La sedicenne era coinvolta in qualcosa di più grande di lei, era costretta a custodire quel denaro? Chi era l’autore di quelle telefonate che la facevano piangere?
Il caso di Alessandro Cao, del partito del sindaco di Cagliari, scuote palazzo Bacaredda. Il diretto interessato affida la sua posizione ai social: «Sono innocente»