Da Gran Bretagna sì all'estradizione di Assange verso gli Usa
Il governo britannico ha approvato l'estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti dove il fondatore di Wikileaks è ricercato per la diffusione di documenti segreti in particolare sulla guerra in Iraq e Afghanistan.
"Questa decisione è una grave minaccia alla libertà di parola, non solo per Julian, ma per ogni giornalista, editore e operatore dei media in questo paese - ha detto la sua legale Jennifer Robinson -. Rischia 175 anni di carcere per aver pubblicato informazioni per le quali ha vinto premi giornalistici in tutto il mondo ed è stato nominato per il Premio Nobel per la Pace".
Assange ha 14 giorni di tempo per impugnare la decisione. "Questa non è la fine, combatteremo - ha commentato la moglie Stella Moris -. Useremo ogni appello e combatteremo. Trascorrerò ogni ora da sveglia combattendo per Julian finché non sarà libero, finché non sarà fatta giustizia".
(Unioneonline/L)