da sposa per le nozze di Jacqueline Bouvier con Onassis. Inizia ufficialmente l'internazionalizzazione del brand, grazie a un'intelligente politica di collaborazioni con nuove realtà produttive. Nella nuova decade, gli anni '70, lo stilista italiano apre nuovi ateleier nelle più importanti città della moda internazionali, tra cui Parigi, Tokyo, Ginevra, New York e Losanna.[8] Negli anni ottanta Valentino affida alla Italiana Manifatture dei fratelli Castelletti di San Benedetto del Tronto la produzione e distribuzione mondiale delle linee Valentino Jeans, Oliver, Valentino Junior, 18:18. Dagli anni settanta in poi Valentino veste le donne più famose del mondo ed apre boutique a New York, Parigi, Ginevra, Losanna, Tokyo. Viene creato anche un profumo che porta il suo nome, che nel 1991 sarà seguito dal profumo "Vendetta". Nel 1971 è ritratto dal pittore statunitense Andy Warhol. Nel 1985 riceve dal Presidente della Repubblica la decorazione di Grand'Ufficiale dell'Ordine al Merito, nel 1986 il titolo di Cavaliere di Gran Croce, nel 1996 è nominato Cavaliere del Lavoro; nel luglio 2006 gli viene conferita la Legion d'onore, la più alta onorificenza della Repubblica francese. Valentino segue anche le tematiche sociali: insieme a Giancarlo Giammetti dà vita nel 1990 all'Associazione L.I.F.E, che si propone di combattere l'AIDS mediante campagne di informazione, supporto ai parenti degli ammalati e incentivazione della ricerca. Il celebre marchio, venduto nel 1998 alla casa tedesca HDP, è stato rilevato nel 2002 dal Gruppo Marzotto. Il 4 settembre 2007 Valentino dice addio alla moda. La griffe da lui fondata oltre 45 anni prima non si avvarrà più della sua creatività.[9][10] Sarà sostituito da Alessandra Facchinetti. Cinque mesi dopo, Matteo Marzotto lascia la presidenza. Dopo solo due stagioni Alessandra Facchinetti lascia l'azienda. Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, che per dieci anni hanno disegnato gli accessori per Valentino, sono nominati direttori creativi. Il 20 novembre è stato distribuito nei cinema italiani il film-documentario Valentino: The Last Emperor, diretto dal regista statunitense Matt Tyrnauer, pellicola che segue gli ultimi due anni di attività dello stilista.[11] Il logo con l'inconfondibile V maiuscola, diventato iconico non solo nella moda e riconosciuto come simbolo di fascino ed eleganza, è stato raccontato nel libro “Valentino Garavani VLogo Signature Uncensored Project” a cura di Pierpaolo Piccioli. Nel volume il logo viene analizzato e reinterpretato grazie al contributo di sedici tra i più famosi magazine di moda.[12] Il brand Valentino dopo la vendita da parte del suo fondatore è stato oggetto di un'estesa opera di rebranding e di una nuova corsa verso la modernità, pur senza mai scostarsi dalla figura di Valentino Garavani. Anzi, allo stilista sono stati dedicati eventi e mostre, come la mostra multisensoriale svoltasi a Shanghai.[13] Nel 2010 Garavani viene indagato dalla Procura della Repubblica di Roma per reati fiscali.[14] Il 7 settembre 2011 Valentino è stato onorato presso il Fashion Institute of Technology di New York con il premio Couture Council Award 2011, durante il pranzo di beneficenza al David H. Koch Theater, Lincoln Center.[15]. Il 18 febbraio 2018 si aggiudica il Premio la Moda Veste la Pace, il riconoscimento che l'Organizzazione Mondiale contro le Discriminazioni nella Moda, nell'arte e nello sport African Fashion Gate conferisce ogni anno presso il Parlamento Europeo di Bruxelles.[16] (Unioneonline/D)
Finiti i tempi di feste faraoniche con centinaia di invitati che arrivavano a Roma da tutto il mondo con i loro jet privati, "a causa della pandemia che ancora non è stata debellata e della paura del contagio", Valentino Garavani, Ultimo Imperatore della Moda, festeggia l'11 maggio a Roma i suoi memorabili 90 anni, circondato dagli amici più intimi.   Tra questi l'inseparabile compagno di vita e di affari Giancarlo Giammetti, Daniela Giardina, portavoce storica dello stilista, i fratelli brasiliani Sean e Anthony de Souza e i loro genitori Carlos Souza e la socialite brasiliana Charlene Shorto de Ganay, entrambi ex pierre di Valentino.  Valentino e Giammetti sono i padrini di Anthony e Sean. Location deputata ad ospitare la festa sarà probabilmente la villa sita sulla via Appia Antica, scelta per festeggiare il compleanno tra le numerose magioni di lusso dello stilista sparse nel mondo. Tra queste, il Castello di Wideville, a Davron Crespières, vicino Parigi, acquistato nel 1995, residenza cinquecentesca con un parco annesso di oltre 120 ettari; il palazzo ottocentesco a Holland Park a Londra, nel cui salone si trovano i cinque quadri di Pablo Picasso che fanno parte della collezione dello stilista; l'attico a NY a Park Avenue e lo Chalet Gifferhorn, dimora invernale dello stilista a Gstaad; uno splendido yacht. "Valentino non concede interviste ultimamente - spiega Daniela Gardina al telefono con l'ANSA - per evitare contatti, ma anche per non creare pericolosi assembramenti. Sarà tuttavia felice di festeggiare il suo compleanno con il suo entourage di sempre. Ricordiamo con piacere l'epoca degli eventi oceanici, ma quel modo di festeggiare non esiste più portato via dalla pandemia". Ma forse non esiste più neppure quel mondo glamour tanto amato da Valentino Clemente Ludovico Garavani, alias Valentino, nato a Voghera, l'11 maggio 1932, creatore negli anni Sessanta dell'omonimo marchio del lusso a Roma, con sede prima in via Condotti e poi nell'iconico atelier di Piazza Mignanelli.      Ben presto frequentato dalle lady del jet set internazionale, e ora diretto da Pierpaolo Piccioli. La Città Eterna è sempre stata la sede del "cuore" di Valentino, pur avendo scelto Parigi per sfilare con il pret a porter sin dal 1975 e con l'haute couture dal 1988.     Ben presto frequentato dalle lady del jet set internazionale, e ora diretto da Pierpaolo Piccioli. La Città Eterna è sempre stata la sede del "cuore" di Valentino, pur avendo scelto Parigi per sfilare con il pret a porter sin dal 1975 e con l'haute couture dal 1988. Roma, un punto fermo, rispetto ai passaggi di proprietà del marchio, venduto nel 1998 alla casa tedesca Hdp, rilevato nel 2002 dal Gruppo Marzotto, passato al fondo Permira e infine nel 2007, alla moglie dell'emiro del Qatar, la potente Sheikha Mozah bint Nasser al-Missned , seconda delle tre mogli di Hamad bin Khalifa.     Tuttavia, sembrava che Valentino non avesse mai smesso di fare il suo lavoro di stilista. "Disegna abiti anche la notte" confidava nel 2007 Giammetti, mentre in una colazione per poche giornaliste nel loro superattico di via dei Condotti, la coppia rivelava tutto sulle feste dei 45 anni di attività che avevano in programma di fare a Roma. Il suo addio alla moda a Roma durò tre giorni, con party da mille e una notte. L'evento più glamour mai progettato nel mondo della moda. Furono invitati principi e principesse, dive di Hollywood e capi di stato, che assistettero a una retrospettiva di abiti d'archivio all'Ara Pacis, a una sfilata di alta moda tutta di colore rosa nel complesso di S.     Spirito in Sassia, a un galà tra le colonne del Tempio di Venere, mai concesso prima di allora, con il Colosseo sullo sfondo e il premio Oscar Dante Ferretti a curare la scenografia.     Infine, a un galà con ballo e concerto live di Annie Lennox in una pagoda cinese color, oro, nero e rosso (la sua cromia preferita, un incrocio fra carminio, porpora e cadmio) allestita nel Parco dei Daini, nel cuore di Villa Borghese. Mille invitati vi ballarono fino all'alba. Valentino era circondato da Caroline di Monaco, Claudia Schiffer, Mick Jagger e altre celebrities.     Una festa colossal che gli fece meritare appieno il soprannome di 'Ultimo Imperatore' della moda. Stesso epiteto che diede in seguito il titolo al docu-film, The Last Emperor, diretto dal regista Matt Tyrnauer, pellicola sugli ultimi due anni di attività dello stilista, girata tra passerelle, back stage e interviste.     Valentino Garavani nasce l'11 maggio 1932 a Voghera, secondogenito, dopo la sorella maggiore Wanda (1925-1997), di Mauro Garavani e Teresa de Biaggi. Fin da giovanissimo è attratto dal mondo della moda e dalla creatività sartoriale della stilista vogherese Ernestina Salvadeo; frequenta una Scuola di figurino a Milano e contemporaneamente studia francese alla Berlitz School e viaggia all'estero, trascorrendo un lungo periodo a Parigi. Studia stilismo all'École de La Chambre Syndicale de la Couture.[4] Negli anni cinquanta, dopo essersi fatto notare partecipando a un importante concorso, si trasferisce a Parigi ed entra come collaboratore nella Casa di Moda di Jean Dessès e nell'atelier di Guy Laroche. Fa ritorno in Italia e a fine degli anni cinquanta è a Roma, allievo di Emilio Schuberth per poi collaborare presso l'atelier di Vincenzo Ferdinandi prima di aprire una propria maison[5]. Nel 1957 fonda la Valentino insieme ad alcuni soci, fra cui il padre. Tuttavia gli alti costi di gestione, unitamente al gusto per il lusso dello stilista, portarono i soci a ritirarsi dall'attività, facendo quasi andare la casa di moda in bancarotta. Fu risolutiva l'entrata nella società del compagno Giancarlo Giammetti, studente di architettura con il quale Garavani avviò una nuova casa di moda, occupandosi esclusivamente dell'aspetto creativo, e lasciando al socio l'aspetto finanziario.[6] Nel 1959 apre il suo atelier a Roma in via dei Condotti e nel 1960 inizia la sua collaborazione con Giancarlo Giammetti che seguirà lo sviluppo del suo marchio. Nel 1962, dopo il trionfo della sua prima collezione a Pitti Moda di Firenze, Valentino diviene in breve uno dei più apprezzati e dei più popolari couturiers del mondo. Le due pagine che l'edizione francese di Vogue gli dedica sono il segno della sua consacrazione tra i grandi della Moda.[7] Nel 1967 gli viene conferito a Dallas il Premio Neiman Marcus, equivalente, nel mondo della Moda, all'Oscar cinematografico. In questo stesso anno disegna le divise per gli assistenti di volo della TWA e presenta la prima collezione Valentino Uomo. Nel 1968 inizia ad usare come griffe la celebre "V", e, ormai parte del Gotha degli stilisti, crea l'abito da sposa per le nozze di Jacqueline Bouvier con Onassis. Inizia ufficialmente l'internazionalizzazione del brand, grazie a un'intelligente politica di collaborazioni con nuove realtà produttive. Nella nuova decade, gli anni '70, lo stilista italiano apre nuovi ateleier nelle più importanti città della moda internazionali, tra cui Parigi, Tokyo, Ginevra, New York e Losanna.[8] Negli anni ottanta Valentino affida alla Italiana Manifatture dei fratelli Castelletti di San Benedetto del Tronto la produzione e distribuzione mondiale delle linee Valentino Jeans, Oliver, Valentino Junior, 18:18. Dagli anni settanta in poi Valentino veste le donne più famose del mondo ed apre boutique a New York, Parigi, Ginevra, Losanna, Tokyo. Viene creato anche un profumo che porta il suo nome, che nel 1991 sarà seguito dal profumo "Vendetta". Nel 1971 è ritratto dal pittore statunitense Andy Warhol. Nel 1985 riceve dal Presidente della Repubblica la decorazione di Grand'Ufficiale dell'Ordine al Merito, nel 1986 il titolo di Cavaliere di Gran Croce, nel 1996 è nominato Cavaliere del Lavoro; nel luglio 2006 gli viene conferita la Legion d'onore, la più alta onorificenza della Repubblica francese. Valentino segue anche le tematiche sociali: insieme a Giancarlo Giammetti dà vita nel 1990 all'Associazione L.I.F.E, che si propone di combattere l'AIDS mediante campagne di informazione, supporto ai parenti degli ammalati e incentivazione della ricerca. Il celebre marchio, venduto nel 1998 alla casa tedesca HDP, è stato rilevato nel 2002 dal Gruppo Marzotto. Il 4 settembre 2007 Valentino dice addio alla moda. La griffe da lui fondata oltre 45 anni prima non si avvarrà più della sua creatività.[9][10] Sarà sostituito da Alessandra Facchinetti. Cinque mesi dopo, Matteo Marzotto lascia la presidenza. Dopo solo due stagioni Alessandra Facchinetti lascia l'azienda. Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, che per dieci anni hanno disegnato gli accessori per Valentino, sono nominati direttori creativi. Il 20 novembre è stato distribuito nei cinema italiani il film-documentario Valentino: The Last Emperor, diretto dal regista statunitense Matt Tyrnauer, pellicola che segue gli ultimi due anni di attività dello stilista.[11] Il logo con l'inconfondibile V maiuscola, diventato iconico non solo nella moda e riconosciuto come simbolo di fascino ed eleganza, è stato raccontato nel libro “Valentino Garavani VLogo Signature Uncensored Project” a cura di Pierpaolo Piccioli. Nel volume il logo viene analizzato e reinterpretato grazie al contributo di sedici tra i più famosi magazine di moda.[12] Il brand Valentino dopo la vendita da parte del suo fondatore è stato oggetto di un'estesa opera di rebranding e di una nuova corsa verso la modernità, pur senza mai scostarsi dalla figura di Valentino Garavani. Anzi, allo stilista sono stati dedicati eventi e mostre, come la mostra multisensoriale svoltasi a Shanghai.[13] Nel 2010 Garavani viene indagato dalla Procura della Repubblica di Roma per reati fiscali.[14] Il 7 settembre 2011 Valentino è stato onorato presso il Fashion Institute of Technology di New York con il premio Couture Council Award 2011, durante il pranzo di beneficenza al David H. Koch Theater, Lincoln Center.[15]. Il 18 febbraio 2018 si aggiudica il Premio la Moda Veste la Pace, il riconoscimento che l'Organizzazione Mondiale contro le Discriminazioni nella Moda, nell'arte e nello sport African Fashion Gate conferisce ogni anno presso il Parlamento Europeo di Bruxelles.[16] (Unioneonline/D)
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#AccaddeOggi: 11 maggio, Valentino compie 91 anni

L'imperatore della moda è nato a Voghera nel 1932

10 maggio 2022 – Muore Richard Benson / 1960 – Nasce Bono (Unioneonline/D)
10 maggio 2022 – Muore Richard Benson / 1960 – Nasce Bono (Unioneonline/D)
Cronaca Italia

#AccaddeOggi: 10 maggio, buon compleanno a Bono Vox

Al secolo Paul David Hewson, il frontman degli U2 nasce a Dublino nel 1960

In una foto di archivio il ritrovamento del corpo di Aldo Moro in una renault a via Caetani a Roma. Era il 9 maggio 1978. FAVA /ANSA
In una foto di archivio il ritrovamento del corpo di Aldo Moro in una renault a via Caetani a Roma. Era il 9 maggio 1978. FAVA /ANSA
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#AccaddeOggi, 9 maggio 1978: il tragico ritrovamento del corpo di Aldo Moro

Il presidente della Dc assassinato dalle Brigate rosse dopo 55 giorni di prigionia. Il cadavere nel bagagliaio di una Renault in via Caetani a Roma

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#AccaddeOggi: 7 maggio, buon compleanno Chiara Ferragni

L'influencer compie 36 anni

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#AccaddeOggi: 6 maggio 2013, la morte di Giulio Andreotti

Ci lasciava dieci anni fa uno dei personaggi più importanti e controversi della Prima Repubblica

epa01689457 Italian rescue teams retrieve a person from a building which collapsed following an earthquake, in L'aquila, Central Italy, 06 April 2009. At least nine people were killed 06 April in the central Italian region of Abruzzo when a magnitude-5.8 earthquake struck, police said. Five of the dead were from Castelnuovo, where dozens of houses and a church collapsed, they said in their initial toll from the disaster, which did not include four children that Italian media reported had died in a hospital in Lâ??Aquila, Abruzzo's capital. Numerous buildings collapsed in Lâ??Aquila, where people were searching for survivors in the rubble of a house and student dormitory in the cityâ??s historic centre. EPA/PERI - PERCOSSI
epa01689457 Italian rescue teams retrieve a person from a building which collapsed following an earthquake, in L'aquila, Central Italy, 06 April 2009. At least nine people were killed 06 April in the central Italian region of Abruzzo when a magnitude-5.8 earthquake struck, police said. Five of the dead were from Castelnuovo, where dozens of houses and a church collapsed, they said in their initial toll from the disaster, which did not include four children that Italian media reported had died in a hospital in Lâ??Aquila, Abruzzo's capital. Numerous buildings collapsed in Lâ??Aquila, where people were searching for survivors in the rubble of a house and student dormitory in the cityâ??s historic centre. EPA/PERI - PERCOSSI
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#AccaddeOggi: 6 aprile 2009, il terremoto in Abruzzo

Più di 300 vittime e oltre 1.600 feriti nel sisma che devastò L'Aquila

The newly elected Pope as Pope Francis I on the central balcony of St Peter's Basilica on March 13, 2013, in Vatican City, Vatican. Argentinian Cardinal Jorge Mario Bergoglio was elected as the 266th Pontiff and will lead the world's 1.2 billion Catholics. ANSA/ ALESSANDRO DI MEO
The newly elected Pope as Pope Francis I on the central balcony of St Peter's Basilica on March 13, 2013, in Vatican City, Vatican. Argentinian Cardinal Jorge Mario Bergoglio was elected as the 266th Pontiff and will lead the world's 1.2 billion Catholics. ANSA/ ALESSANDRO DI MEO
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#AccaddeOggi: 13 marzo 2013, dieci anni di pontificato per Bergoglio

Alle 19.06 la fumata bianca: il cardinale argentino viene eletto Papa al quinto scrutinio

Sandra Milo alla presentazione del "Libro dei Sogni di Federico Fellini" alle Gallerie d'Italia a Milano, 29 gennaio 2020. ANSA/Mourad Balti Touati
Sandra Milo alla presentazione del "Libro dei Sogni di Federico Fellini" alle Gallerie d'Italia a Milano, 29 gennaio 2020. ANSA/Mourad Balti Touati
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#AccaddeOggi: 11 marzo, Sandra Milo festeggia i novant'anni

La musa di Fellini è nata a Tunisi nel 1933

 Modella, attrice, produttrice, donna da copertina.   Tutto questo è anche oggi Sharon Stone, stella di Hollywood alla vigilia dei suoi 60 anni che compirà il 10 marzo lontano dalla sua Meadville, nel cuore della Pennsylvania, dove è nata nel 1958 da genitori di origine irlandese.   Scoperta da Woody Allen in Stardust Memories che segna, nel 1980, il suo debutto, nel '92 con Basic Instinct di Paul Verhoeven raggiunge la gloria e lo 'scandalo' per la famosa sequenza osée. La sua Catherine Tramell, capace di sedurre accavallando le gambe e mostrandosi priva di mutandine, sconvolge e attrae il pubblico americano, ma la complessità del personaggio piace anche alla critica e le vale il Golden Globe come migliore attrice. La rivista People l'ha inserita fra le 50 donne più seducenti del pianeta. Il grande cinema lo incrocia di nuovo con Martin Scorsese e Casino (1996) a fianco di Robert De Niro. Icona popolare, ha avuto problemi di salute che non le hanno impedito con grande determinazione di andare avanti. (Unioneonline/D)
 Modella, attrice, produttrice, donna da copertina.   Tutto questo è anche oggi Sharon Stone, stella di Hollywood alla vigilia dei suoi 60 anni che compirà il 10 marzo lontano dalla sua Meadville, nel cuore della Pennsylvania, dove è nata nel 1958 da genitori di origine irlandese.   Scoperta da Woody Allen in Stardust Memories che segna, nel 1980, il suo debutto, nel '92 con Basic Instinct di Paul Verhoeven raggiunge la gloria e lo 'scandalo' per la famosa sequenza osée. La sua Catherine Tramell, capace di sedurre accavallando le gambe e mostrandosi priva di mutandine, sconvolge e attrae il pubblico americano, ma la complessità del personaggio piace anche alla critica e le vale il Golden Globe come migliore attrice. La rivista People l'ha inserita fra le 50 donne più seducenti del pianeta. Il grande cinema lo incrocia di nuovo con Martin Scorsese e Casino (1996) a fianco di Robert De Niro. Icona popolare, ha avuto problemi di salute che non le hanno impedito con grande determinazione di andare avanti. (Unioneonline/D)
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#AccaddeOggi: 10 marzo, i 65 anni di Sharon Stone

L'attrice, modella e produttrice è nata il 10 marzo del 1958 in Pennsylvania da genitori di origine irlandese

Italian actress Ornella Muti poses during a photocall on occasion of the 72nd Sanremo Italian Song Festival, in Sanremo, Italy, 01 February 2022. The music festival runs from 01 to 05 February 2022. ANSA/ETTORE FERRARI
Italian actress Ornella Muti poses during a photocall on occasion of the 72nd Sanremo Italian Song Festival, in Sanremo, Italy, 01 February 2022. The music festival runs from 01 to 05 February 2022. ANSA/ETTORE FERRARI
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#AccaddeOggi: 9 marzo, Ornella Muti compie 68 anni

Al secolo Francesca Romana Rivelli, è una delle muse del cinema italiano

(Unioneonline/D)
(Unioneonline/D)
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#AccaddeOggi: 8 marzo, buon compleanno a Bianca Atzei

La cantante, originaria di Siamanna e Siris, compie 36 anni

Il 6 febbraio 1963 moriva d'infarto, all'età di soli trent'anni, Piero Manzoni.  Primogenito dei cinque figli del conte Egisto Manzoni, l'artista era nato a Soncino, in provincia di Cremona, nel 1933, ma era cresciuto a Milano.  Deve la sua fama internazionale a una piccola scatola di metallo, la ''merda'' che rappresenta l'opera d'arte più irriverente della storia. Era il 1961 quando Manzoni realizzò novanta scatolette di M'artista, Künstlerscheisse, Merde d'artiste, Artist's shit.  Già nel 1956 aveva esposto quadri con sagome antropomorfe e impronte di oggetti alla "4a Fiera mercato. Mostra d'arte contemporanea" a Soncino e Milano. Così come nello spirito neoavanguardistico dell'epoca aveva firmato manifesti con altri artisti e aderito al Movimento arte nucleare. Dal 1957-1958 realizza i primi Achromes, che torneranno in fasi successive nella sua carriera artistica, in materia gessosa, tela grinzata o a quadrati. Espone con Bonalumi e Castellani e collabora con artisti di diverse neoavanguardie europee. Nel 1959 fonda con Castellani la galleria Azimut a Milano e la rivista "Azimuth". La galleria inaugura con la sua mostra "Linee" e vi esporranno anche Dadamaino, Yves Klein, Heinz Mack, Almir Mavignier. Realizza poi la serie dei Corpi d'aria (palloncini bianchi da gonfiare) e Fiato d'artista (palloncini da lui gonfiati su base di legno). Nel 1960 si reca a Herning, dove sperimenta materiali inconsueti. Torna a Herning nel 1961 epresenta la Base del mondo, un piedistallo capovolto a sostenere idealmente la Terra come opera d'arte. Partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero e progetta con l'editore Petersen una sua "monografia" con pagine trasparenti. Nel 1961 il capitolo più clamoroso e finale della carriera che anticipa la stagione fortunatissima dell'arte concettuale europea. Manzoni, scomparso due anni, non riuscirà a viverla appieno. (Unioneonline/D)
Il 6 febbraio 1963 moriva d'infarto, all'età di soli trent'anni, Piero Manzoni.  Primogenito dei cinque figli del conte Egisto Manzoni, l'artista era nato a Soncino, in provincia di Cremona, nel 1933, ma era cresciuto a Milano.  Deve la sua fama internazionale a una piccola scatola di metallo, la ''merda'' che rappresenta l'opera d'arte più irriverente della storia. Era il 1961 quando Manzoni realizzò novanta scatolette di M'artista, Künstlerscheisse, Merde d'artiste, Artist's shit.  Già nel 1956 aveva esposto quadri con sagome antropomorfe e impronte di oggetti alla "4a Fiera mercato. Mostra d'arte contemporanea" a Soncino e Milano. Così come nello spirito neoavanguardistico dell'epoca aveva firmato manifesti con altri artisti e aderito al Movimento arte nucleare. Dal 1957-1958 realizza i primi Achromes, che torneranno in fasi successive nella sua carriera artistica, in materia gessosa, tela grinzata o a quadrati. Espone con Bonalumi e Castellani e collabora con artisti di diverse neoavanguardie europee. Nel 1959 fonda con Castellani la galleria Azimut a Milano e la rivista "Azimuth". La galleria inaugura con la sua mostra "Linee" e vi esporranno anche Dadamaino, Yves Klein, Heinz Mack, Almir Mavignier. Realizza poi la serie dei Corpi d'aria (palloncini bianchi da gonfiare) e Fiato d'artista (palloncini da lui gonfiati su base di legno). Nel 1960 si reca a Herning, dove sperimenta materiali inconsueti. Torna a Herning nel 1961 epresenta la Base del mondo, un piedistallo capovolto a sostenere idealmente la Terra come opera d'arte. Partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero e progetta con l'editore Petersen una sua "monografia" con pagine trasparenti. Nel 1961 il capitolo più clamoroso e finale della carriera che anticipa la stagione fortunatissima dell'arte concettuale europea. Manzoni, scomparso due anni, non riuscirà a viverla appieno. (Unioneonline/D)
Cronaca Italia

#AccaddeOggi: 6 febbraio 1963, l'artista Piero Manzoni muore a soli 29 anni

Celebre la sua "merda", l'opera d'arte più irriverente della storia

Fabrizio Frizzi, fotografato questa mattina a Roma a margine della conferenza stampa di presentazione della trasmissione tv 'Mister Archimede' che andra' in onda venerdi' 9 settembre alle ore 21.00 su Raiuno. GIULIA MUIR / ANSA
Fabrizio Frizzi, fotografato questa mattina a Roma a margine della conferenza stampa di presentazione della trasmissione tv 'Mister Archimede' che andra' in onda venerdi' 9 settembre alle ore 21.00 su Raiuno. GIULIA MUIR / ANSA
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L'uomo dei sorrisi, tra i più popolari conduttori italiani, è nato a Roma nel 1958