Più di tre settimane prima di porre rimedio alle conseguenze di un incidente, l’ennesimo, lungo la Statale 554 all’altezza del territorio comunale di Selargius. Oltre venti giorni trascorsi senza alcun apparente intervento definitivo sul punto in cui lo scorso 29 aprile poco dopo le 9 un’auto e un compattatore per la raccolta dei rifiuti si sono scontrati frontalmente lasciando sull’asfalto pezzi di lamiera, detriti e chiari segni di un tentativo di frenata non andato a buon fine.

Le macchie sulla corsia di destra per chi percorre l’asse viario nella direzione Monserrato-Margine Rosso sono rimaste ben visibili sino al 23 maggio, con circa 100 metri strada chiusi al transito anticipati da altri 700 lungo i quali si trovavano numerosi cartelli e segnali (poco) luminosi. Soccorsi immediati, trasporto dei feriti in ospedale, messa in sicurezza di quel tratto di percorso. Poi il nulla. 

Lunghe code di auto sulla Statale
Lunghe code di auto sulla Statale

Lunghe code di auto sulla Statale

Inadeguatezza

Ci si occupa di questo singolo episodio, e delle sue conseguenze minime sul fronte della circolazione, solo per sottolineare ancora una volta, l’ennesima, la totale inadeguatezza di una striscia d’asfalto tanto fondamentale per il traffico veicolare quanto poco seguita e manutenuta (quantomeno per la gran parte della sua lunghezza) da chi dovrebbe occuparsene. Decine di volte l’Unione Sarda, e non solo, si è occupato delle disastrate condizioni della 554, della sua incapacità di sopportare l’enorme peso di mezzi meccanici che giornalmente la percorrono per dirigersi verso Cagliari, Quartu, Quartucciu, Selargius, Monserrato e il resto della provincia, della sua inadeguatezza relativamente alle insufficienti corsie di emergenza e all’eccessivo numero di impianti semaforici lungo il tracciato. Nulla è cambiato, nulla forse mai cambierà nonostante da decenni si parli di un maxi progetto multi milionario utile a cambiare radicalmente la situazione grazie a rotatorie (che dovrebbero sostituire gli incroci a raso), sovrappassi, punti di ingresso e uscita moderni, limiti di velocità adeguati. E soprattutto la realizzazione di uno spartitraffico centrale che separi i due flussi di marcia dal primo all’ultimo chilometro, contrariamente alla situazione odierna che vede la Statale priva di questa fondamentale divisione per un tratto molto lungo: dalla zona di Quartucciu al punto, guarda caso, dove si è verificato l’incidente tra il compattatore e l’auto. Per tacere delle tante strade laterali, spesso poco segnalate, che sbucano sulla quattro corsie e spingono gli automobilisti a eseguire manovre pericolose per entrarvi, soprattutto di notte (quando la visibilità e pessima), magari oltrepassando anche la doppia striscia continua che separa le due corsie per senso di marcia.

Un tamponamento sulla 554
Un tamponamento sulla 554

Un tamponamento sulla 554

Decine di incidenti

Negli anni si è perso il conto del numero di incidenti, spesso mortali, avvenuti sulla Statale. E anche del numero di promesse di chi, in teoria titolato a parlare, assicurava interventi celeri e definitivi per risolvere i problemi. Parole al vento. Del resto se per uno schianto come quello del 29 aprile da quasi un mese 300 metri di corsia sono interdetti al transito e ancora non è stato sistemato tutto, che ci si può aspettare?

I lavori futuri (quelli sulla rivoluzione viaria) dovrebbero essere in capo al commissario delegato, cioè il presidente della Regione (era Christian Solinas quando la competenza fu assunta dal governatore, oggi c’è Alessandra Todde), la manutenzione è in capo all’Anas. Sul caso dell’incidente del 29 aprile, pare che il materiale uscito dal camion e finito a terra avesse rovinato l’asfalto, dunque da risistemare e mettere in sicurezza. Quando? Contattata via mail nel pomeriggio del 20 maggio, ancora il 24 l’azienda stradale non aveva risposto. Lo stesso giorno è sparito tutto: cartelli e transenne. I segni sull’asfalto però sono rimasti, apparentemente identici. Macchia (ben visibile) sulla corsia di destra compresa. Cosa è cambiato rispetto a quanto il transito era interdetto? Non si sa.

Uno dei tanti semafori sulla Statale 554
Uno dei tanti semafori sulla Statale 554

Uno dei tanti semafori sulla Statale 554

In linea generale comunque, con un occhio al progetto di rivisitazione complessiva, le rotatorie non crescono da sole come gli alberi, né i semafori spariscono per volontà divina. Serve la volontà (politica, amministrativa, imprenditoriale) per intervenire e cambiare le cose. Al momento nessuno pare davvero averla. Ci piacerebbe essere smentiti. In questa vita, possibilmente.

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