La donna querelata per un post su Facebook dove avvertiva: «Occhio a questo professionista della ristorazione, mia figlia non è andata a lavorare da lui dopo offerte che non posso dire»
Secondo l’accusa sarebbero sei gli episodi in cui l’uomo, tra il 2015 e il 2016, avrebbe costretto la ragazza, al tempo 14enne, ad avere rapporti intimi contro la sua volontà
I vicini si erano lamentati per rumori e via vai di uomini. Confronto in tribunale: l’imputato sfruttava o no il mercato sessuale nell’abitazione di sua proprietà?