Andrea Manunza

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La strage di Sinnai e una svolta con tanti dubbi

Dopo l’iniziale reticenza dovuta alla paura di «essere ammazzato», il sopravvissuto all’eccidio cambia rotta e sostiene di poter riconoscere l’omicida, che aveva agito «a volto scoperto» e non , come detto in precedenza, con una calza di nylon sul volto. Poi il superstite Luigi Pinna fa il nome: «Beniamino Zuncheddu», pastore di Burcei.
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Una strage nel buio e una strana indagine

La sera dell’8 gennaio 1991 sulle montagne di Sinnai, a ridosso di Burcei, vengono uccise tre persone al lavoro nell’ovile Cuile is Coccus. La quarta si salva e sarà decisiva nell’incriminare il pastore Beniamino Zuncheddu come presunto responsabile
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Una strage, tre morti, una condanna, tante ingiustizie

Beniamino Zuncheddu ha scontato 33 anni di carcere quale responsabile, secondo una sentenza definitiva di condanna all’ergastolo, della strage di Sinnai commessa nel gennaio 1991. Decisione ritenuta dubbia già allora e cancellata lo scorso gennaio a Roma nel processo di revisione
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Senza raccattapalle non si perde tempo

Sparisce una figura storica del calcio, sostituita da coni lungo il perimetro di gioco sui quali appoggiare il pallone. Ma i veri problemi del calcio sono altri
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Il dramma carceri tra suicidi, aggressioni e ipocrisia

In tutta Italia si ripetono episodi di violenza, il sovraffollamento è un problema diffuso, le condizioni di detenzione peggiorano la situazione e il Governo sembra incapace di intervenire con provvedimenti davvero utili attirandosi le critiche di avvocatura e magistratura
Calcio

Bomber Ragatzu “scaricato” dal Monastir: «Non si fa così, hanno raschiato il fondo»

La rabbia e l’amarezza dell’attaccante che a 41 anni ha trascinato la squadra in Eccellenza
Provincia di Cagliari

Caos sulla 554, tamponamento al primo ingresso per Selargius e lunghe code

File in entrambe le direzioni, gli incolonnamenti raggiungono il ponte da una parte e l’incrocio con via Venezia dall’altra
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L’infinito scandalo della Statale 554

Buia, pericolosa, piena di accessi laterali poco segnalati, con tanti semafori che da tempo dovrebbero essere sostituiti dalle rotatorie, priva per ben 3 chilometri di spartitraffico centrale: e chi dovrebbe occuparsene latita
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La triste decadenza del calcio italiano

Tanti stranieri, troppe polemiche, un eccesso di sovraesposizione mediatica, giocatori che pensano più a tatuaggi e gel che a faticare sul campo: e dal 2006 la Nazionale - con l’eccezione irripetibile dell’Europeo 2020 - ha raccolto più brutte figure che buoni risultati
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Il calcio dall’Everest al mare delle Maldive

Sono centinaia i campi di gioco realizzati nei posti più improbabili del mondo: un libro cerca di elencare e i principali e disvela l’infinito amore per questo gioco
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Il virus della violenza nel calcio infetta anche dilettanti e giovani

Inseguimenti, insulti, pugni, calci ad arbitri e avversari si sono ripetuti nell’arco della stagione dell’Eccellenza in giù spingendo il Giudice sportivo a infliggere squalifiche per mesi. Anche nei tornei giovanili
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Statale 554, una tassa da pagare giornalmente

Basta un tamponamento per bloccare la circolazione e gli enti deputati a occuparsi della quattro corsie spesso e volentieri sono lenti negli interventi se non assenti
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Le cabine telefoniche e il nuovo che avanza

Un tempo ancora di salvezza per chi doveva fare una chiamata urgente, sono state soppiantate dagli smartphone
Calcio

Porcheddu e l’amore per il Carbonia

«Sono di Oristano ma devo salvare la mia squadra»
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Il tunnel di via Roma e il ponte sullo stretto

Si parla del progetto da decenni ma ancora nessuno è riuscito ad andare oltre le sole ipotesi di realizzazione
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I simulatori nel calcio, un malcostume molto italiano

Tanti gli episodi sul campo difficili da contrastare
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Don Pittau, il battesimo sgradito e quella lettera dal passato

Nel mistero sulla fine del parroco della cattedrale di Cagliari si intrecciano testimonianze inattendibili, presunti comportamenti immorali, la comparsa di un reo confesso inattendibile. E il giallo resta irrisolto. Forse definitivamente
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I furti e la dubbia moralità in cattedrale: «Mio fratello don Antonio fu ucciso»

La fine del parroco viene archiviata come disgrazia ma i parenti non si danno per vinti. Un avvocato chiede la riesumazione del cadavere e un giudice compie un passo inatteso
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Furti, battesimi non graditi, immoralità: don Pittau e i misteri della cattedrale di Cagliari

Il parroco muore il 22 dicembre 1988 cadendo con l’auto nella scarpata a ridosso della Statale 125: che ci faceva lì, tenuto conto che alle 17,30 di quello stesso giorno doveva celebrare la novena?
L'auto di don Antonio Pittau in fondo alla scarpata
L'auto di don Antonio Pittau in fondo alla scarpata
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Un’auto in fondo alla scarpata e un giallo che dura da oltre 35 anni

La sera del 22 dicembre 1988 don Antonio Pittau, parroco della cattedrale di Cagliari, muore in circostanze ancora oggi poco chiare, tra inchieste archiviate e la convinzione di parenti e avvocati che si sia trattato di un delitto