Di irregolarità e atti illegali non parlano solo i sette consiglieri dimissionari, che oltretutto attendono ancora delle risposte dalla Regione. Sulla convocazione dell’ultimo Consiglio comunale di Uras, martedì sera, nonostante la mancanza del numero legale (era presieduto infatti da cinque consiglieri più il sindaco anziché sei componenti) che di fatto però ha permesso al sindaco Samuele Fenu di surrogare il dimissionario Salvatore Tuveri, l’unico del gruppo che nelle motivazioni non aveva fatto riferimento a divergenze politiche, arrivano le precisazioni da chi conosce bene la materia, l’avvocato amministrativista Mauro Barberio.

Il sindaco di Uras Samuele Fenu poteva convocare il Consiglio comunale con solo cinque componenti dopo le dimissioni di sette consiglieri due settimane prima, il 30 settembre?

«Assolutamente no, mancava il numero legale. Si tratta di una dinamica abusiva, la riunione non è assolutamente valida. Il Consiglio doveva essere sciolto dalla Regione».

Quindi la surroga del consigliere dimissionario Salvatore Tuveri non è valida?

«No, perché è stata fatta con una modalità illegittima. Quella sostituzione di fatto, per legge, non ha nessun tipo di valore. Stiamo parlando di un atto illegittimo, del nulla».

Quindi nemmeno l’ingresso della nuova consigliera Emanuela Urraci è valido? 

«Nemmeno. Poiché l'assemblea non poteva essere convocata. Per capirci: tutti gli atti che vengono portati avanti, di qualsiasi natura, ora legalmente non valgono».

Ma quindi nemmeno il consigliere Tuveri, l’unico dei sette che ha giustificato le dimissioni con motivazioni di natura non politica, poteva essere surrogato? 

«No, le dimissioni, in questo caso poi contestuali, sono tali  a prescindere dalle motivazioni che vengono scritte nei documenti. E poi il sindaco non è tenuto a interpretare la natura delle cause che hanno portato i consiglieri ad abbandonare l'assemblea».

Il sindaco Samuele Fenu, dopo la surroga, ha dichiarato due cose: che le dimissioni non hanno determinato lo scioglimento del Consiglio e che lui continuerà a governare per il bene del suo paese con coraggio e determinazione, senza dimenticare di ringraziare la consigliera Urraci che ha accettato di entrare in consiglio. Ma tutto questo ora è possibile? Cioè, lui può continuare ad amministrare come se niente fosse?

«No, i numeri continuano a non esserci, perché la surroga non è valida. L'attività amministrativa non può andare avanti. Non si può andare oltre le dimissioni dei sette consiglieri che di fatto hanno fatto mancare il numero legale per proseguire».

Ma perché allora la Regione non è ancora intervenuta? 

«Non so. Farebbe bene però a intervenire subito per lo scioglimento del Consiglio. Chiunque ora può impugnare gli atti. Ci sono tutti gli estremi». 

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