Nel cuore della Marmilla, a Pompu, le antiche pratiche di panificazione si tramandano da sempre, fino ai giorni d’oggi. E così sarà anche domenica 19 ottobre, come da tradizione autunnale si rinnova l’appuntamento con "Fromentu – Bread Experience", nel quale il pane diventa protagonista. Il piccolo borgo del Parte Montis si trasformerà con un evento unico, dove tradizione, cultura e gusto si intrecceranno per celebrare “su fromentu”, il lievito madre, e i forni a legna accoglieranno il pane tipico. L’organizzazione è a cura del Comune, in collaborazione con la Fondazione Parte Montis e la Pro Loco.

Anche quest’anno, tra i caratteristici i vicoli del paese, si terranno laboratori, workshop e dimostrazioni dal vivo: dalla decorazione de “su coccoi” alle preparazioni più semplici, il pane diventerà arte da toccare e gustare. Non mancheranno i momenti dedicati a bambini e famiglie e le visite guidate al nuraghe “Santu Miali” e museo del pane. «Siamo una piccolissima comunità in “Fermento” – commenta il sindaco di Pompu Moreno Atzei - da mesi si lavora per l’evento, per garantire ai nostri ospiti prodotti genuini realizzati esclusivamente con materie prime locali». Un programma ricco, che prenderà il via alle 10. Dalle 10.30 apriranno gli stand lungo le vie del centro storico e del Museo Multimediale “Casa del Pane”. Dalle 11 le dimostrazioni. Dalle 12.30 il pranzo diffuso, con una degustazione di fregula, bruschette, pani indorau, pane lentu e civraxu con nutella.

Anche nel pomeriggio previsti laboratori, spettacoli musicali e lo show cooking di prodotti lievitati con il maestro di Pizza in pala Roberto Meloni e, a seguire, con i maestri del panificio “Porta 1918”. Dalle 19 la degustazione serale di pizza. «Fromentu – prosegue Atzei - non è solo una festa del gusto, ma un progetto che guarda al futuro. Valorizzare le radici per far crescere la comunità, combattere lo spopolamento e promuovere il turismo esperienziale nella Sardegna più autentica. Per chi non cerca una semplice sagra ma un’autentica esperienza che profuma di Pane, passione e identità». Una sagra che guarda al futuro del paese, dunque. «Al momento – conclude Atzei – non esiste una realtà che vende direttamente il pane. Come Comune ci siamo attivati acquisendo una casa nel Centro Storico, ristrutturandola e costruendo un forno per iniziare l’attività panificatoria. Lo scopo della sagra è anche quella di incentivare la creazione di un’attività».

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