Alta velocità, distrazione o mancato rispetto delle regole del codice della strada: sono solo queste le principali cause degli incidenti, quotidiani, sull’Asse mediano a Cagliari, oppure la strada e come è stata costruita influiscono sul numero elevatissimo di tamponamenti e schianti che accadono ogni giorno? Un dilemma sempre attuale, mentre il Comune sta dibattendo su come ridurre i pericoli.

Ma se quasi tutti i giorni c’è un tamponamento soprattutto nel tratto dopo la rampa di ingresso da viale Marconi, in direzione Poetto, prima dell’uscita per Genneruxi, è probabile che in fase progettuale si sia trascurato qualcosa. E qui purtroppo, anche recentemente, c’è stato un incidente mortale. Tra le ipotesi messe in campo dall’amministrazione comunale c’è quella del “tutor”: «Misura la velocità d’ingresso e d’uscita in un tratto della strada. Questo permette di sanzionare chi non rispetta il limite di velocità. Un deterrente che porterà una riduzione del numero degli incidenti», ha ribadito l’assessore alla Viabilità, Alessio Mereu. La pericolosità dell’Asse mediano è stata ribadita più volte anche dalla Polizia Locale: «L’interlocuzione con il Ministero è già stata avviata», ha sottolineato il comandante Guido Calzia. «I comportamenti di chi si mette alla guida sono la causa quasi esclusiva degli incidenti, e per questo bisogna intervenire per ridurre i rischi o prevenirli. E l’Asse mediano è una delle strade con il maggior numero di incidenti. Dunque qualcosa bisogna fare».

Capita che, soprattutto nel tratto prima dello svincolo per Genneruxi, i “sinistri” siano stati tre in poche ore. Spesso, per fortuna, senza gravi conseguenze sulle persone: non ci sono feriti gravi ma danni ai mezzi e enormi disagi al traffico. In pochi istanti, visto il numero enorme di auto che transitano sull’Asse mediano, si formano lunghe file e trovare percorsi alternativi è sempre complicato. Gli agenti della Polizia Locale fanno il possibile per ridurre i problemi, ma le soluzioni a disposizione non sono molte. Così bisogna pazientare e aspettare che i veicoli coinvolti nello schianto vengano spostati e che gli agenti impegnati nei rilievi concludano il loro lavoro. Chi percorre tutti i giorni questa strada sa di poter trovare l’imprevisto, mettendo così in conto un ritardo per raggiungere il posto di lavoro, la scuola o il posto dove si è preso un appuntamento.  

Mereu ha anche ipotizzato un altro tipo di intervento: «L’ideale sarebbe allargare l’Asse mediano ma sarebbe complicato, lungo e molto costoso». Così la presenza del tutor, e magari anche di un autovelox mobile da piazzare in alcuni punti strategici, è la principale strategia che il Comune potrebbe attuare per ridurre i rischi sulla strada che attraversa buona parte della città.

Oltre al curvone tra l’innesto da viale Marconi e l’uscita per Genneruxi, non mancano i problemi e i pericoli nello svincolo per via Cadello, in direzione Pirri. La curva prima dell’uscita e del cavalcavia, divisi dal guardrail, è stato teatro di numerosi schianti. Così come lo spartitraffico è stato più volte danneggiato o distrutto dall’impatto di auto e scooter dopo le perdite di controllo a causa dell’alta velocità.

Per ora di soluzioni definitive all’orizzonte non ce ne sono. Il “tutor” potrebbe portare a una riduzione della velocità da parte degli automobilisti o una maggiore prudenza. Ma non si interverrà sui pericoli del tracciato che, innegabilmente, esistono. Senza dimenticare anche un altro problema: l’Asse mediano nelle giornate di pioggia abbandonate si allaga, soprattutto in alcuni tratti. L’argomento, come si dice in questi casi, non sembra essere nell’agenda politica. Per buona pace degli automobilisti. Che si ritroveranno ancora una volta in fil sull’Asse mediano. Una certezza.  

© Riproduzione riservata