Dal gioco alla malattia. Quest’anno sono già 228 i pazienti in carico all’equipe del Dipartimento di salute mentale e dipendenze della Asl di Cagliari, diretta da Graziella Boi, della quale fa parte anche Maria Grazia Pani specializzata nel contrasto alla ludopatia. Per combattere il fenomeno a ottobre partirà un progetto che coinvolgerà tutta la Sardegna. «L’evento formativo dal titolo “Giocando… fate il nostro Gioco”, è in programma a Cagliari nel Palazzo dei Congressi della Fiera della Sardegna (in viale Diaz) dal 3 all’8 ottobre 2022, a Sassari il 6 e 7 ottobre e a Olbia il 4 e 6 ottobre», spiega Graziella Boi, responsabile scientifico del progetto e direttore del Centro per il trattamento dei disturbi psichiatrici correlati ad alcool e gioco d’azzardo patologico.

Il piano della Regione tiene conto delle evidenze scientifiche e consente la programmazione di interventi omogenei tendenti a ridurre la frammentarietà dei processi di prevenzione, cura e riabilitazione nei servizi delle Assl regionali.

«Il disturbo da gioco d’azzardo patologico è una patologia che ha pesanti implicazioni sul piano individuale, familiare e comunitario, in termini di patologie psichiche, disfunzioni organiche, disagi relazionali e familiari, ripercussioni lavorative, problemi finanziari e questioni legali», spiega la responsabile del progetto.

L’iniziativa è rivolta agli studenti appartenenti alla fascia d’età 13-18 anni, alla popolazione generale e agli operatori sanitari dei Dipartimenti di salute mentale e dipendenze.

Nel corso della settimana si terranno attività laboratoriali, spettacoli interattivi ed eventi formativi di carattere scientifico:

Laboratorio Taxi 1729 nel quale si utilizza una metodologia interattiva finalizzata a trattare tre aree tematiche, (matematica, psicologia e dipendenza), unendo divulgazione scientifica e contrasto alla strutturazione di credenze e distorsioni cognitive legate al Gioco d’Azzardo Patologico;

Talk a cura di Taxi 1729 che unisce divulgazione matematica e denuncia sociale con modalità interattiva che permette ai partecipanti di essere sia spettatori che sperimentatori e capire così nella pratica alcuni dei meccanismi psicologici e matematici sui quali si fonda l’azzardo;

Laboratorio artistico a cura dell’artista Manu Invisible, nel quale i partecipanti potranno sperimentarsi nell’utilizzo dell’espressione grafica per veicolare messaggi positivi potenziando competenze creative e comunicative;

Laboratorio di scacchi a cura del circolo scacchistico Cagliaritano che si prefigge l’obiettivo di sensibilizzare all’uso del gioco da tavolo come strumento di sviluppo dell’attenzione, dell’immaginazione, della memorizzazione nonché della creatività, delle capacità logiche;

Laboratorio di mindfulness psicosomatica con l’obiettivo di sperimentare tecniche di consapevolezza psicosomatica, lavoro sul corpo, esercizi di bioenergetica, respirazione e meditazione;

Laboratorio motivazionale, a cura dell’equipe del piano Gap regionale, finalizzato a sperimentare, attraverso una modalità interattiva, nuove strategie comunicative e motivazionali con il paziente Dga.

Convegni formativi di carattere scientifico con l’intervento di esperti riconosciuti nell’ambito delle dipendenze comportamentali, che porteranno contributi significativi nella comprensione della complessità ed eterogeneità della problematica attraverso un’azione formativa ed informativa;

Tra gli spettacoli di particolare rilievo la rappresentazione del Teatro del Segno dal titolo “Gap: rovinarsi è un gioco”, di e con Stefano Ledda, (martedì a Olbia, Giovedì a sassari e sabato a Cagliari) il cui intento è informare e sensibilizzare gli operatori sanitari e gli studenti sui rischi legati al gioco d’azzardo con, al termine, il coinvolgimento dei partecipanti in una conversazione/dibattito.

Con gli stessi obiettivi il percussionista Ernesticco proporrà una lezione /concerto dal vivo.

Si terranno inoltre diversi laboratori musicali a cura degli istituti comprensivi di via Stoccolma e di Pirri 1 e Pirri.

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