Cronaca Italia

Renato Vallanzasca all'arrivo in Procura a Brescia in una foto del 27 settembre 1995. ALABISO/ANSA
Renato Vallanzasca all'arrivo in Procura a Brescia in una foto del 27 settembre 1995. ALABISO/ANSA
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#AccaddeOggi: 18 luglio 1987, Vallanzasca evade dal traghetto che doveva portarlo in Sardegna

Trentacinque anni fa la rocambolesca fuga dal traghetto Flaminia della Tirrenia ormeggiato nel porto di Genova

(Unioneonline/D)
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#AccaddeOggi: 16 luglio 1969, parte la spedizione che porterà l'uomo sulla Luna

L'allunaggio dell'Apollo 11 avverrà quattro giorni dopo

Laura Chiatti durante il photocall del film "Pane e burlesque", Roma 28 maggio 2014. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Laura Chiatti durante il photocall del film "Pane e burlesque", Roma 28 maggio 2014. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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#AccaddeOggi: 15 luglio, buon compleanno a Laura Chiatti

L'attrice compie quarant'anni

Era il 14 luglio del 2016 quando, durante i festeggiamenti della Presa della Bastiglia, un tir si è scagliato contro la folla che assisteva allo spettacolo dei fuochi d'artificio presso il lungomare degli Inglesi, causando 84 morti e centinaia di feriti. Corpi stritolati, smembrati, sangue dappertutto e un panico folle: diversi i testimoni che descrivono queste scene apocalittiche sullo storico, prestigioso lungomare centrale di Nizza, la Promenade des Anglais, dove poco prima delle 22.30  un pesante camion di 15 metri è piombato a 80 chilometri orari sulla folla radunata a vedere i fuochi d'artificio per il 14 luglio, correndo per quasi due chilometri con un percorso a zig-zag per travolgere più persone possibile con l'autista attentatore che sparava all'impazzata, prima che la sua corsa folle venisse fermata. Si svolgerà dal 5 settembre al 15 novembre del 2022 il processo per l'attentato di Nizza, che il 14 luglio 2016 provocò la morte di 86 persone e il ferimento di altre 400 sulla celebre promenade des Anglais.   Lo si è appreso oggi da fonti giudiziarie.       Le date del processo, che si terrà davanti alla Corte d'assise speciale di Parigi dopo il maxiprocesso per gli attentati del 13 novembre 2015 a Prigi, sono state comunicate a tutti i legali coinvolti.     Il 14 luglio 2016, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, 31 anni, tunisino residente a Nizza, si lanciò - alla guida di un camion - sulla folla riunita per i fuochi d'artificio della festa nazionale francese, uccidendo 86 persone di 19 nazionalità diverse, fra cui 12 bambini. Bouhlel rimase ucciso nell'attentato. Il tribunale esaminerà le responsabilità di altre 8 persone, amici del tunisino o intermediari coinvolti nel traffico di armi che gli erano state spedite. I principali 3 accusati sono Chokri Chafroud, Ramzi Arefa e Mohamed Ghraieb, che devono rispondere di "associazione per delinquere a scopo terroristico". (ANSA). (Unioneonline/D)
Era il 14 luglio del 2016 quando, durante i festeggiamenti della Presa della Bastiglia, un tir si è scagliato contro la folla che assisteva allo spettacolo dei fuochi d'artificio presso il lungomare degli Inglesi, causando 84 morti e centinaia di feriti. Corpi stritolati, smembrati, sangue dappertutto e un panico folle: diversi i testimoni che descrivono queste scene apocalittiche sullo storico, prestigioso lungomare centrale di Nizza, la Promenade des Anglais, dove poco prima delle 22.30  un pesante camion di 15 metri è piombato a 80 chilometri orari sulla folla radunata a vedere i fuochi d'artificio per il 14 luglio, correndo per quasi due chilometri con un percorso a zig-zag per travolgere più persone possibile con l'autista attentatore che sparava all'impazzata, prima che la sua corsa folle venisse fermata. Si svolgerà dal 5 settembre al 15 novembre del 2022 il processo per l'attentato di Nizza, che il 14 luglio 2016 provocò la morte di 86 persone e il ferimento di altre 400 sulla celebre promenade des Anglais.   Lo si è appreso oggi da fonti giudiziarie.       Le date del processo, che si terrà davanti alla Corte d'assise speciale di Parigi dopo il maxiprocesso per gli attentati del 13 novembre 2015 a Prigi, sono state comunicate a tutti i legali coinvolti.     Il 14 luglio 2016, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, 31 anni, tunisino residente a Nizza, si lanciò - alla guida di un camion - sulla folla riunita per i fuochi d'artificio della festa nazionale francese, uccidendo 86 persone di 19 nazionalità diverse, fra cui 12 bambini. Bouhlel rimase ucciso nell'attentato. Il tribunale esaminerà le responsabilità di altre 8 persone, amici del tunisino o intermediari coinvolti nel traffico di armi che gli erano state spedite. I principali 3 accusati sono Chokri Chafroud, Ramzi Arefa e Mohamed Ghraieb, che devono rispondere di "associazione per delinquere a scopo terroristico". (ANSA). (Unioneonline/D)
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#AccaddeOggi: 14 luglio 2016, la strage di Nizza

Un tir si scaglia contro la folla festante per il 14 luglio, muoiono 86 persone tra cui 12 bambini

epa08216464 US actor Harrison Ford poses on the red carpet prior to the world premiere of 20th Century Studios' film 'The Call of the Wild' at El Capitan Theater in Hollywood, California, USA, 13 February 2020. The film will be released in the USA on 21 February. EPA/ETIENNE LAURENT
epa08216464 US actor Harrison Ford poses on the red carpet prior to the world premiere of 20th Century Studios' film 'The Call of the Wild' at El Capitan Theater in Hollywood, California, USA, 13 February 2020. The film will be released in the USA on 21 February. EPA/ETIENNE LAURENT
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#AccaddeOggi: 13 luglio, Harrison Ford compie ottant'anni

L'attore americano è nato a Chicago il 13 luglio 1942

Il 12 luglio del 1962 era un giovedì, e come ogni giovedì al Marquee Club di Londra, Oxford Street, in programma c’era una serata blues. La band che doveva esibirsi, la Blues Incorporated del chitarrista Alexis Korner, quella  sera non potè presentarsi in quanto impegnata per un’apparizione in tv sulla BBC. A sostituire la Blues Incorporated ci pensò un gruppo di sei fan accaniti consigliati al manager del locale dallo stesso Korner: tra loro vi erano Brian Jones, Mick Jagger e Keith Richards. Il giorno prima del concerto Brian decise di suonare con il nome di Rollin’ Stones, dal nome di una canzone del bluesman Muddy Waters. Gli altri componenti erano Dick Taylor (basso), Ian Stewart (piano) e Mick Avory (batteria). «È abbastanza incredibile quando ci penso» ha detto Mick Jagger nel 2012 a Rolling Stone, riflettendo sul 50esimo anniversario (oggi 58esimo) dal primo concerto dei Rolling Stones il 12 luglio 1962 al Marqueee Jazz Club di Londra. «Ma è stato molto tempo fa. Molti di noi sono ancora qui, ma è un gruppo molto diverso da quello che ha suonato lì 50 anni fa.» In quella notte d’estate del ’62, i Rolling Stones consistevano in Jagger alla voce, Brian Jones e Keith Richards alla chitarra, Ian Stweart al piano e Dick Taylor al basso. Sul batterista c’è un dibattito: alcuni fan sostengono che fosse il loro solito batterista delle origini, Tony Chapman, ma Richards nella sua autobiografia del 2010 Life insiste sull’amico Mick Avory. Gli Stones ottennero la data quando i Blues Incorporated di Alexis Korner (band con Jagger alla voce che suonava tutti i giovedì al club) furono invitati a suonare in una trasmissione della BBC. Jagger non prese parte alla diretta, così Jones propose ad Harold Pendleton (il proprietario del Marquee Club) di sostituire i Blues Incorporated con il proprio gruppo, almeno per quella sera. Fu sempre Jones a chiamare il giornale locale Jazz News per promuovere il concerto. La leggenda vuole che, alla domanda del redattore “come si chiama la vostra band?”, il chitarrista rispose con la prima canzone del disco che si trovava di fianco a lui in quel momento: Rollin’ Stone, tratta dal Best Of di Muddy Waters. La band chiese in prestito dei soldi al padre di Jagger per noleggiare la strumentazione per il concerto. In Life, Richards cita canzoni come Dust My Broom, Confessin’ the Blues e Got my Mojo Working nella scaletta della serata. «Sei seduto con un po’ di gente, poi stai suonando e pensi “Oh, sì!” Quella sensazione è meglio di qualsiasi altra” ha scritto Richards nel libro. “C’è un preciso istante in cui ti accorgi di aver lasciato il pianeta per un attimo e nessuno può toccarti: è volare senza la patente.” La band continuò poi a suonare in altri club di Londra quell’estate. Ad Agosto, Jagger, Richards e Jones si trasferirono in un appartamento sudicio al secondo piano del 102 di Edith Grove a Fulham, dividendo la stanza con piatti sporchi, due letti e nessun mobile. Più tardi, anche Charlie Watts si trasferì. “I Rolling Stones passarono il primo anno della loro vita a bazzicare per posti, rubare cibo e fare le prove” ha ricordato Richards. “Stavamo diventando i Rolling Stones.” Jagger invece ammette di non sentirsi a proprio agio nel ricordare l’anniversario. «Una parte di me sente che stiamo un po’ trassando» dice. «Perché non è la stessa band di allora, credo che siamo solo io e Keith siamo gli stessi. Ho provato a ricordare quale fosse la prima data di Charlie con noi, ma nessuno di noi ne ha idea, nessuno se lo ricorda. Ma è sicuramente un traguardo incredibile, e penso sia fantastico. Sono davvero fiero di noi.” (Unioneonline/D)
Il 12 luglio del 1962 era un giovedì, e come ogni giovedì al Marquee Club di Londra, Oxford Street, in programma c’era una serata blues. La band che doveva esibirsi, la Blues Incorporated del chitarrista Alexis Korner, quella  sera non potè presentarsi in quanto impegnata per un’apparizione in tv sulla BBC. A sostituire la Blues Incorporated ci pensò un gruppo di sei fan accaniti consigliati al manager del locale dallo stesso Korner: tra loro vi erano Brian Jones, Mick Jagger e Keith Richards. Il giorno prima del concerto Brian decise di suonare con il nome di Rollin’ Stones, dal nome di una canzone del bluesman Muddy Waters. Gli altri componenti erano Dick Taylor (basso), Ian Stewart (piano) e Mick Avory (batteria). «È abbastanza incredibile quando ci penso» ha detto Mick Jagger nel 2012 a Rolling Stone, riflettendo sul 50esimo anniversario (oggi 58esimo) dal primo concerto dei Rolling Stones il 12 luglio 1962 al Marqueee Jazz Club di Londra. «Ma è stato molto tempo fa. Molti di noi sono ancora qui, ma è un gruppo molto diverso da quello che ha suonato lì 50 anni fa.» In quella notte d’estate del ’62, i Rolling Stones consistevano in Jagger alla voce, Brian Jones e Keith Richards alla chitarra, Ian Stweart al piano e Dick Taylor al basso. Sul batterista c’è un dibattito: alcuni fan sostengono che fosse il loro solito batterista delle origini, Tony Chapman, ma Richards nella sua autobiografia del 2010 Life insiste sull’amico Mick Avory. Gli Stones ottennero la data quando i Blues Incorporated di Alexis Korner (band con Jagger alla voce che suonava tutti i giovedì al club) furono invitati a suonare in una trasmissione della BBC. Jagger non prese parte alla diretta, così Jones propose ad Harold Pendleton (il proprietario del Marquee Club) di sostituire i Blues Incorporated con il proprio gruppo, almeno per quella sera. Fu sempre Jones a chiamare il giornale locale Jazz News per promuovere il concerto. La leggenda vuole che, alla domanda del redattore “come si chiama la vostra band?”, il chitarrista rispose con la prima canzone del disco che si trovava di fianco a lui in quel momento: Rollin’ Stone, tratta dal Best Of di Muddy Waters. La band chiese in prestito dei soldi al padre di Jagger per noleggiare la strumentazione per il concerto. In Life, Richards cita canzoni come Dust My Broom, Confessin’ the Blues e Got my Mojo Working nella scaletta della serata. «Sei seduto con un po’ di gente, poi stai suonando e pensi “Oh, sì!” Quella sensazione è meglio di qualsiasi altra” ha scritto Richards nel libro. “C’è un preciso istante in cui ti accorgi di aver lasciato il pianeta per un attimo e nessuno può toccarti: è volare senza la patente.” La band continuò poi a suonare in altri club di Londra quell’estate. Ad Agosto, Jagger, Richards e Jones si trasferirono in un appartamento sudicio al secondo piano del 102 di Edith Grove a Fulham, dividendo la stanza con piatti sporchi, due letti e nessun mobile. Più tardi, anche Charlie Watts si trasferì. “I Rolling Stones passarono il primo anno della loro vita a bazzicare per posti, rubare cibo e fare le prove” ha ricordato Richards. “Stavamo diventando i Rolling Stones.” Jagger invece ammette di non sentirsi a proprio agio nel ricordare l’anniversario. «Una parte di me sente che stiamo un po’ trassando» dice. «Perché non è la stessa band di allora, credo che siamo solo io e Keith siamo gli stessi. Ho provato a ricordare quale fosse la prima data di Charlie con noi, ma nessuno di noi ne ha idea, nessuno se lo ricorda. Ma è sicuramente un traguardo incredibile, e penso sia fantastico. Sono davvero fiero di noi.” (Unioneonline/D)
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#AccaddeOggi: 12 luglio 1962, l'esordio ufficiale dei Rolling Stones

La band inglese si esibisce al Marquee Club di Londra

Un anno fa la Nazionale azzurra di calcio trionfava agli Europei, alzando l'ambito trofeo continentale per la seconda volta nella sua storia.  Una vittoria ottenuta in finale contro l'Inghilterra padrona di casa, allo stadio londinese di Wembley, al termine di una partita più che mai sofferta. Dopo 2 minuti Shaw porta avanti gli inglesi e per ottenere il pareggio la squadra di Roberto Mancini deve lottare per 65 minuti. Poi la rete del pareggio di Bonucci, che fa tornare la bilancia in parità. I tempi supplementari sono una battaglia senza esclusione di colpi, fino ai calci di rigore, da sempre croce e delizia per gli azzurri. Sbagliano Belotti e Jorginho, ma sbagliano anche Rushford, Sancho e Saka.  E alla fine è l'Italia ad alzare la Coppa. (Unioneonline/l.f.
Un anno fa la Nazionale azzurra di calcio trionfava agli Europei, alzando l'ambito trofeo continentale per la seconda volta nella sua storia.  Una vittoria ottenuta in finale contro l'Inghilterra padrona di casa, allo stadio londinese di Wembley, al termine di una partita più che mai sofferta. Dopo 2 minuti Shaw porta avanti gli inglesi e per ottenere il pareggio la squadra di Roberto Mancini deve lottare per 65 minuti. Poi la rete del pareggio di Bonucci, che fa tornare la bilancia in parità. I tempi supplementari sono una battaglia senza esclusione di colpi, fino ai calci di rigore, da sempre croce e delizia per gli azzurri. Sbagliano Belotti e Jorginho, ma sbagliano anche Rushford, Sancho e Saka.  E alla fine è l'Italia ad alzare la Coppa. (Unioneonline/l.f.
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#AccaddeOggi: 11 luglio 2021, l'Italia è campione d'Europa

Un anno fa il trionfo azzurro a Wembley contro l'Inghilterra

Farouk Kassam in una immagine di archivio. E' uscito questa mattina alle 10:40 dal carcere di Opera dove era detenuto, Matteo Boe, il bandito sardo responsabile, tra l'altro, del rapimento il 15 gennaio del 1992 a Porto Cervo del piccolo Farouk Kassam, che all'epoca aveva sette anni e al quale lo stesso Boe tagliò il lobo dell'orecchio che fu poi recapitato al padre del bambino all'interno di una busta. Farouk fu poi liberato dopo 177 giorni di prigionia in seguito al pagamento di un riscatto. Matteo Boe, 59 anni, ha terminato di scontare 25 anni di carcere. ANSA
Farouk Kassam in una immagine di archivio. E' uscito questa mattina alle 10:40 dal carcere di Opera dove era detenuto, Matteo Boe, il bandito sardo responsabile, tra l'altro, del rapimento il 15 gennaio del 1992 a Porto Cervo del piccolo Farouk Kassam, che all'epoca aveva sette anni e al quale lo stesso Boe tagliò il lobo dell'orecchio che fu poi recapitato al padre del bambino all'interno di una busta. Farouk fu poi liberato dopo 177 giorni di prigionia in seguito al pagamento di un riscatto. Matteo Boe, 59 anni, ha terminato di scontare 25 anni di carcere. ANSA
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#AccaddeOggi: 10 luglio 1992, la liberazione Farouk Kassam

Il bimbo di 7 anni rilasciato dai rapitori dopo 6 mesi di prigionia

La cantante Donatella Rettore durante le premiazioni del Festival Cortinametraggio a Cortina D'Ampezzo, 19 marzo 2016. ANSA/CLAUDIO ONORATI
La cantante Donatella Rettore durante le premiazioni del Festival Cortinametraggio a Cortina D'Ampezzo, 19 marzo 2016. ANSA/CLAUDIO ONORATI
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#AccaddeOggi: 8 luglio, tanti auguri a Donatella Rettore

La cantante veneta compie oggi 67 anni

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#AccaddeOggi: 7 luglio, tanti auguri a Licia Colò

La regina dei programmi tv dedicati alla natura compie 60 anni

Esattamente 65 anni fa Althea Gibson vinceva il Torneo di Wimbledon, prima donna di colore a riuscire nell'impresa.  Era il 6 luglio 1957 e Althea, classe 1927, nata negli Usa, in Carolina del Sud, riuscì a battere in finale Darlene Hard per 6-3, 6-2, aggiudicandosi il prestigioso torneo di tennis inglese. A premiarla fu la Regina Elisabetta in persona.  Una vittoria che la catapultò nell'Olimpo del tennis e che rappresentò un riscatto per gli afroamericani. "Per arrivare a stringere la mano alla Regina d'Inghilterra la strada è stata lunga per chi è stata costretta a sedersi nella zona per i neri sull'autobus che porta nel centro di Wilmington, nella Carolina del Nord", ebbe a dire la Gibson dopo il trionfo.  Trionfo che non fu l'unico in carriera: la Gibson si aggiudicò Wimbledon anche nel 1958, dopo aver vinto il Roland Garros nel 1956 e due Us Open, sempre nel biennio d'oro 1957-58. (Unioneonline/l.f.)
Esattamente 65 anni fa Althea Gibson vinceva il Torneo di Wimbledon, prima donna di colore a riuscire nell'impresa.  Era il 6 luglio 1957 e Althea, classe 1927, nata negli Usa, in Carolina del Sud, riuscì a battere in finale Darlene Hard per 6-3, 6-2, aggiudicandosi il prestigioso torneo di tennis inglese. A premiarla fu la Regina Elisabetta in persona.  Una vittoria che la catapultò nell'Olimpo del tennis e che rappresentò un riscatto per gli afroamericani. "Per arrivare a stringere la mano alla Regina d'Inghilterra la strada è stata lunga per chi è stata costretta a sedersi nella zona per i neri sull'autobus che porta nel centro di Wilmington, nella Carolina del Nord", ebbe a dire la Gibson dopo il trionfo.  Trionfo che non fu l'unico in carriera: la Gibson si aggiudicò Wimbledon anche nel 1958, dopo aver vinto il Roland Garros nel 1956 e due Us Open, sempre nel biennio d'oro 1957-58. (Unioneonline/l.f.)
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#AccaddeOggi: 6 luglio 1957, l'impresa di Althea Gibson a Wimbledon

La tennista Usa fu la prima donna di colore a vincere il prestigioso torneo inglese

Health workers wearing overalls and protective masks in the intensive care unit of the Tor Vergata hospital during the second wave of the Covid-19 Coronavirus pandemic, Rome, Italy, 26 November 2020. ANSA/GIUSEPPE LAMI
Health workers wearing overalls and protective masks in the intensive care unit of the Tor Vergata hospital during the second wave of the Covid-19 Coronavirus pandemic, Rome, Italy, 26 November 2020. ANSA/GIUSEPPE LAMI
report iss

Covid, in Sardegna l’incidenza più alta d’Italia. Balzo dei ricoveri: +7.9%

In tutta Italia sale anche il numero dei posti letto occupati in terapia intensiva (+2,2%), l’indice di trasmissibilità
epa07210254 Nicole Kidman arrives at the AACTA Awards at The Star, in Sydney, Australia, 05 December 2018. EPA/DAN HIMBRECHTS AUSTRALIA AND NEW ZEALAND OUT
epa07210254 Nicole Kidman arrives at the AACTA Awards at The Star, in Sydney, Australia, 05 December 2018. EPA/DAN HIMBRECHTS AUSTRALIA AND NEW ZEALAND OUT
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#AccaddeOggi: 20 giugno, Nicole Kidman compie 55 anni

L'attrice australiana con cittadinanza americana compie 55 anni

L'attrice Anna Valle posa per i fotografi durante la presentazione della nuova serie Tv Rai "Sorelle", Roma, 06 marzo 2017. ANSA/ANGELO CARCONI
L'attrice Anna Valle posa per i fotografi durante la presentazione della nuova serie Tv Rai "Sorelle", Roma, 06 marzo 2017. ANSA/ANGELO CARCONI
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#AccaddeOggi: 19 giugno, tanti auguri ad Anna Valle

L'attrice, Miss Italia 1995, compie 47 anni

Sergio Marchionne durante la conferenza stampa al termine dell'assemblea degli azionisti Fiat al Lingotto di Torino, in una immagine del 01 agosto 2014. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Sergio Marchionne durante la conferenza stampa al termine dell'assemblea degli azionisti Fiat al Lingotto di Torino, in una immagine del 01 agosto 2014. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Cronaca Italia

#AccaddeOggi: 17 giugno 1952, nasce Sergio Marchionne

Il manager italo-canadese avrebbe compiuto oggi 70 anni

epa06071738 A plaque explains the significance of parking space 32D (number 32 on level D) outside the parking garage where Washington Post reporter Bob Woodward met on multiple occasions with his source Mark Felt, code name 'Deep Throat', between 1972-1973, in Rossyln, Virginia, USA, 06 July 2017. Mark Felt, who revealed himself to be 'Deep Throat' in 2005, was a top FBI official and provided Woodward with information that exposed the Nixon administration's obstruction of the FBI's Watergate investigation - a scandal that resulted in the resignation of former US President Richard Nixon. Space 32D is conveniently located beside an exit in the garage. In 2014 the Arlington County Board voted in favor of a developer's plan to tear down the historic garage where Woodward and Felt met, according to media reports, and eventually be replaced by an apartment complex. EPA/MICHAEL REYNOLDS
epa06071738 A plaque explains the significance of parking space 32D (number 32 on level D) outside the parking garage where Washington Post reporter Bob Woodward met on multiple occasions with his source Mark Felt, code name 'Deep Throat', between 1972-1973, in Rossyln, Virginia, USA, 06 July 2017. Mark Felt, who revealed himself to be 'Deep Throat' in 2005, was a top FBI official and provided Woodward with information that exposed the Nixon administration's obstruction of the FBI's Watergate investigation - a scandal that resulted in the resignation of former US President Richard Nixon. Space 32D is conveniently located beside an exit in the garage. In 2014 the Arlington County Board voted in favor of a developer's plan to tear down the historic garage where Woodward and Felt met, according to media reports, and eventually be replaced by an apartment complex. EPA/MICHAEL REYNOLDS
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#AccaddeOggi: 16 giugno 1972, mezzo secolo fa lo scandalo Watergate

Cinquant'anni fa cinque misteriosi "ladri" si introducevano nella sede del comitato elettorale democratico. Un caso di spionaggio che travolse in due anni Nixon in persona

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