In giro per il mondo a bordo di fantascientifici prototipi sibilanti per sensibilizzare la gente sui pericoli del cambiamento climatico. È la mission di Extreme E, il campionato mondiale rally riservato ai Suv elettrici che ha sedotto anche piloti di grande nome di Formula 1 (come Lewis Hamilton, Jenson Button e Nico Rosberg) o rally (Carlos Sainz, Sebastian Loeb) e che dalla prima edizione fa tappa anche in Sardegna. Nel mirino la sostenibilità (ben rappresentata dai motori elettrici utilizzati dalle autovetture) e la lotta alla desertificazione, che fa sì che il circo di Extreme E tocchi i Paesi e le zone che simboleggiano le emergenze climatiche. Dai deserti alle foreste, dai ghiacciai agli oceani. Dell’Arabia Saudita a quelli del Cile, dalla Sardegna, che ospitato due prove nello scorso luglio, all’Uruguay che ha chiuso la stagione con la quinta tappa a Punta del Este.

Il leggendario pilota spagnolo Carlos Sainz, protagonista anche a Teulada (foto Aci)
Il leggendario pilota spagnolo Carlos Sainz, protagonista anche a Teulada (foto Aci)
Il leggendario pilota spagnolo Carlos Sainz, protagonista anche a Teulada (foto Aci)

La lotta agli incendi

L’unica tappa europea è stata nel 2022 quella (doppia) in Sardegna, mentre quest’anno ci sarà anche la Scozia. La scelta dell’Isola (certo, corroborata dal contributo garantito dall’assessorato al Turismo della Regione) è legata a un altro fenomeno preoccupante, apparentemente lontano, come concetto: lo scioglimento della calotta polare artica. Cosa lega la Sardegna ai ghiacci che si sciolgono? Un problema ben più scottante (in tutti i sensi, purtroppo) per l’Isola: quello degli incendi. A spiegare la connessione fra le due calamità è stato Peter Wadhams, professore emerito dell’Università di Cambridge, che fa parte del comitato scientifico di Extreme E, intervenendo a Sennariolo a un incontro organizzato da uno dei team, il Rosberg X Racing. Le nubi di fumo che si levano dai grandi incendi, sono spinte verso nord e portano fuliggine che si deposita sui ghiacciai artici, per esempio della Groenlandia. Una patina scura ricopre il ghiaccio, attirando i raggi solari che ne scaldano la superficie accelerando il processo di scioglimento.

I piloti Mikaela Ålin-Kottulinsky e Nico Rosberg piantano a Sennariolo il milionesimo albero del progetto Life Terra (foto c.a.m.)
I piloti Mikaela Ålin-Kottulinsky e Nico Rosberg piantano a Sennariolo il milionesimo albero del progetto Life Terra (foto c.a.m.)
I piloti Mikaela Ålin-Kottulinsky e Nico Rosberg piantano a Sennariolo il milionesimo albero del progetto Life Terra (foto c.a.m.)

Il rimboschimento

A sostegno dell’attività di LifeTerra, un’associazione che ha già piantato oltre un milione di nuovi alberi in tredici stati soprattutto europei, il team di Nico Rosberg ha deciso di acquistare e mettere a dimora cinquemila tra alberi e piante tipiche della macchia mediterranea nel comune di Sennariolo, il cui territorio è uno dei più danneggiati dai tremendi incendi dell’estate del 2021 nel Montiferru. Lo stesso campione del mondo 2018 di Formula 1 si è presentato all’inizio di dicembre nell’Isola per piantare materialmente quello che è stato indicato come il milionesimo albero della campagna ideata da Sven Kallen (anch’egli presente) e dalla sua LifeTerra. Gli alberi rimboschiranno la collina di Santa Vittoria. Lo scorso anno, lo stesso Rosberg aveva donato alla Croce Rossa di Santulussurgiu 39mila euro per aiutare le famiglie della zona colpita dagli incendi.

Il fondatore di LifeTerra, Sven Kallen, premia a Sennariolo l'ex iridato di F.1 Nico Rosberg (foto c.a.m.)
Il fondatore di LifeTerra, Sven Kallen, premia a Sennariolo l'ex iridato di F.1 Nico Rosberg (foto c.a.m.)
Il fondatore di LifeTerra, Sven Kallen, premia a Sennariolo l'ex iridato di F.1 Nico Rosberg (foto c.a.m.)

La Legacy

Quello portato avanti dal team del 37enne tedesco di padre finlandese (e che padre! Keke è stato grande pilota di Formula 1 e trascorreva in Sardegna le vacanze estive con il piccolo Nico) è soltanto uno dei progetti che Extreme X porta avanti, affiancando associazioni che operano in tutto il mondo. Li chiamano Legacy Projects e riguardano vari Paesi. In Brasile, assieme a TNC (The Nature Conservancy) si lavora per proteggere la foresta amazzonica e ripristinare aree danneggiate. Sulle coste del Mar Rosso, con Ba’a Fondation, aiutando a conservare gli habitat e i siti storici e proteggendo le tartarughe marine. In Senegal, sostenendo Ngo Oceanium che opera per il ripristino delle foreste di mangrovie ed EcoZone Project, che porta avanti un laboratorio vivente sul lago rosa salato di Retba (dove si è svolta una delle prove del 2021). In Groenlandia, assieme all’Unicef, per avviare un cambiamento a partire dai giovani attraverso una corretta informazione.

Festa sul podio per il Team Xite Energy Racing, secondo nella prima delle due gare disputate all'Island X Prix di Teulada (foto Gianluca Laconi)
Festa sul podio per il Team Xite Energy Racing, secondo nella prima delle due gare disputate all'Island X Prix di Teulada (foto Gianluca Laconi)
Festa sul podio per il Team Xite Energy Racing, secondo nella prima delle due gare disputate all'Island X Prix di Teulada (foto Gianluca Laconi)

Lo sport

Il tutto senza dimenticare una competizione sportiva che coinvolge dieci team. Ogni prova si svolge su un circuito che prevede due prove per ciascuna auto, nel quali un uomo e una donna si alternano nel ruolo di pilota. Una competizione spettacolare, che vede al via autentici campioni come Carlos Sainz, Nasser Al Attiyah, Johan Kristofferson, Sebastian Loeb, per citare i più celebri, ma anche alcune tra le migliori donne del motorsport, tra le quali anche l’italiana Tamara Molinaro. La Sardegna è entrata nel circuito nel 2021 e nel 2022 ha ospitato (unica a farlo) un doppio round, all’interno dell’Area Addestrativa dell’Esercito di Capo Teulada, co-organizzato dall’Automobile Club Italia con il supporto dell’Aci Sassari.

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