Per gli appassionati degli anime di fantascienza è una delle migliori opere mai prodotte da Netflix, seppure ancora poco conosciuta e pressoché ignorata dal grande pubblico. Stiamo parlando della serie televisiva Pluto, tratta dal manga scritto e illustrato da Naoki Urasawa: otto episodi da un’ora basati sull’opera di Osamu Tezuka, “Astro Boy”.

Pubblicato per la prima volta nel 2003 sulla rivista Bing Comic Original, il fumetto è una interpretazione in chiave moderna e oscura dell’episodio “Il più grande robot del mondo” di Tezuka.

In un futuro contrassegnato dalla convivenza tra robot potentissimi (alcuni più o meno umanoidi) ed esseri umani, i primi iniziano a venire distrutti l’uno dopo l’altro, apparentemente da un killer misterioso. La storia inizia con la misteriosa morte di Mont Blanc, uno dei più potenti e amati della Terra. A ucciderlo non possono essere stati gli umani, di gran lunga più deboli dei robot, ma nemmeno gli stessi automi perché programmati per non uccidere. A indagare sul giallo sarà un altro replicante, Gesicht, programmato per fare l’investigatore e scavare su una società dove la convivenza tra umani e automi è segnata da continue discriminazioni e pregiudizi.

Uno degli aspetti più affascinanti di Pluto è la sua capacità di esplorare temi complessi come l’umanità, l’identità e, per l’appunto, la discriminazione.

Urasawa riesce a dare profondità ai suoi personaggi, rendendo i robot incredibilmente umani nelle loro emozioni e nei loro dilemmi etici. Questo approccio permette agli spettatori di riflettere su cosa significhi essere umani e su come la società tratta coloro che sono considerati "diversi".

Il manga è stato accolto con grande entusiasmo sia dalla critica che dal pubblico, vincendo numerosi premi, tra cui il prestigioso Osamu Tezuka Cultural Award. La serie è composta da otto volumi, che sono stati raccolti in formato tankōbon. Lo scorso anno Netflix ha prodotto un adattamento anime dell’opera, portando la storia di Pluto a un pubblico ancora più ampio. In Italia la mini-serie è ancora poco conosciuta, anche se gli addetti ai lavori la considerano ormai da qualche tempo uno dei migliori prodotti di animazione giapponese mai usciti nella più nota piattaforma tv-streaming. Pluto – ormai è opinione comune - è un capolavoro del manga moderno che riesce a combinare una trama avvincente con una profonda riflessione sui temi dell’umanità e della discriminazione.

L’opera di Urasawa è un tributo rispettoso e innovativo all’eredità di Tezuka, dimostrando come le storie classiche possano essere reinterpretate per affrontare le questioni contemporanee. Il tutto con una profondità, una filosofia esistenzialista e una delicatezza che solo i migliori prodotti d’animazione giapponese riescono a dare.

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