Addio ad Anouk Aiméè, quell’incontro con il sardo Francis Lai nell’immortale “Un uomo, una donna”

20 giugno 2024 alle 12:24

“Le cinéma l’avait choise”,  è il titolo del quotidiano Le Figaro per ricordare l’attrice francese Anouk Aimée, morta martedì scorso all’età di 92 anni. “Il cinema l’aveva scelta”, è il tributo a una stella della settima arte che “fu corteggiata dai più grandi registi”.

Federico Fellini, sensibile al suo fascino, le disse: “Il tempo con te si comporta come un gentiluomo”.  Lei ha incrociato, in un momento molto fortunato della sua vita artistica, anche il compositore sardo Francis Lai (radici a Ozieri), morto nel 2018, a cui Claude Lelouch affidò le musiche di “Un uomo, una donna”, grande successo mondiale (vincitore dell’Oscar come miglior film straniero nel 1967) con la coppia Anouk Aimée-Jean-Louis Trintignant.

Quel film, un’alchimia perfetta, consacrò il talento dell’artista sardo che quattro anni dopo portò a casa il suo Oscar con “Love story”. 

“Le musiche di Francis Lai – scrive Le Figaro – hanno accompagnato Anouk nella stazione di Saint-Lazare”, in uno degli snodi più significativi della pellicola.

Il compositore di Ozieri, a Parigi, era un assiduo frequentatore del ristorante di Fulvio Trogu, originario di Dolianova: “Un grande amico, - rammenta lo chef -  non posso dimenticare le formidabili conversazioni sul cinema e sulla Sardegna”. E con grande nostalgia e rimpianto viene ricordata Anouk Aimée che nella sua casa di Montmartre, circondata dagli amatissimi cani e gatti, ha confessato, pochi anni fa, la sua travolgente passione per il cinema: “Mi sono resa conto veramente di quanto ho amato questo mestiere solo quando mi sono fermata”.