Stretta, buia, sconnessa, di incerta gestione, piena di accessi laterali semi nascosti e mal segnalati. Spiace tornare ancora una volta su una strada statale sarda tra le più pericolose e poco considerate: la 554, un lungo semicerchio di circa 15 chilometri che dalla grande rotatoria di Margine Rosso a Quartu arriva alla confluenza tra la quattro corsie e la Statale 195-raccordo, che a sua volta collega la Statale 130 alla Statale 195. Ma è un esercizio necessario, seppur ripetitivo, perché (del resto) chi la percorre giornalmente sa quali siano i pericoli e quanto inascoltati nel tempo siano stati (e siano ancora) gli allarmi lanciati da più parti.

A chi la competenza?

Che l’ente titolato a intervenire per migliorarne le condizioni sia l’Anas (da dove si spiega però che questi interventi da tempo sono in carico al presidente della Regione) o il presidente della Regione (da Viale Trento a Cagliari si sostiene che è in corso di costituzione una “task force” per occuparsi dell’argomento), nulla cambia: la sostanza è che questa striscia di asfalto è poco o affatto considerata da chi di dovere, non da oggi e neanche da ieri: da sempre. Come spesso capita per le infrastrutture dell’Isola (periferia dell’impero).

Dei mirabolanti impegni riguardanti modifiche strutturali e rivoluzionarie non si vede l’ombra, nonostante siano passati anni da quando si è cominciato a promettere interventi fondamentali quali, su tutti, la realizzazione di rotatorie agli incroci con la contestuale eliminazione dei semafori con promesse di spesa multi milionarie. Se ne parla più o meno dal primo decennio del Duemila, forse da prima. La memoria comincia a fare difetto e gli archivi portano a galla decine di articoli sull’argomento: ricerca improba. Qualcuno ha visto cantieri avviati e operai al lavoro? Nel caso, ce lo dica: saremmo ben felici di farlo presente. Nella primavera del 2021 addirittura si ipotizzava l’avvio degli interventi per la fine di quell’anno. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Frase di cui si abusa, ne siamo consapevoli, ma ben applicabile a questa vicenda.

Auto incolonnate lungo la strada statale 554
Auto incolonnate lungo la strada statale 554
Uno dei tanti semafori sulla Statale 554a

Lavori inesistenti, inferno di lamiere

Tutto tace, tutto è fermo. E gli automobilisti sono costretti a sorbirsi ogni giorno un calvario di metallo e smog, con veicoli che spuntano all’improvviso da stradine laterali poco o affatto segnalate, conducenti che percorrono la corsia di sinistra (che sarebbe di sorpasso) ad andature eccessivamente lente rispetto alla famosa “onda verde” (necessaria per trovare sempre il semaforo verde percorrendo la strada a una media di 80 chilometri orari: mah), strisce orizzontali prive di senso e utilità all’altezza delle corsie di uscita dalla Statale. E via dicendo.

Per arrivare alla vera vergogna: la totale assenza di barriera spartitraffico centrale in 3,360 chilometri di tracciato, dal semaforo all’altezza di viale Marconi a Quartu sino all’incrocio con via Venezia in territorio di Selargius. Una protezione fondamentale, che impedisce gli scontri frontali e nega ai più folli la possibilità di varcare la doppia striscia continua per cambiare direzione di marcia. La sua assenza è un mistero apparentemente senza giustificazione se non quella del possibile costo: gli interventi non sarebbero certo a prezzo di saldo. Ma una vita salvata ha un valore monetario? Sempre che dietro questo “buco” nella sicurezza vi siano altri motivi sconosciuti e tanto gravi da impedire un intervento definitivo.

Un'auto sopra il guard rail sulla Statale 554
Un'auto sopra il guard rail sulla Statale 554
Un'auto sopra il guard rail sulla Statale 554

Buio e incidenti

Volendo si potrebbe anche discutere dell’oscurità che avvolge più o meno lo stesso tratto. Per capire, basta percorrerlo quando la notte è già calata: procedere in quelle ore tra il quartiere di Pitz’e Serra a Quartu e il semaforo in territorio di Quartucciu è un’esperienza che sarebbe meglio non fare.

Auto incolonnate lungo la strada statale 554
Auto incolonnate lungo la strada statale 554
Auto incolonnate lungo la strada statale 554

Spesso dopo incidenti gravi se non mortali (su una Statale, una Provinciale, una Comunale, anche su uno sterrato di campagna) si parla di strade killer, termine che a molti non piace: le strade non uccidono, lo fa chi guida senza rispettare le regole e il buonsenso. È vero; ma è vero anche che gli automobilisti sono frequentemente costretti a percorrere strisce d’asfalto dal fondo sconnesso e irregolare, prive di qualunque illuminazione, con le corsie troppo strette, le cunette profonde, la segnaletica orizzontale scarsamente visibile o assente. Si può dunque sostenere che a volte sono causa, o concausa, di una disgrazia? A nostro parere sì. Chi dovrebbe intervenire e risolvere i problemi? E sulla 554 chi dovrebbe farlo, di grazia?

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