#AccaddeOggi, 9 maggio 1978: il tragico ritrovamento del corpo di Aldo Moro

09 maggio 2023 alle 07:01

"Lei deve comunicare alla famiglia che troveranno il corpo dell'onorevole Aldo Moro in via Caetani. Lì c'è una R4 rossa. I primi numeri di targa sono N5".

Con queste parole il brigatista rosso Valerio Morucci, in una telefonata passata alla storia datata nove maggio del 1978, annunciava l'omicidio di Aldo Moro a un disperato Francesco Tritto, suo assistente universitario.

In quella giornata grigia e ventosa, politici, poliziotti e curiosi accorsero in via Caetani, testimoni del tragico epilogo di un sequestro durato 55 giorni. Moro era stato ucciso poche ore prima, colpito nel petto dai proiettili sparati dagli assassini.

Da tre giorni il Paese intero aspettava, dopo il lugubre comunicato numero nove diffuso dalle Br il 6 maggio: "Concludiamo la battaglia, eseguendo la sentenza a cui Moro è stato condannato".

Il 9 maggio il cadavere di Moro fu ritrovato adagiato nel bagagliaio della R4 rossa usata dai brigatisti per l'ultimo viaggio del presidente. La macchina era parcheggiata in via Caetani, a metà strada tra Piazza del Gesù, dove si trovava la sede della Democrazia, e via delle Botteghe Oscure, dov'era il quartier generale del Pci: i due partiti del compromesso storico che le Br avevano deciso di combattere imbracciando il mitra.

Aveva il vestito grigio a righe e la cravatta che indossava il giorno del suo rapimento in via Fani, il 16 marzo 1978, dove i cinque uomini della sua scorta morirono crivellati dai colpi delle mitragliette Skorpion.

La moglie e i figli rifiutarono i funerali di Stato e seppellirono Aldo Moro in forma privata nel cimitero di Torrita Tiberina. Lo Stato volle comunque una cerimonia solenne, che fu celebrata da Paolo VI a San Giovanni. La bara di fronte all'altare era vuota. 

(Unioneonline/D)