Tre supersardus e 53 campioni da standing ovation. Per la Guida enologica 2022 Vinodabere.it, la prima in assoluto nel panorama nazionale, l’Isola del vino non solo gode di buona salute ma risulta in pienissima forma. A luglio scorso giornalisti ed esperti del settore, sotto la regia di Maurizio Valeriani, direttore della testata web (sempre molto attenta alle dinamiche vitivinicole dell’Isola), e Antonio Paolini, giornalista e critico enogastronomico, hanno effettuato le degustazioni rigorosamente alla cieca, ospiti a La Maddalena. «Abbiamo attribuito 1 applauso a quelle etichette che si attestano tra i 90 e i 94,9 centesimi (vini decisamente buoni), 2 applausi tra i 95 ed i 97,9 (vini ottimi), e la standing ovation tra 98 e 100 (vini eccellenti)» spiegano i curatori della Giuda. Il massimo punteggio possibile, 100/100, è andato a tre vini sardi che la commissione d’assaggio ha ritenuto di altissimo livello, i supersardus potremo chiamarli. Ma non solo. «Abbiamo registrato una crescita costante della produzione sarda, ben 53 vini sui 185 valutati (il punteggio minimo per essere presi in considerazione è di 90/100, e dunque si parla già di eccellenza) hanno sfiorato la perfezione, meritandosi l’onorificenza più alta - standing ovation - che la Guida riconosce. La Sardegna - spiegano sempre i curatori della Guida - ha raggiunto, come testimoniano le valutazioni sul campo di Vinodabere.it, un livello davvero alto di incrocio tra identità e qualità delle sue produzioni».

Brindisi all'insegna del Cannonau, archivio L'Unione Sarda
Brindisi all'insegna del Cannonau, archivio L'Unione Sarda
Brindisi all'insegna del Cannonau, archivio L'Unione Sarda

I SUPERSARDUS I tre campioni assoluti di questa edizione della Guida, ovvero le gemme enologiche da 100/100 (cento centesimi) sono il VT (Vendemmia Tardiva 2018) di Capichera per il Vermentino di Gallura Docg; il Mandrolisai Rosso Superiore Balente 2016 di Cantine Carboni di Ortueri per la categoria Mandrolisai; e il Cannonau di Sardegna Perda Rubia 2018 di Tenute Perda Rubia per l’incontrastato principe di rossi della Sardegna.

VERMENTINO DI SARDEGNA Terzo classificato Tuvaoes 2020 di Cherchi (Usini) con un 98,2/100, prezzo a scaffale enoteca 15 euro. Al secondo posto Tino sur lie 2019 di Mora&Memo (Serdiana) con 98,3/100, prezzo a scaffale enoteca 18 euro. Mentre sul gradino più alto del podio sale Sussinku Bianco 2019, Nuraghe Crabioni (Sorso): 98,5/100, prezzo a scaffale 16 euro. «Un Vermentino potente e strutturato. Ottenuto dai vigneti in località Tresmontes, di fronte al golfo dell’Asinara, affina a lungo sui propri lieviti, periodicamente rimessi in sospensione, fino all’imbottigliamento. Brillante alla vista, all’olfatto è intenso, pieno, con note candite di agrumi, toni di frutta esotica e ricordi “rocciosi”. Al gusto è morbido, pieno e materico. Un vino sicuramente adatto a un lungo invecchiamento».

NURAGUS DI CAGLIARI Terzo posto al Nuragus di Cagliari 2020 di Audarya (Serdiana): 95,2/100, prezzo a scaffale enoteca 13 euro circa. Secondo classificato il Nuragus di Cagliari Sisini 2020 delle Tenute Evaristiano (Putzu Idu, San Vero Milis): 96/100, prezzo a scaffale enoteca 15 euro circa. Oro invece al Nuragus di Cagliari Perlas 2020, Cantine di Dolianova: 97/100, prezzo a scaffale enoteca 11 euro circa. «Giallo paglierino con riflessi verdognoli, si fa apprezzare per freschezza e persistenza. Dopo un impatto di grande immediatezza in cui predominano note floreali e fruttate, una buona acidità mantiene il sorso vivo, piacevole e progressivo».

VERMENTINO DI GALLURA I tre grandi dell’unica Docg sarda sono: terzo classificato Vermentino di Gallura Canayli Vendemmia Tardiva 2019, Cantina Gallura 99,3/100  (territorio/zona  del vigneto: località Sas Ruinas a Luras) prezzo a scaffale enoteca 18 euro circa. Argento all’eroico Ruinas 2020 di Depperu: uno splendido 99,4/100 (località Sas Ruinas a Luras) prezzo a scaffale enoteca 20 euro circa. «Un classico esempio di cosa significhi fare Vermentino in Gallura. Grande rotondità alternata a tensione minerale unica nel suo genere». Quindi l’oro, a pieni voti, a VT Vendemmia Tardiva  2018 - Capichera 100/100  (territorio/zona del vigneto: Gallura) prezzo a scaffale enoteca 70 euro circa. «Da grappoli selezionati raccolti tardivamente. Fermentazione in acciaio per un mese, poi circa 6 mesi in barriques, infine affinamento in vetro per un paio d’anni. Naso floreale, macchia mediterranea, miele, agrumi, zenzero, frutta bianca e gialla. Stile raffinato ma di grande fedeltà al territorio e al vitigno, classe purissima, finale ricco di suggestioni, interminabile. Grandissimo vino, da abbinare col pesce ma anche con formaggi non stagionati, in particolare caprini».

MANDROLISAI Terzo posto per Mandrolisai Superiore Angraris 2017 di Fradiles (Atzara) con 98,4/100, prezzo a scaffale enoteca 49 euro. Argento a Kantharu 2017 di Fulghesu Le Vigne (Meana Sardo) 99/100 prezzo a scaffale enoteca 16 euro circa. E primo tra i primi, Mandrolisai Rosso Superiore Balente 2016 delle Cantine Carboni con 100/100 (Ortueri) prezzo a scaffale enoteca 25 euro circa. «Un vero e proprio fuoriclasse, che mostra eleganza e pura aderenza territoriale con sentori di macchia mediterranea ampiamente declinati in ricordi di mirto, elicriso e ginepro, toni speziati, accenni iodati. Il sorso è avvolgente, succoso e sapido, il tannino di rara finezza introduce ad un lunghissimo finale su note di frutti rossi. Una Standing Ovation, ma soprattutto 100 punti su 100 strameritati, a dimostrazione dei risultati che possono arrivare da questo territorio, e di come sia necessario far conoscere questo areale in Italia e nel mondo».

MONICA E CAGNULARI Oro a Iselis 2018 di Argiolas, un monica che strappa un 96/100 (Tenute Iselis, Serdiana), prezzo a scaffale enoteca 20 euro circa. E oro anche a Sentidu 2016 di Fulghesu Le Vigne 98,5/100 (Meana Sardo) per il Cagnulari, prezzo a scaffale enoteca 16 euro circa. «Una bellissima espressione di Cagnulari con approccio olfattivo intenso che annuncia la complessità che si esprime al sorso con frutti neri e sentori terziari sui quali spicca il pepe. Tracce di cioccolato nel finale e una trama tannica decisa ma garbata completano il quadro organolettico di un vino di grande carattere, elegante allo stesso tempo e, certamente, difficile da dimenticare».

CARIGANO DEL SULCIS Il nobile rosso delle terre estreme a sud ovest dell’Isola vede come terzo classificato il Carignano del Sulcis Riserva Santomoro 2018 di Bentesali con 99/100 (Sant’Antioco) prezzo a scaffale enoteca 25 euro circa. Argento al Carignano del Sulcis Superiore Gavino 2017 della cantina Mesa 99,2/100 (Sant’Anna Arresi), prezzo a scaffale enoteca 37 euro. Ma il titolo di migliore Carignano del Sulcis va a Is Solinas 2017 Riserva di Argiolas 99,5/100 (Tenuta Is Solinas, Golfo di Palmas), prezzo a scaffale enoteca 19 euro circa. «Nel calice si presenta di un bel rosso rubino con riflessi violacei. Il naso si esprime con una netta percezione di frutta rossa matura e confettura di more, uno speziato delicato da pepe bianco e bastoncino di liquirizia, ricordi di erbe aromatiche che virano su toni balsamici (menta, semi di finocchio e timo citronella). Il sorso è pieno, caldo e armonico e di ottima persistenza. Eleganza e complessità completano il quadro organolettico e suggellano la nostra Standing ovation».

Vigneto di Cannonau, archivio L'Unione Sarda
Vigneto di Cannonau, archivio L'Unione Sarda
Vigneto di Cannonau, archivio L'Unione Sarda

CANNONAU Il podio per il rosso identitario della Sardegna è superlativo e ha richiesto un grande lavoro di valutazione da parte delle commissioni. Bronzo a Cannonau di Sardegna Ghirada Ocruarana 2019 di Teularju 99,5/100 (territorio/zona: Mamoiada) prezzo a scaffale enoteca 50 euro circa. Argento a un grandissimo Cannonau di Sardegna, Soroi 2018 delle Cantine di Orgosolo 99,7/100, prezzo a scaffale enoteca 27 euro circa. «Una Standing Ovation meritatissima», precisano i curatori. Massimo riconoscimento con l’oro a Perda Rubia 2018, Tenute Perda Rubia 100/100 (Ogliastra) prezzo a scaffale enoteca  30 euro circa. «Ritorno col botto per un vino di enorme importanza storica, uno dei primi Cannonau a essere imbottigliato, negli anni ’50. Supera con facilità impressionante i confini stilistici del vitigno sardo per eccellenza, coniugando splendidamente eleganza, tipicità, potenza e facilità di beva. Nasce da vecchie vigne allevate a piede franco, affina a lungo in grandi botti di rovere. Naso di estrema raffinatezza, che evoca i migliori rossi del Rodano: ematico, speziato (chiodi di garofano), fruttato (ciliegie rosse), con sfumature floreali, di cuoio e tabacco. Sorso rotondo e verticale, strutturato e succoso, magnifica accelerazione gustativa e persistenza misurabile in minuti. Un autentico capolavoro, che vale la Standing Ovation ed il nostro unanime 100/100».

VERNACCCIA Per concludere va ricordata la prima Denominazione sarda: il titolo di miglior vernaccia di Oristano per la Guida Vinodabere 2022 va alla Riserva 2010 dei Fratelli Serra con 99,3/100 (Zeddiani) prezzo a scaffale enoteca 30 euro circa (bottiglia da 0,750 litri). «Il quadro olfattivo è caratterizzato da note di tamarindo e bergamotto, sensazioni floreali di ginestre e mimose essiccate, ricordi balsamici, sentori di erbe mediterranee e mallo di noce. Sapido, fresco, chiude con un lunghissimo finale iodato e con richiami di frutta secca ed erbe officinali. Da Standing Ovation». La consultazione online della Guida ai migliori vini della Sardegna è libera e gratuita.

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