Coronavirus, quarantene e contagi svuotano le città d'arte
A due anni dall'inizio della pandemia, le città d'arte tornano a svuotarsi a causa del Covid-19.
I centri storici, complice l'assenza di turisti, ne portano i segni, tra serrande abbassate, locali che fanno orari ridotti e hotel occupati solo in minima parte.
I contagi e le quarantene che bloccano temporaneamente le attività spiegano solo in parte il trend.
A Roma Confcommercio stima che siano 600 gli esercizi costretti a fermarsi per il virus e oltre duemila quelli che hanno limitato il periodo di apertura a causa del personale assente.
"Siamo in un lockdown di fatto", ha affermato Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino. Nel capoluogo piemontese il tasso di occupazione delle camere degli hotel è del 10%.
(Unioneonline/F)