Promozione in C2 e scudetto dei dilettanti. Per il Tempio la stagione 2006-2007 è di quelle indimenticabili. Il girone B della serie D vede al primo posto i “galletti” con tanto di festa con una giornata d’anticipo per poi andare a vincere il titolo italiano nel confronto con le altre squadre che hanno finito al primo posto negli altri gironi.

E tra le squadre sarde Alghero e Arzachena assaporano la speranza di promozione, approdando ai playoff per poi uscire al primo turno. Con la Villacidrese salva all’ultima giornata, centra la permanenza in serie D anche il Calangianus salvandosi nei playout. Nota stonata: la retrocessione netta, con ultimo posto, dell’Atletico Calcio.

Effetto Corda

Il 29 aprile è il giorno della festa per Tempio. Una festa a metà perché la squadra allenata da Ninni Corda perde in casa contro il Como, ma visti i risultati dagli altri campi arriva la matematica certezza del salto di categoria. I tifosi alla fine, nonostante la sconfitta, celebrano l’importante traguardo con il ritorno nei campionati nazionali. «Peccato, aver perso dispiace», è il commento di mister Corda. «Ma avevamo la promozione in tasca. Sono comunque felice per la grande stagione e per il risultato ottenuto». Di annata fantastica parlano anche i giocatori come l’attaccante Roberto Cau e il centrocampista Giacomo Demartis. Ma prima di andare in vacanza il Tempio onora, e lo fa nel migliore dei modi, la competizione che mette a confronto tutte le prime dei gironi di serie D. Ferrugia e compagni raggiungono la finale che si gioca a Città Sant’Angelo contro la Sangiuseppese.

Tempio, vittoria dello Scudetto di Serie D
Tempio, vittoria dello Scudetto di Serie D
Tempio, vittoria dello Scudetto di Serie D

Non c’è storia: 4-1 per il Tempio e “scudetto” in bacheca. «Promozione e scudetto, quasi non ci credo», dice Cau, autore di tre gol. «Un campionato difficile e ora anche questo trionfo. Una soddisfazione immensa». Corda aggiunge: «La nostra forza in tutta la stagione è stata la fame di vittorie. Questo ci ha portato alla promozione e ora allo scudetto».

Playoff

Alle spalle del Tempio, nella stagione regolamentare, c’è l’Uso Calcio, al secondo posto. Alghero e Arzachena raggiungono gli spareggi promozione ottenendo rispettivamente il terzo e il quinto piazzamento.

La classifica del campionato
La classifica del campionato
La classifica del campionato

La gara unica per proseguire il sogno C2 però non va bene alle squadre sarde. L’Alghero, in casa, perde contro il Como ai calci di rigore. Mereu e Gattari segnano due reti per il 2-2 alla fine dei tempi regolamentari. Il risultato non cambia e si va a calciare dal dischetto. Purtroppo gli algheresi allenati da Calvia sbagliano (segna solo Falco) e alla fine festeggia il Como. «Grazie a giocatori e pubblico per questa stagione. I ragazzi hanno combattuto cercando in tutti i modi di vincere ed evitare i rigori». Stessa sorte per l’Arzachena: nello scontro in casa dell’Uso Calcio i 90 minuti terminano 2-2 (reti di Fadda e Sposito), mentre i supplementari regalano emozioni con il gol ancora di Fadda e il pareggio successivo dei padroni di casa. Ai rigori si va ad oltranza e un errore di Valoti permette all’Uso Calcio di conquistare la finale contro il Como.

Salvezza e retrocessione

Per tre sarde nella zona alta della classifica, altre tre costrette a soffrire in coda. La Villacidrese è l’unica a salvarsi al termine delle trentaquattro partite e lo fa vincendo nell’ultimo turno, 1 a 0, contro la Colognese. Decide il match Roberto Cappai e la squadra di Virgilio Perra può festeggiare la permanenza in serie D.

Villacidrese in festa per la salvezza
Villacidrese in festa per la salvezza
Villacidrese in festa per la salvezza

«Una vittoria che ci regala tante soddisfazione», spiega l’allenatore. «Si conclude nel migliore dei modi un campionato sofferto con una salvezza meritata. La quota per evitare i playout è stata altissima. Il nostro merito è aver conquistato 27 punti nel girone di ritorno: un cammino quasi da playoff». Per la società del presidente Marroccu un sospiro di sollievo e un altro anno nel campionato di serie D.

Il Calangianus chiude al terzultimo posto: significa playout. Il doppio confronto con il Renate è di quelli da infarto. Partita d’andata in casa e netto 3 a 0 che sembra chiudere la pratica salvezza.

Calangianus, salvezza nei playout
Calangianus, salvezza nei playout
Calangianus, salvezza nei playout

Ma il ritorno inizia nel peggiore dei modi: al 33’ del primo tempo la squadra allenata da Graziani è sotto 2-0 e in dieci uomini per l’espulsione di Secci. Ci pensa Mura a scacciare i fantasmi anche se il Renate va sul 3-1 e gli ultimi trenta minuti sono da incubo, con una traversa colpita dai padroni di casa. «Tutto merito di questi ragazzi», sono le parole di Archimede Graziani, allenatore del Calangianus. «Un salvezza sofferta ma meritata».

Chi piange è l’Atletico Calcio: ultimo posto e retrocessione senza storie. Una stagione complicata e una classifica che lascia poche interpretazioni: appena 17 punti, con solo tre vittorie. Tra i peggiori attacchi e soprattutto la difesa più battuta con 68 reti incassate. Numeri che costano la retrocessione in Eccellenza.

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