Non c’era motivo di trattenere Vivian Spohr, la donna che alla guida di un suv Bmw ha travolto e ucciso a Porto Cervo la 24enne Gaia Costa. Ecco perché la manager di 51 anni, moglie del Ceo di Lufthansa, è potuta rientrare in Germania pur essendo indagata.

Lo spiegano gli inquirenti che hanno aperto il fascicolo per omicidio stradale. La donna è stata collaborativa e si è sottoposta agli esami tossicologici, che hanno dato esito negativo. Inoltre, è accusata di omicidio stradale, ma non aggravato. Per questi motivi non è stato necessario disporre una misura cautelare.

Gli investigatori sono al lavoro per capire il motivo per cui la turista non si sia accorta della presenza della 24enne, che stava attraversando sulle strisce pedonali.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Stazione di Porto Cervo e della Compagnia di Olbia che hanno svolto i rilievi, la BmwX5 procedeva piano e ha investito Gaia dopo aver accelerato per riprendere la marcia. Un impatto a bassa velocità, ma la ragazza è finita sotto l’auto e ha battuto la testa.

Una distrazione fatale, il motivo è da chiarire e chi indaga lo sta facendo attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza dislocate nelle varie vie di Porto Cervo e le testimonianze dei passanti.

Intanto la Procura di Tempio ha affidato l'incarico per l'autopsia al medico legale Alberto Chighine. L'esame verrà effettuato mercoledì mattina. Solo dopo la restituzione della salma ai familiari potranno essere celebrati i funerali. 

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata