Il Comitato per la Burcei-Sinnai-Maracalagonis scrive al Prefetto
I cittadini minacciano di disertare le urnePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I lavori per la realizzazione della nuova strada Burcei-Sinnai-Maracalagonis non iniziano e il "Comitato cittadino per la strada", dopo aver scritto alla Regione e alla Città metropolitana, invia una lettera al prefetto di Cagliari.
«Ill.mo Signor Prefetto, Le scriviamo per portarla a conoscenza di una situazione di totale abbandono a danno della nostra comunità a causa della mancata realizzazione dell'opera». I firmatari, Vittorio Monni, Salvatore Malloru, Attilio Tolu, Giuseppe Lorrai, Giovanni Zuncheddu e Ignazio Saddi, chiedono al rappresentante del Governo, «un suo autorevole intervento: la strada è di vitale importanza per un territorio che sta vivendo un drammatico fenomeno di spopolamento.
Ci permettiamo di chiedere un Suo Autorevole intervento, in qualità di rappresentante del Governo, al fine di sbloccare una situazione irreale. Siamo pienamente consapevoli che la competenza primaria è della Città metropolitana di Cagliari in quanto Ente esecutore dell'opera, tuttavia riteniamo indispensabile anche l’intervento di altre Istituzioni affinché si possano iniziare i lavori».
Ora si minaccia anche di consegnare in prefettura le schede elettorali ( a Burcei si voterà in primavera) e disertare quindi il voto. Una attesa, quella per la strada, che va avanti da oltre vent'anni. «La mancata realizzazione di questa importante arteria sta causando- da una parte, gravi disagi a coloro che viaggiano da e per Burcei e, dall’altra, ha determinato anche un enorme danno economico considerando che il costo iniziale del progetto era di 25 milioni di euro, lievitati agli attuali 65 milioni. Burcei è un paese composto in larghissima parte da pendolari costretti per motivi di lavoro, studio, sanità e varie necessità a recarsi quotidianamente a Cagliari. Il forte isolamento infrastrutturale a cui siamo sottoposti, a causa di una Città metropolitana poco attenta alle esigenze della nostra comunità, sta alimentando un processo di continuo e crescente spopolamento che potrebbe essere evitato con la realizzazione di questa importante opera che darebbe un forte impulso ad un'economia in forte crisi. A questo si aggiunge il grave stato di abbandono della viabilità esistente (S.P. 21) resa estremamente pericolosa dalla presenza di buche diffuse, cunette ostruite, detriti nella carreggiata, guard-rail divelti o arrugginiti, assenza di segnaletica sia orizzontale. Ci sentiamo abbandonati dalle Istituzioni. Con il Suo autorevole intervento vorremo che la politica e la pubblica amministrazione tornino al servizio del popolo e diano un servizio tangibile dell’utilità che devono rivestire pe le comunità che amministrano.
Non si può chiedere ad una popolazione disillusa e scoraggiata di partecipare attivamente alla vita democratica se i risultati sono questi facendo diventare fisiologico l’allontanamento dalle urne e la scomparsa del senso civico. Crediamo si capisca perché, votazione dopo votazione, gli elettori votanti siano sempre meno. Questo gruppo di cittadini che si è costituito in Comitato, è disposto a disertare le urne in massa come segno di contestazione e, se dovesse servire, anche a portare le proprie schede elettorali in Prefettura per consegnarle al rappresentante del Governo».
La chiusura. «Non siamo cittadini di serie B e, per questo, siamo determinati a chiedere risposte urgenti, immediate e veritiere, senza inutili false promesse che ci allontanerebbero sempre di più dalle Istituzioni. Certi della Sua attenzione e comprensione chiediamo un Suo autorevole intervento in merito e, ringraziandoLa anticipatamente, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti».
