Dal wellness marino ai percorsi archeologici alle maschere tipiche del carnevale e della tradizione sarda: anche la stagione fredda può essere il momento ideale per scoprire alcuni dei luoghi da visitare più affascinanti della Sardegna.

Spiagge incontaminate, una beauty farm naturale

Per chi cerca pace e relax, oltre che un efficace trattamento di bellezza, non c’è niente di meglio che scoprire, anche a febbraio, lo splendore delle spiagge sarde.

Un’occasione alla portata di tutti per scoprire le sfumature inedite dell’isola, che nella stagione fredda rivela la sua anima più intima.

Porto Pino, Costa Rei, la Pelosa, la Tuerredda, Su Giudeu, Rena Majore, Cala Spinosa sono solo alcune delle spiagge più belle della Sardegna pronte a diventare una beauty farm naturale. Fra il tepore del sole delle ore centrali della giornata e i benefici dell’aria di mare, che migliora la pelle, riduce lo stress e rinvigorisce il sistema immunitario. Con la stone therapy, poi, la pressione dei sassi caldi di sole sul corpo, sarà possibile riattivare tutte le energie.

Trekking ed escursioni

Fra le mete da non perdere per praticare trekking anche nella stagione invernale, ecco il Cammino delle 100 Torri, itinerario intorno all’isola che tocca tutte le torri costiere. E poi il Sentiero minerario di Santa Barbara, percorso turistico-religioso tra miniere dismesse, gallerie e villaggi fantasma nella zona del Sulcis. Molti anche i sentieri, da percorrere in bici, a piedi o a cavallo lungo le coste dell’Isola, e parecchi anche i torrenti in cui dedicarsi a canoa e kayak.

Il fascino millenario dei Nuraghi

Il sole tiepido e il clima ancora fresco dell’inverno favoriscono anche visite ed esplorazioni ai principali siti archeologico sardi. Tra i nuraghi, le classiche case-fortezza turrite da visitare, per scoprire il fascino di una civiltà millenaria, il complesso di Su Nuraxi a Barumini, il villaggio nuragico di Palmavera, o ancora i siti archeologici di Arzachena, il Nuraghe Majori, il Nuraghe Santu Antime, il Nuraghe Losa e il Nuraghe Arrubiu.

Il Carnevale sardo

Imperdibile un viaggio alla scoperta del Karrasegare, il Carnevale in Sardegna dai molti volti, che significa soprattutto mistero, rumore di campanacci, antichi riti agropastorali e rurali, dove l’uomo e gli animali sono i protagonisti indiscussi.

E poi le tradizionali maschere sarde, che celebrano il rito dell’aggiogamento del bestiame da parte del pastore e la lotta perenne dell’uomo contro la natura. In Sardegna si aspetta con il batticuore l’arrivo dei Boes e Merdules a Ottana, dei Thurpos a Orotelli, dei Mamuthones a Mamoiada.

Città e piatti tipici

Tra i posti da vedere in Sardegna in inverno ci sono sicuramente le città e dunque Cagliari col suggestivo quartiere Castello, Sassari e Alghero, gli scorci pittoreschi di Castelsardo e Bosa, e Orgosolo con i suoi murales.

Un’occasione anche per degustare i più golosi piatti all’insegna delle ricette della tradizione. Tra gli altri gli spaghetti con i ricci di mare e il pane carasau alle fave con il lardo, tipiche del Carnevale, fino alle famose e gustose seadas, dolce tipico sardo a base di semola e formaggio arricchito da dolcissimo miele.

Il consiglio è di accompagnare il tutto con i migliori vini sardi. Tra i rossi, senza dubbio il Cannonau, perfetto per i piatti carnevaleschi e tra i bianchi come non ricordare il Vermentino.

(Unioneonline)

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