Una presunta violenza sessuale è stata discussa ieri in tribunale a Sassari in sede di abbreviato. Il reato contestato al dipendente di una struttura ricettiva di Stintino sarebbe avvenuto lo scorso anno ai danni di una 23enne non sarda.

Il 54enne sassarese avrebbe palpeggiato il sedere della giovane che si trovava in loco per un’esperienza professionale. Davanti al gup Gian Paolo Piana, il pm sostituto procuratore Angelo Beccu ha sollecitato la condanna a un anno e sei mesi, non ritenendo però sussistente l’aggravante contestata nella scorsa udienza perché la struttura ricettiva non poteva essere ricompresa, a suo parere, nel concetto d’istituto di istruzione o di formazione.

L’avvocato Giuseppe Melis, difensore dell’imputato, che aveva presentato istanza per un abbreviato condizionato alla presentazione di documentazione, si è soffermato nel corso della discussione sui motivi per cui sarebbe da ritenere innocente il suo assistito e ne ha quindi chiesto l’assoluzione o, in caso di condanna, il minimo della pena coi benefici di legge.

Per quanto riguarda la parte civile, rappresentata dall’avvocata Paola Dessì, sono stati chiesti 100mila euro di risarcimento o una provvisionale da 30mila euro. A febbraio si terranno le repliche.

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