Urla, cicche sulla sabbia, ettari di arenile occupato, asciugamani sopra quelli altrui, escrementi che galleggiano. Ed è solo un piccolo esempio della fauna sarda.
Il processo di revisione si conclude come chiunque aveva seguito le udienze si attendeva. Ma la formula non soddisfa la difesa: la Corte d’appello di Roma si è basata sulla vecchia insufficienza di prove, quindi a suo parere restano ombre sul ruolo ipotetico del pastore di Burcei.
I beni essenziali prodotti dal nostro pianeta si sono esauriti il 24 luglio, otto giorni prima rispetto al 2024. Di questo passo nel 2050 serviranno due Terre per soddisfare le esigenze dell’Uomo
Puntuali come la pioggia a Pasquetta, orde di maleducati invadono le coste ai primi caldi e disturbano (consapevoli o no) la giornata di chi vorrebbe trascorrere qualche ora in tranquillità
Nel gennaio del 2024 nel processo di revisione in corso a Roma in Corte d’appello i giudici e gli avvocati interrogano due protagonisti chiave della prima inchiesta, sfociata nell’ergastolo al pastore Beniamino Zuncheddu di Burcei, collegati da remoto dalla caserma dei carabinieri di Maracalagonis.
Il 13 dicembre 2023 in Corte d’appello a Roma i giudici mettono uno davanti all’altro il superstite Luigi Pinna e l’investigatore Mario Uda per capire quale sia la verità
Nel novembre 2023, col procedimento ancora in corso, la Corte d’appello di Roma decide di sospendere l’esecuzione della pena che il pastore di Burcei sta scontando da oltre trent’anni: il sopravvissuto, unico testimone della strage di Sinnai, è inattendibile.
Nel settembre di dodici anni fa Jorge Maria Bergoglio arriva nel capoluogo della Sardegna, prima viaggio dal giorno dell’elezione: decine di migliaia di fedeli attendono il suo arrivo davanti alla basilica
A Roma il Corte d’appello il processo di revisione sulla condanna all’ergastolo a carico del pastore Beniamino Zuncheddu si avvicina a grandi passi verso la svolta
A Roma nel processo di revisione il superstite della strage di Sinnai rivela di aver visto la foto di Beniamino Zuncheddu (il pastore di Burcei condannato all’ergastolo) prima di incontrare il pm: gli fu mostrata, dice, da un poliziotto che lo convinse della responsabilità dell’uomo raffigurato nell’immagine.
Nella crisi generalizzata della stampa si inseriscono anche comportamenti deprecabili come la diffusione illecita delle copie digitali sulle piattaforme di messaggistica istantanea
Solo nel settembre 2023, nonostante le prime udienze si fossero tenute nel 2021, in Corte d’appello a Roma comincia il procedimento che deve verificare l’eventuale correttezza (o meno) della sentenza con cui nel 1992 il pastore Beniamino Zuncheddu di Burcei fu condannato all’ergastolo quale responsabile del triplice omicidio
Quasi trent’anni dopo la condanna all’ergastolo, il pastore Beniamino Zuncheddu vede aprirsi una speranza: detenuto dal febbraio 1991, si rivolge a un giovane avvocato sulcitano che trova il modo per aprire una crepa nella sentenza definitiva pronunciata nel 1992
Condannato in via definitiva, il pastore di Burcei a tempo debito comincia a chiedere l’accesso ai benefici della pena ma, pur avendone diritto secondo i giudici della Corte suprema, riceve solo dinieghi dalla magistratura cagliaritana
A nulla servono le tesi della difesa sul collegamento col sequestro di Gianni Murgia avvenuto tre mesi prima e sull’inattendibilità del superstite: elementi che oltre trent’anni dopo saranno alla base della revisione
Il consigliere regionale dei Progressisti preso di mira dal generale leghista a Selargius: «Ero in vacanza. Io lì? L’ultimo posto al quale ambivo, dopo il dentista e in coda sulla 554»