In questo periodo sospendiamo l'oroscopo. Dal 28 stiamo cercando di sostituirlo con un piccolo diario di una giornata tipo in casa, ai tempi del coronavirus, per continuare a trovarci col consueto appuntamento del mattino.

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Tutti scienziati e giuristi. O imbecilli?

Milano deserta, vista anche solo da una finestra o da un terrazzo che dà sulla strada, fa quasi impressione. Il silenzio è interrotto ogni tanto da un tram alla fermata sotto casa che apre e chiude le porte senza che nessuno salga o scenda. Chissà come mai i tram continuano a viaggiare. Le corse sono molto meno frequenti dei normali periodi in cui tutti vanno a scuola, al lavoro o a fare shopping, ma non si sono fermate del tutto come ci si sarebbe aspettati dal momento che quasi tutti i milanesi sono a casa. E se qualcuno per caso dovesse uscire non prenderebbe mai un tram, e nemmeno un taxi o la metropolitana.

Sarà perché il sindaco Sala era stato un po’ restìo a chiudere tutto a febbraio e ha lasciato che i mezzi pubblici continuassero a funzionare. Ha cambiato idea dopo che il governatore della Lombardia ha cominciato a chiedere al governo misure più restrittive quando ha capito – e i dati lo confermavano - che i focolai a sud del capoluogo si stavano espandendo velocemente verso Milano. Era immaginabile che la città non sarebbe stata immune. Perché avrebbe dovuto? Neppure la barriera fatta di smog e polveri sottili avrebbe potuto sbarrare la strada al coronavirus. Anzi: ci hanno perfino detto che le polveri sottili sono quasi un veicolo che agevola il viaggio del mostro verso il nostro organismo. Come se viaggiasse su un Concorde anziché su un Boeing.

Comunque, Fontana aveva pienamente ragione. Tanto che quando il governo tentennava, lui minacciava di fare ordinanze in autonomia, finché poi è arrivato il decreto che ha chiuso quasi tutto.

Milano ha cominciato a contare contagiati e morti più di una settimana dopo i focolai conclamati nelle zone dichiarate rosse. E per fortuna c’è stato quel decreto, altrimenti sarebbe stata una carneficina. I nostri governanti hanno sicuramente fatto molto, non sappiamo se tutto e se in tempo, ma viene da chiedersi perché la gente abbia sempre bisogno di essere “accompagnata” come si accompagnano i bambini all’asilo, perché, contro la gente, si debba sempre "abbaiare", come un cane fa col gregge di pecore, perché debba essere sanzionata e minacciata di ulteriori provvedimenti se non smette di uscire.

Ma non è nel nostro interesse salvaguardare la nostra salute e quella di tutti gli altri? E se per ottenere questo obiettivo è importante stare a casa, cosa scatta nella testa di chi pur di uscire prova addirittura a tirare in ballo la Costituzione adducendo limitazioni lesive della libertà dell’uomo?

Ma adesso sono tutti scienziati, giuristi, costituzionalisti? Veramente sembrano imbecilli, più che tutto questo.

#IoRestoACasa

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