Nessuna responsabilità per la morte del piccolo Gian Piero Corrò, morto a 17 mesi ad Alà dei Sardi nel febbraio 2018 per una insufficienza cardiorespiratoria.

È la sentenza pronunciata questo pomeriggio in tribunale a Sassari dal giudice Antonio Spanu a favore delle due dottoresse accusate di omicidio colposo per non aver diagnosticato la patologia del bimbo quando si presentò in pronto soccorso ad Ozieri il 28 febbraio di 6 anni fa. Alessandra Sini, di turno nel reparto di pediatria, e Grazia Deledda, medico del pronto soccorso, avevano dimesso il piccolo prescrivendogli degli antibiotici. Il bimbo cominciò a sentirsi male appena arrivato in paese morendo circa due ore dopo nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione del 118.

A causare il decesso “una sindrome da distress respiratorio acuto con iniziale coagulazione intravasale disseminata”. Sono state tre le perizie disposte negli anni per far luce su eventuali responsabilità dei medici e che avevano portato a considerazioni totalmente opposte tra accusa e difesa. La pm Erica Angioni ha ribadito oggi in udienza la sua richiesta di una condanna a un anno e 6 mesi per Deledda e due anni per Sini mentre le difese, gli avvocati Nicola Satta e Paolo Spano per Deledda e Marco Manelli per Sini hanno confermato quella che, secondo loro, era la totale innocenza dei loro assistiti.

Alla fine il giudizio è stato quello di assoluzione per non aver commesso il fatto.

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