In questo periodo sospendiamo l'oroscopo. Dal 28 stiamo cercando di sostituirlo con un piccolo diario semi-serio di una giornata tipo in casa, ai tempi del coronavirus, per continuare a trovarci col consueto appuntamento del mattino.

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Delazione tra vicini

Le restrizioni richieste per rallentare i contagi da coronavirus, si spera fino ad eliminarli, sono mal sopportate da un certo numero di persone. Per fortuna una minoranza, dato che la stragrande maggioranza degli italiani ha capito che le misure sono necessarie. La più importante: stare a casa.

Anche se molti di noi non hanno compreso fino in fondo quali siano i meccanismi che generano la riduzione dell'aumento - ossimoro - stando a casa, si affidano senza se e senza ma a ciò che dicono gli esperti.

Quella minoranza non accetta a prescindere di dover rinunciare alla passeggiatina e utilizza qualunque prestesto, continuando così ad essere una potenziale "vittima" o un potenziale "diffusore" del virus.

Chi sta in clausura non può certo sapere cosa facciano gli altri fuori, ma chi vede dal proprio terrazzo il vicino di casa che esce quattro volte al giorno, e col cane, e col bambino, e con le buste della spesa... cosa dovrebbe fare?

Telefonare alla polizia? Informare tutto il condominio? Rimproverare il trasgressore?

Difficile gestire ognuna di queste reazioni. Ma di sicuro la delazione è un'infima pratica, orrenda per chi la esercita e per chi la subisce. E' una meschinità. Quindi niente telefonata alla polizia né la soffiata al condominio. Non riusciremmo - quando tutto sarà passato - a guardare in faccia chi abbiamo denunciato.

Allora è forse meglio l'ultima opzione: una bella sfuriata da balcone a balcone per dire in faccia cosa ne pensiamo. Magari con un bel "vaffa" liberatorio.

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