Per dei lavori che non sono ancora stati eseguiti, e per di più in barba a un’ordinanza dell’Anas che impone il limite a 40: «Chi ha messo quei cartelli?»
A Roma nel processo di revisione il superstite della strage di Sinnai rivela di aver visto la foto di Beniamino Zuncheddu (il pastore di Burcei condannato all’ergastolo) prima di incontrare il pm: gli fu mostrata, dice, da un poliziotto che lo convinse della responsabilità dell’uomo raffigurato nell’immagine.
Quasi trent’anni dopo la condanna all’ergastolo, il pastore Beniamino Zuncheddu vede aprirsi una speranza: detenuto dal febbraio 1991, si rivolge a un giovane avvocato sulcitano che trova il modo per aprire una crepa nella sentenza definitiva pronunciata nel 1992