L’opinione pubblica internazionale lo ha bollato come “matto”. In campo è sempre stato un talento non convenzionale. Fuori dal campo, uno spesso fuori luogo. Ecco perché accettare questa definizione di matto per Nick Kyrgios significherebbe scendere a compromessi con la verità: e la verità è che l’australiano, autentico talento del tennis senza però una grande testa, è un uomo intellettualmente rozzo. Lo dimostra quando dice che “se giocassi con Jannik Sinner all'Australian Open proverei a fare in modo che ogni singola persona tra il pubblico si scagli contro di lui. Trasformerei tutto in una rivolta assoluta”. Alla faccia della sportività. Non è il primo attacco di Kyrgios al numero uno del mondo, un astio esploso dopo il caso Clostebol che ha coinvolto il campione italiano. “Sinner è ridicolo dovrebbe stare fuori due anni”, diceva l’australiano in quella occasione. E pochi giorni fa è tornato sul punto: “Penso solo che il trattamento debba essere giusto per tutti. Penso che la situazione sia stata gestita in modo orribile nel nostro sport. L'integrità del tennis in questo momento è orribile, e nessuno vuole parlarne. Sinner ha fallito anche due test antidoping in momenti diversi”. Non è esattamente così, si sa.

Ora, senza dover fare l’esegesi del Kyrgios pensiero, va detto che l’australiano è un tennista arrugginito da due stagioni trascorse a fare il giudice dei costumi altrui. E la rissa, evidentemente, è l’unico argomento che conosce. La sua non è più solo frustrazione, è vera e propria ossessione contro il numero uno del mondo. La ragione è una: si chiama Anna Kalinskaja, ex fidanzata dell’australiano, attuale compagna dell’azzurro. Gelosia e risentimento, evidentemente. Non si potrebbe spiegare diversamente.

Il presidente della FITP Angelo Binaghi, a margine della cerimonia di consegna dei Collari d’Oro, ha letteralmente asfaltato il tennista australiano di origini malesi e greche, gonfio di rancore per Sinner. “Ho detto a Jannik che serve anche avere degli imbecilli che ti attacchino nella vita, così come succede a lui. Sono ulteriori onori, mi preoccuperei se uno come Kyrgios dicesse che stiamo facendo bene. Se si incontrassero in Australia io ci sono e due risate me le farei”.

Sulla vicenda Clostebol, invece, Binaghi torna serio: “Non servono più commenti, anche gli accusatori della Wada sostengono la ricostruzione fatta da Sinner, rimane uno degli atleti più puliti ed esemplari dello sport mondiale, poi è successo questo incidente ma sta diventando un caso di scuola. Cambieranno le regole e non è giusto lasciare un ragazzo incolpevole sulla graticola così tanto tempo”. Binaghi ha poi concluso: "Migliorare questo 2024 è impossibile, ora l'asticella si è alzata tantissimo. Ci sono ragazzi di 22-23 anni che il mondo ci invidia, hanno di fronte 10-15 anni di grandi successi che capitano tutti insieme come quest'anno è difficile. Il futuro è nostro”.

Kyrgios incassa le critiche di mezzo mondo ma non dispiace (di sicuro tennisticamente, umanamente chi lo sa) a Djokovic, che ha accettato di giocare con l’australiano il doppio a Brisbane nell’Atp 250, al via dal 29 dicembre, che di fatto apre la stagione tennistica 2025. Entrambi tornano a giocare dopo un lungo periodo di assenza dai campi. Nole, scivolato al numero 7 del ranking mondiale, non gioca dalla finale persa a Shanghai contro Sinner. Kyrgios ha invece disputato un solo match ufficiale negli ultimi due anni. Trova il francese Giovanni Mpetshi Perricard, numero 31 nel ranking Atp. Chissà. 

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