Chissà se Salvatore Contini alla fine del 1800 avrebbe immaginato che quel luogo che accoglieva il suo lavoro, oggi diventato antico, sarebbe diventato un magico sito di richiamo, con quelle botti che ancora oggi contengono la vernaccia autoctona di Oristano in attesa di essere confezionata. E chissà cosa avrebbe pensato di questo luogo che si apre ai visitatori, curiosi di conoscere i segreti nascosti in quelle botti e tutti gli elementi che trasformano i grappoli dorati in un vino senza eguali.

L’occasione arriva il 25 maggio con Cantine aperte, che apre la cantina Contini, nata nel 1898, agli appassionati di vino ma anche di natura e territorio. Oggi l’azienda produce una gamma completa di vini, oltre venti etichette tra rossi, bianchi, spumanti, presente sia nei mercati nazionali che internazionali. Dal 2022 - dopo un importante lavoro di restyling - è stato inaugurato lo spazio hospitality e multifunzionale, dedicato alle degustazioni, agli eventi e alla visita della Cantina, prenotabili direttamente dal sito.

L'iniziativa enoturistica, alla sua 32ª edizione, offre l’occasione per promuovere uno stile di viaggio e di scoperta dei territori del vino italiano e che, di anno in anno, coinvolge sempre più turisti, curiosi ed eno-appassionati. La giornata di appuntamenti, organizzata dalla Cantina Contini inizierà la mattina del 25 maggio dalle 9 con le visite e degustazioni guidate. Qui i visitatori potranno scoprire i segreti della vinificazione e dell'affinamento dei vini, soprattutto quelli invecchiati come quelli da uve Vernaccia di Oristano. Degustazioni di vini saranno disponibili per tutto il giorno. Una grande festa, con street food, dj set che animeranno la giornata assieme a proposte di percorsi culturali, naturalistici, workshop di design e architettura tradizionale.

Ad accompagnare le degustazioni negli spazi interni della cantina Contini, numerose iniziative con sottofondo in musica: dal laboratorio esperienziale con Luigia Demelas, maestra artigiana che insegnerà a realizzare mattoni in terra cruda, i “ladrini”, allo street food. Sarà presente il carretto dei gelati, che curerà anche lo spazio dedicato ai piccoli: intrattenimento con giochi, dance, hula-hop, laboratorio esperienziale e animazione. Dentro la sala museo sarà possibile visitare la mostra fotografica di Francesca Corriga. Dalle ore 17 alle 21 l’accompagnamento musicale con dischi in vinile con Francesco Roccaforte.

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In abbinamento alle degustazioni in cantina, percorsi culturali, artistici e naturalistici appositamente studiati per scoprire meglio il territorio del Sinis, le sue tradizioni e la cultura locale, che si intreccia con la storia di uno dei siti e ritrovamenti archeologici più rilevanti del Mediterraneo, quello di “Mont’e Prama”. In particolare sarà possibile visitare gli scavi archeologici, il santuario e ipogeo nel villaggio di San Salvatore e il museo archeologico di Cabras. Al mattino e al pomeriggio sotto l’arco di “Tziu Peppi”, partono due sessioni di “Trame Vegetali, laboratorio di tessitura e degustazione del paesaggio”, workshop di tessitura naturale a Limòlo Eco House 56 Green, guest house in bioarchitettura, punto di riferimento per il turismo sostenibile in Sardegna. Gli amanti del vino potranno qui immergersi nel territorio per imparare a mettere in trama gli elementi naturali del paesaggio attraverso la vista, il tatto, l’olfatto e l’udito, per poi tornare in cantina e concludere con la degustazione.

Alla scoperta del sistema di zone umide di Cabras, scrigni di biodiversità e produzioni d’eccellenza: dalla laguna di Mistras in kayak con birdwatching, al percorso in tre tappe in bici lungo lo stagno di Cabras: la laguna è il principale sito della Sardegna per estensione ed è inserita tra le zone umide Ramsar più importanti in Europa; ci sarà la possibilità di scoprire le antiche tecniche di lavorazione dei pescatori della peschiera di Mar'e Pontis. E, ancora, in bici nella laguna di Pauli ‘e Sali per osservare, sotto la regia di guide esperte che forniranno i binocoli ai partecipanti, la grande varietà di uccelli acquatici lungo un percorso di 6 chilometri.

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