Saranno negozi per bambini, studi professionali, librerie, cartolerie e distributori automatici le prime attività autorizzate alla riapertura a partire da martedì secondo quanto previsto dal recente decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

E anche in Sardegna i commercianti si preparano: "Siamo prontissimi", dice qualcuno che comunque ammette di dover fare i conti con un mese trascorso con zero incassi e il mancato ricevimento del contributo promesso dal governo.

Qualche preoccupazione resta sul fatto che è vero che si riapre ma le persone non sono comunque autorizzate ad uscire. E allora c'è anche chi decide di aspettare ad alzare la serranda fino a quando la stretta fase dell'emergenza non sia passata del tutto.

L'Isola ha toccato quota 73 vittime per coronavirus, 1.091 i positivi. In gran parte si tratta di persone di età compresa tra i 50 e i 59 anni (il 19,2%). Per quanto riguarda i test eseguiti, sono stati circa 10.120; i ricoverati 137, di cui 24 in terapia intensiva, mentre 751 sono le persone in isolamento domiciliare.

97 i guariti e altri 33 che lo sono clinicamente.

Domani inoltre scade l'ordinanza emanata dal presidente della Regione per l'autorizzazione obbligatoria da richiedere per arrivare in Sardegna anche se è già stato chiesto al ministro dei Trasporti di prolungare la disposizione fino al 3 maggio.

(Unioneonline)

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