Parco dei Sette Fratelli, i percorsi e cosa vedere
Migliaia di ettari di monti ricoperti da foreste, una riserva naturale ricca di piacevoli sorprese e panorami mozzafiatoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un polmone verde nell’estremità sud-orientale dell’Isola, uno dei luoghi più amati per rilassanti e rigeneranti escursioni, con inquilini d’eccezione: i cervi sardi. Con circa 60 mila ettari di territorio, di cui quasi diecimila ricoperti di foreste, il parco regionale dei Sette Fratelli è uno dei più estesi di tutta l’Italia.
Parco naturale dei Sette Fratelli, perfetto anche per le famiglie
La sua superficie comprende le punte montagnose e la foresta demaniale omonime, le foreste di Castiadas e quella di Monte Genis, interessando il territorio di una decina di Comuni di Sarrabus e basso Campidano. Burcei è l’unico centro abitato, a 700 metri d’altitudine, completamente circondato dal parco. L’acqua caratterizza il paesaggio: ci si imbatte in piscine naturali ma anche nella cascata dei Sette Fratelli e anche rigagnoli che si fanno strada tra rocce granitiche. La cornice naturale è di rara bellezza: vertiginosi salti rocciosi e pareti strapiombanti, pinnacoli e torrioni granitici plasmati dall’erosione di acque e vento, canyon e gole, come di Baccu Anigiulus e del rio Picocca, dove spunta l’arco dell’Angelo, monumento naturale in granito rosa.
Perché si chiama Monte dei Sette Fratelli?
Il massiccio - come indica il nome - è costituito da sette vette granitiche intervallate da profonde gole, ricoperto da foreste e attraversato da torrenti: a nord-est si gettano negli stagni del Sarrabus, verso ovest confluiscono nel rio Maidopis, mentre nel versante meridionale scorre il rio sa Ceraxa, che sbocca a Geremeas, nel litorale di Quartu Sant’Elena.
Come arrivare al Parco dei Sette Fratelli
Per addentrarsi nella natura affascinante e rigogliosa della foresta Settefratelli, da Cagliari si percorre l’ex statale 125 ‘orientale sarda’, strada ricca di suggestioni, sino al chilometro 30, al valico Arcu ‘e Tidu (bivio per Burcei). Qui si svolta a destra e, dopo 250 metri, si trova il centro servizi ‘ex caserma Umberto Noci’, in località Campu Omu. Da qui partono numerosi percorsi di mountain bike e sentieri tracciati di trekking, compresi nel tratto sardo del sentiero Italia. I complessi montuosi raggiungono vette di circa mille metri: le più alte sono Serpeddì, monte aguzzo alto 1067 metri, e punta sa Ceraxa, uno dei Sette fratelli.
I percorsi e i sentieri più belli
Ecco alcuni dei percorsi del Parco Sette Fratelli e i sentieri più belli, con vari livelli di difficoltà.
Sa ruxi de Morettu - Su Casteddu de su dinai (C 802A). Tempo di percorrenza: 45 minuti. Lunghezza del sentiero 1 km 900 m. Questa diramazione, di quasi 2 km, collega i sentieri C 801 e C 802, procedendo in direzione delle cime dei Settefratelli.
Museo del Cervo – Arcu sa Spina (C-81). Tempo di percorrenza: 1 ora 45 minuti. Lunghezza del sentiero: 4 km 700 m. Il percorso arriva, dopo circa due ore a piedi, ad Arcu de Sa Spina al centro di una fascia para-fuoco dove si potrà scegliere se rientrare alla partenza oppure, utilizzando l'ultimo tratto (segnalato) del sentiero n.814 (ex "sentiero arancione") si potrà discendere verso una accogliente area di sosta presso il giardino botanico di Maidopis (sono richiesti altri 15' di percorso in discesa).
Variante del sentiero 814 (C 814A). Tempo di percorrenza: 30 minuti. Lunghezza del sentiero: 1 km 700 m. Utile tratta di raccordo che permette di raggiungere il sentiero 814 nella sua parte più bassa, presso la strada forestale di Maidopis, collegandosi con Arcu e Tidu e la Caserma Noci proprio dove la stessa strada ha inizio. Si percorreranno belle mulattiere nel bosco, passando per il versante orientale del Bruncu Mastinarxius. Il sentiero si presta facilmente ad essere utilizzato come variante per i vicini 814 ed 815.
Bau arrexini - Bruncu monti eccas (C 803). Tempo di percorrenza: 1 ora 15 minuti. Lunghezza del sentiero: 2 km 700 m. Questo sentiero permette di conoscere e visitare il Monte Eccas e offre dei bellissimi panorami che spaziano sulla costa meridionale che da Cagliari arriva a Villasimius. Dopo aver percorso antichi tratti dalla strada Sarrabesa si arriverà alla sommità di Monte Eccas (quota di 918 m slm) tra rocciai e bassi arbusti, orientandosi tramite i tanti omini di pietra e i segnavia bianco-rossi.
Ex vivaio Maidopis - Pianoro di Acueddas (C 811). Tempo di percorrenza: 1 ora. Lunghezza del sentiero: 2 km 300 m. Sentiero che porta da Maidopis, presso il ponte sul rio su Pressiu, al pianoro di Acqueddas, attraverso un percorso in costante salita, con pendenza media del 10%.
Arcu 'e Tidu - Baccu Malu (Sentiero Italia Tappa 28) (C-800). Tempo di percorrenza: 6 ore 30 minuti. Lunghezza del sentiero: 21 km 200 m. Porzione del Sentiero Italia CAI (sentieroitalia.cai.it): questo sentiero è in parte usato nella tappa n.27 e per la restante parte (dal valico SetteFratelli) nella tappa n.28 dell'itinerario nazionale. La ventottesima tappa del Sentiero Italia CAI è anche l’ultima sulla Sardegna e coincide con l’attraversamento del complesso forestale dei Sette Fratelli. Si percorreranno lunghi sentieri nel bosco e vette rocciose che contraddistinguono la montagna, raggiungendo luoghi di particolare importanza come i ruderi di su Gunventu e l’area di Baccu Malu, per poi ridiscendere a Castiadas nei pressi della antica Colonia Penale.
Cosa vedere al Parco dei Sette Fratelli?
Il parco è un trionfo della natura, un ecosistema complesso, con endemismi e peculiarità specifiche. Sui rilievi, a volte aspri e di difficile accesso, predominano la foresta-macchia di lecci, sughere, roverelle, ginestre e un sottobosco ‘mediterraneo’ dai mille profumi e colori, come corbezzoli, timo, lavanda, erica e viburno. A quote più basse, crescono mirto, lentischi, olivastri e ginepri. Oleandri, pioppi e salici contornano le sponde dei ruscelli. La ricca vegetazione è habitat di cinghiali, conigli, lepri, martore, gatti selvatici, nonché specie rare o endemiche. I daini vivono in apposite aree recintate, mentre i mufloni sono stati reintrodotti dal 1987 sul Monte Genis.
Nella foresta che ricopre il rilievo gli appassionati di birdwatching potranno osservare le rarissime aquile reali, falchi pellegrini, barbagianni ed esemplari di astore sardo, rapace endemico sardo. È compresa nel parco l’oasi faunistica dei Sette Fratelli - circa sei mila ettari di splendidi paesaggi nei territori di Burcei e Sinnai -, uno degli areali di eccellenza per il cervo sardo, altra razza endemica che qui ha trovato rifugio e vive in gran numero – 2140 esemplari censiti nel 2007 - grazie ad attività di protezione iniziate negli anni Ottanta del XX secolo. All’elegante mammifero è dedicato un museo nel centro servizi dell’ex caserma forestale.
All’interno dei ‘Sette Fratelli’ meritano una visita anche la grotta fra’ Conti, che una leggenda dice rifugio di un eremita, l’aspro bastione detto su Stumpu ‘e Giumpau e sa Grutta ‘e sa Pipia, ‘la grotta della bambina’. In località Maidopis è stato realizzato un giardino botanico con aula didattica e punto ristoro. Meta ideale di amanti di appassionati di escursioni, alla natura l’oasi coniuga la storia. La rigogliosa vegetazione nasconde resti di epoca neolitica, nuraghi e rovine di un convento. Tra i siti di interesse archeologico, il nuraghe sa Fraigada, che abilmente ingloba nella sua struttura le pareti rocciose, e la tomba di Giganti is Concias, nel territorio di Quartucciu.
(Unioneonline)