Nelle motivazioni della sentenza nel processo di revisione a Roma sul triplice delitto del gennaio 1991 la Corte d’appello spiega perché a suo dire restano molti dubbi sull’estraneità del pastore di Burcei a quell’episodio. E il collegio non manca di criticare il superstite, il poliziotto che fece le indagini e anche la stampa