Il buon giorno si vede dal mattino. Per B&b, affittacamere e case vacanza di Cagliari si annuncia una stagione da record. Per i fatturati – spiegano i rappresentanti di categoria – è previsto un aumento del 20 per cento rispetto al 2019, anno pre covid che a sua volta aveva fatto registrare cifre mai raggiunte prima. Non solo aumento delle prenotazioni, anche il costo giornaliero delle strutture è aumentato. La voglia di dimenticare le restrizioni subite durante la pandemia, il fatto che il capoluogo è bello, le strutture sono moderne e confortevoli e che le compagnie aeree low cost hanno ripreso a volare su Elmas con frequenza da ogni angolo d’Europa spiega come il settore extralberghiero cittadino ad aprile abbiamo raggiunto 1,571 milioni di euro. E l’estate deve ancora arrivare.

«Sta andando decisamente bene, quest’anno la stagione si è allungata», dice Laura Zazzara, presidente dell’associazione “bbincagliari.it” che conta oltre 250 strutture associate. «Abbiamo iniziato il mese scorso, registrando il tutto esaurito il primo e il 25 aprile e il primo maggio. È andata addirittura meglio dello stesso periodo dell’anno scorso, quando il Covid con tutte le sue paure e restrizioni era pura fantascienza. Pensate che l’introito totale della tassa di soggiorno di B&b e altre strutture ricettive (1,5 euro al giorno per un massimo di 5 giorni) ha superato quello degli alberghi. Un record nel record». Sono cambiate le abitudini dei vacanzieri? «Pasqua per noi non è mai stato un bel periodo soprattutto perché le famiglie amavano trascorrerla in famiglia. Ora non è più così». Un preludio che fa ben sperare. «Un aprile così positivo è sinonimo di un’estate che prevediamo eccezionale, giugno è quasi al completo e luglio sta per andare sold out». Un ruolo fondamentale hanno le rotte low cost. «Sì, sono ben 91 le tratte a basso costo che portano all’aeroporto di Elmas». Guerra e pandemia non hanno influito? «No, non c’è stata alcuna cancellazione, appena un leggero rallentamento causato dall’incertezza. In Sardegna i turisti si sentono tranquilli, siamo in un momento positivo». A parte gli italiani, gli altri da dove arrivano? «La sorpresa di quest’anno – precisa Zazzara – sono i polacchi, una vera invasione nonostante siano a due passi dall’Ucraina in guerra, e gli inglesi assenti da molti anni. C’è poi la conferma di olandesi, tedeschi e belgi. Ma c’è anche chi arriva dagli Stati Uniti». La permanenza media? «Due o tre notti».

«Mai le 1.032 strutture ricettive cagliaritane (tra loro 815 alloggi privati) hanno registrato un periodo così positivo», conferma Maurizio Battelli, vice presidente dell’associazione Property Managers. «La Sardegna “tira” ancora, il tempo poi ci sta dando una mano. Ad aprile di quest’anno avevamo già 11.572 notti prenotate, a maggio 2019 (quindi con un mese in più) erano 11.219». Molti aspettano l’ultimo minuto per prenotare. «Purtroppo è vero, le richieste “sotto data” oggi sono al 52 per cento, l’orizzonte temporale è alla settimana successiva». Ma c’è poco da lamentarsi. «Quest’anno prevediamo di incrementare il fatturato di almeno il 20 per cento». L’aumento dei prezzi non ha spaventato i turisti? «Le tariffe giornaliere sono salite del 15 per cento. Non solo per la crescita dei costi fissi, ma anche perché le strutture (soprattutto Villanova, Stampace, Castello e Marina) hanno raggiunto un livello qualitativo molto alto. La spesa media per una notte quest’anno è di 135 euro, mentre nel 2019 era di 98 euro, sempre a notte».

«Quest’anno, visto il grande afflusso, abbiamo deciso di aprire un “Centro medico per turisti”, in via Grazia Deledda», afferma Battelli. «Una sorta di pronto soccorso h 24 che indirizza i vacanzieri dagli specialisti e con medici pronti a raggiungere le strutture ricettive in breve tempo». 

Le case galleggianti (houseboat) che ospitano turisti con la formula “Boat & breakfast” sono da 5 anni un fenomeno in costante crescita. «In città ne abbiamo sei, cinque al porticciolo di Su Siccu e una a Marina Piccola», afferma Rodrigo Rubin, titolare della “The homeboat company”. «Sta andando talmente bene che presto ne arriveranno altre cinque. Abbiamo iniziato con una barca ora ne abbiamo 45 sparse tra Portogallo, Spagna e Italia. A Cagliari abbiamo ospitato 7.000 persone nelle nostre case galleggianti. La percentuale media di occupazione è del 90 per cento».

Come funziona il Boat & breakfast? «Come un qualsiasi b&b, solo che è sull’acqua. Noi forniamo tutti i servizi, biancheria e colazione». Sono comodi? «Possono ospitare sino a tre persone, c’è il bagno, l’angolo cottura, il Wi-fi e l’aria condizionata. I turisti – continua Rubin – possono usufruire del parcheggio per l’auto». Il costo? «In alta stagione per una notte si spendono 200 euro, in bassa 40 euro».

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