Non molto distante dal “gigante rosso”, il nuraghe Arrubiu di Orroli, uno tra i maggiori monumenti protostorici dell’Occidente europeo, e dalla tomba dei giganti “Su Pranu”, si trova l’area archeologica di Su Putzu: un pozzo sacro nuragico all’interno di un grande villaggio nuragico composto da un centinaio di capanne che lo attorniano. Il tempio nuragico si presenta con un lungo vestibolo ed è costruito in basalto. Ha una scala trapezoidale con un soffitto a gradoni rimaneggiato in epoca romana. Da visitare.

Tempio a pozzo di Su Putzu, la storia

Le testimonianze archeologiche dimostrano insediamenti umani nel territorio orrolese fin dal neolitico, 2600 a. C.: domus de Janas, antiche necropoli, circa trenta nuraghi sparsi nel territorio del paese. Alle ultime fasi del neolitico si sovrappone gradualmente l’età dei nuraghi, 1500-238 a. C.: ne sono testimonianza circa trenta nuraghi che presentano sia formule architettoniche semplici (come ad esempio il nuraghe San Nicola, all’interno del centro abitato) sia formule più complesse come il pentalobato Nuraghe Arrubiu. È in questo contesto che dobbiamo immaginare il villaggio nuragico Su Putzu, composto appunto da un centinaio di capanne che attorniano il tempio a pozzo.


I contatti con le popolazioni del Mediterraneo

La civiltà nuragica fu messa in crisi dalle invasioni fenice, cartaginesi e infine romane: nel territorio sono state infatti rinvenute testimonianze di insediamento fenicio-cartaginesi e romane, che popolarono anche zone del territorio prima non abitate. Come nel resto della Sardegna, è lecito supporre che anche il territorio orrolese abbia assistito all’introduzione della religione cristiana nel II-III secolo a. C. a seguito delle deportazioni dei condannati dall’impero romano. Non ci sono testimonianze precise sull’introduzione del culto a Orroli ma la toponomastica del territorio mostra diverse zone dedicate a santi cristiani: località San Marco, Santo Stefano, Santa Susanna, San Nicola. Il periodo medievale riscontra un abbandono degli insediamenti rurali e la creazione di stanziamenti urbani: è possibile che Orroli di cui parla la tradizione, sia proprio il risultato di questo spopolamento rurale a favore di un insediamento urbano nella zona più alta del paese, detta San Nicola. 


La funzione del tempio

Il tempio a pozzo, come gli altri pozzi sacri, era destinato al culto delle acque.

Dov'è situato il tempio?

Per arrivare al tempio da Orroli bisogna prendere le indicazioni per il nuraghe Arrubiu. Al primo incrocio, anziché svoltare a sinistra per il nuraghe, proseguire dritti.


I luoghi vicini da visitare

Vicino si trova come detto il complesso di nuraghe Arrubiu, che si estende per cinquemila metri quadri ed è costituito da una torre centrale (mastio) alta 15 metri – in origine il doppio - circondata da un poderoso bastione formato da cinque torri, a sua volta attorniato da una cinta difensiva con sette torri unite da cortine. La copertura a tholos (falsa cupola) è intatta, come in alcune delle torri minori. L’area archeologica di Orroli è al centro del dolce rilievo di Pran’ e muru, a controllo del territorio lungo il Flumendosa. Le gole, in cui scorreva il fiume, sono oggi in parte sommerse da due laghi artificiali. Vicino al complesso nuragico si trova anche la tomba di Giganti della Spada. Mentre nel parco di su Motti, in un bosco di roverelle, c’è una necropoli di 15 domus de Janas. In paese, invece, c’è la Casa del Nuraghe Arrubiu, museo ricavato da un’antica dimora padronale che presenta in dodici sale i risultati degli scavi dal 1981 al 1996 (ripresi poi dal 2012).

(Unioneonline)

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