Un volo nel passato, avventuroso, avvolto dal mistero. Dreamliner è il nuovo libro di Umberto Mondini.  L’autore è stato pilota militare e comandante di Boeing 777 in servizio sulle rotte di lungo raggio, ha al suo attivo 20.000 ore di volo tra militari e civili. Laureato in Antropologia, ha un dottorato in Religious Studies. Ha insegnato Storia delle Religioni alla Sapienza di Roma e alla Pontificia Università Salesiana, è direttore dell’International Centre for Studies of Arts and Religions di Cipro e Presidente del Comitato di Cipro della Società Dante Alighieri.

Comandante, pronti al decollo?

“Tutto nasce da Seattle, dove un equipaggio dell’Aeronautica militare si reca per ritirare un Boeing 787 da destinare ai voli di Stato: Esatto, l'equipaggio, dopo aver effettuato il corso macchina completo presso il centro addestramento della Boeing, si trova in un albergo pronto ad effettuare il ritiro del nuovo Boeing 787 Dreamliner, di proprietà della Presidenza del Consiglio, destinato a voli di Stato”.

Poi la partenza e i guai

“La traversata di rientro procede senza intoppi sino a Fiumicino, poi una forte turbolenza costringe il jet a un ammaraggio: La traversata procede senza intoppi fino al 30 West, cioè a metà della traversata Atlantica, dove deve attraversare un doppio fronte occluso. Terribile la turbolenza con forte formazione di ghiaccio, l'aeromobile viene colpito da numerosi fulmini, fino a quando perde tutti i radioaiuti, gli unici ausili alla navigazione sono costituiti dalle piattaforme inerziali, che sono completamente autonome. Il volo continua quindi in completa avaria radio, ma secondo le regole previste per tale situazione. In avvicinamento a Roma i piloti trovano una situazione meteorologica completamente diversa da quella prevista, invece di nubi sparse e buona visibilità c'è una copertura 8/8  di strati a bassa quota, la qual cosa rende impossibile avere riferimenti visivi rispetto al suolo. Dopo il secondo avvicinamento effettuato con le piattaforme inerziali, l'apparecchio perde prima un motore e poi l'altro essendo rimasto senza carburante. Non resta quindi che ammarare”.

 L’arrivo in un mondo “strano

“I piloti si salvano raggiungendo la riva dove trovano un mondo nuovo e misterioso: i piloti raggiungono a nuoto la riva nei pressi di Caere (Cerveteri) e sono stupiti di vedere un mondo strano intorno a loro, fino a quando il comandante Inzerillo chiede a tutti che ora segnasse il loro orologio, tutti avevano le lancette su zero ore, zero minuti zero secondi: il non tempo. A questo punto capiscono di essere tornati indietro di quasi duemila anni. Da questo momento iniziano tutta una serie di eventi ed avventure che termineranno solo nell'ultima pagina. Portati in presenza del questore di Caere, secondo la legge, i piloti inventeranno di provenire da Atlantide con in dono di 10.000 monete d'oro per l'imperatore. Questa idea viene dal fatto che il capitano Livia Rossi porta al polso un braccialetto con alcune sterline d'oro. Ovviamente il carico d'oro per l'imperatore giace in fondo al mare con la nave che trasportava i nostri eroi. Questo però provoca l'avidità e la cupidigia di alcuni loschi personaggi, che non esiteranno a rapire la giovane pilota, durante le corse dei cavalli al Circo Massimo, per carpirle il segreto luogo del naufragio. Livia verrà salvata con l'intervento della flotta di Centum Caelle (Civitavecchia) dove è appena stato inaugurato il porto di Traiano”.

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