La bisnonna Alice Keppel non ci era riuscita, perché in fondo ciò che voleva non era il domicilio a Buckingham Palace. Molto riamata, amò Edoardo VII, ma nei dieci anni della loro relazione le era bastato esserne l’amante ufficiale, anche perché aveva già un marito (il colonnello George Keppel, figlio del conte di Albermarle) con cui condivideva l’idea della coppia aperta, un castello e due bambine. Quando lei e il principe di Galles si incontrarono la prima volta, nel 1898, aveva già 29 anni, ma la sua bellezza, il fascino e l’eleganza erano ancora le doti che la rendevano la dama più popolare nei salotti di Londra e la più invidiata agli eventi di corte. Edoardo se ne innamorò all’istante e ben presto la moglie di lui, la principessa Alexandra di Danimarca, comprese che per il marito non doveva essere una delle tante, innumerevoli amanti. Il principe cominciò ad approfittare di tutte le occasioni per incontrarla, sicché ben presto Alice (che possedeva al massimo grado una virtù molto apprezzata in certe circostanze, ovvero la discrezione) occupò il posto in prima fila nel cuore dell’erede al trono, scalzando signore come Jeanette Jerome (madre di Winston Churchill) e Agnes Keiser. Ci restò fino al giorno della morte di lui, nel 1910, dopo più di due lustri di passione; anni in cui - alla morte della regina Vittoria, nel gennaio 1901, dopo 63 anni di regno - il principe, oramai sessantenne, era finalmente diventato re.

Altri tempi, soprattutto per le leggi e le consuetudini della monarchia inglese. Oggi la bisnipote di Alice Keppel può addirittura ambire al trono senza dover perdere la testa sul patibolo (come Anna Bolena, che pure era diventata regina), né finire assieme al proprio amore sul binario morto della linea di successione (come Wallis Simpson, per amore della quale il re Edoardo VIII ha abdicato).

Da amante storica del principe di Galles, rivale della principessa in carica e poi seconda moglie, Camilla Parker Bowles ha sconfitto con la grande dote della pazienza i draghi che la ostacolavano lungo il cammino, sicché da donna più odiata d’Inghilterra è diventata una molto amata futura sovrana.

Parlando ai sudditi, nel suo discorso per il Giubileo di Platino (70 anni di regno) che verrà celebrato a giugno, la regina Elisabetta ha fatto una sorta di un’investitura ufficiale: «Quando i tempi saranno maturi e mio figlio Carlo diventerà re, so che offrirete a lui e sua moglie Camilla lo stesso supporto che avete offerto a me. Ed è mio augurio più sincero che, quando il tempo arriverà, Camilla sarà riconosciuta Regina Consorte mentre continuerà a prestare servizio con la sua lealtà».

Cambia il finale, ma quante analogie tra la storia di Camilla e quella della sua antenata. C’è, in entrambe le vicende, un principe eternamente erede al trono (il record di Edoardo VII è stato battuto solo da Carlo, oggi 74enne, erede al trono dal febbraio 1952); una moglie bellissima e molto amata dal popolo (Diana, per la verità, era assai meno affascinante di Alexandra); una suocera con marito farfallone (come Elisabetta, anche la regina Vittoria incassava i tradimenti).

Camilla, però, è la ragazza che scombina le favole di principi e principesse. Quella che a un certo punto è salita sul cavallo bianco, ha svegliato con un bacio in bocca il Bello (giusto per dire) Addormentato, ha cercato (e trovato) la scarpetta della sua misura e se l’è infilata da sola. Quando il cielo, o Elisabetta stessa, vorranno, si metterà da sola pure la corona sul capo.

Pensare che solo quindici anni fa, prima del suo matrimonio con Carlo nel 2005, Camilla Parker Bowles veniva bollata dalla regina come «una donna malvagia». Con pazienza, e soprattutto discrezione (non ha mai rilasciato interviste contro la famiglia reale), ha conquistato anche il cuore della sovrana che l’ha premiata con importanti riconoscimenti ufficiali: il titolo di Dama di Gran Croce dell’Ordine reale vittoriano, un posto nel Queen’s Privy Council (i consiglieri di fiducia della regina) e il titolo di Dama dell’Ordine della Giarrettiera, la più alta onorificenza britannica.

Con la nuora designata futura regina, Sua Maestà conclude l’opera di ristrutturazione della monarchia cominciata dopo la morte di Lady Diana. A parte le operazioni di facciata (come quando comparve accanto a Daniel Craig-James Bond nello spot per le Olimpiadi del 2012), ha promosso riforme di sostanza (per esempio, è stata abrogata la legge secondo cui la corona è proibita agli eredi che sposano un cattolico). In famiglia è stata accolta la borghese Kate Middleton, moglie del principe William dal 2011, e pure l’attrice afroamericana Meghan Markle, divorziata (lo è pure Camilla), che ha sposato Harry nel 2018. Kate si è ambientata, Meghan per niente, ma questa è un’altra storia. Intanto Camilla aspetta, prima o poi la corona arriverà. Lei, nel frattempo, dacché ha sposato l’amore della sua vita, ha comunque tutta l’aria di una che il lieto fine l’ha già avuto.

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