Chi l’avrebbe mai detto. Quando è arrivato a Cagliari, nel 2016, assieme a Massimo Rastelli dall’Avellino, i tifosi gli attribuirono, nella considerazione del momento, un ruolo da comprimario. Mai avrebbero pensato di ammirare in Fabio Pisacane doti di guerriero, di acclamarlo come un baluardo per le prestazioni sul campo a prescindere dai risultati e – addirittura – di vederlo guidare la squadra rossoblù dalla panchina.

Che il ruolo di allenatore possa essere il futuro dell’ex difensore rossoblù sta nelle cose. Ma di assistere al suo esordio in B con il Cagliari, seppure pro tempore, casualmente, nessuno l’avrebbe mai detto. Eppure, c’è anche un po’ dalla grinta di Fabio Pisacane nel 2-0 al Cosenza nel giorno di Santo Stefano e, nel suo messaggio, lo ha rimarcato pure Claudio Ranieri, che dal 3 gennaio prenderà le redini di una squadra in cerca di rilancio.

L’esordio in Serie B da allenatore per Pisacane è stato casuale. In panchina sarebbe dovuto andare assieme a Roberto Muzzi, che però alla vigilia è stato male e ha dato forfait.

«Devo ancora metabolizzare quello che è accaduto. Sono felice», ha detto a caldo, come riportato da Unionesarda.it nell’immediato dopo partita. «I ragazzi hanno dimostrato di avere un’anima». Pisacane ha portato a termine la missione da tre punti, dunque, che ha permesso al Cagliari di chiudere con un sorriso un 2022 terribile. 

Alla guida della squadra per un’indisposizione del designato Roberto Muzzi, in attesa dell’arrivo di Claudio Ranieri, l’ex difensore rossoblù ha dichiarato che «la partita è stata preparata con un solo corpo e una sola anima». 

E poi: «E’ successa una serie di cose incredibili che mi hanno portato in panchina. La squadra ha dimostrato di avere un’anima e speriamo che il mister sia orgoglioso di quello che ha visto. La vita è straordinaria, sono felice», ha aggiunto Pisacane. Che ha un ricordo anche per Fabian O’Neill, morto il giorno di Natale: «Il momento dedicato a lui è stato toccante, un grandissimo giocatore che ha scritto pagine importanti con la maglia di questa città».

L’ex difensore napoletano, a inizio stagione, è stato chiamato nello staff di Fabio Liverani per provare instillare nella squadra coraggio e senso di appartenenza: «Cosa non ha funzionato con Liverani? Forse non c’è stata alchimia, ma il ha dato tutto per la causa. Dispiace, io mi ci sono trovato bene, ma il calcio è fatto di risultati». 

Prima del rientro nello staff tecnico del Cagliari, il nome di Pisacane era stato accostato all’Olbia, secondo alcuni come sostituto di Max Canzi, passato alla Turris e poi al Pontedera. Ma, alla fine, era il ritorno in rossoblù l’obiettivo del difensore napoletano, che in passato ha superato una malattia che avrebbe potuto compromettere molto di più della sua carriera sportiva. Lui, da subito, ha avuto le idee chiare: «Ho bisogno di fare esperienza nel nuovo ruolo». E dopo aver ricevuto i complimenti di Claudio Ranieri per la vittoria sui silani, Pisacane ha guardato al futuro: «Per noi inizia una nuova stagione. Ranieri nella sua carriera ha scritto pagine importanti e lo farà senza dubbio di nuovo anche qui».

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