Marrubiu, sgravati oltre 600 ettari di terreni dai vincoli dell'uso civico nel terralbese
Un passo decisivo atteso da oltre quattro decenniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un passo decisivo atteso da oltre quattro decenni: sgravare oltre 600 ettari di terreni dai vincoli dell'uso civico che, nel comune di Marrubiu, bloccavano da anni il completamento dell'iter tecnico-amministrativo. la Giunta regionale ha approvato la delibera per il riordino fondiario nei territori di Marrubiu e del Terralbese, segnando una svolta storica per centinaia di cittadini e imprenditori agricoli. L'annuncio arriva dal consigliere regionale Emanuele Cera (Fratelli d'Italia), che ha seguito da vicino l'intero iter legislativo e amministrativo.
«Con grande soddisfazione –afferma Cera – comunicato che la Giunta, su proposta dell'assessorato dell'Agricoltura, ha finalmente l'approvato il piano di riordino fondiario del territorio del Comune di Marrubiu e del Terralbese. Si tratta di un passo in avanti decisivo per la conclusione definitiva del percorso avviato su mia proposta nella scorsa legislatura. Un risultato molto atteso, frutto di un impegno politico costante e determinato».
Il provvedimento è il frutto di una norma approvata nel 2023, proposta dalla stessa Cera, che ha riconosciuto le opere di bonifica come opere di pubblico interesse. «Una scelta politica chiara – prosegue Cera – che ha finalmente consentito di avviare l'iter necessario all'adozione della delibera della Giunta Regionale, volta a regolarizzare una situazione che da quasi mezzo secolo attendeva una soluzione». Il percorso non è stato privo di ostacoli. Alcuni ricorsi da parte di cittadini di Marrubiu hanno rallentato il processo, ma oggi anche quel capitolo può dirsi chiuso. E porterà chiarezza sotto il profilo catastale e del diritto di proprietà, dando certezza e prospettiva a tanti cittadini e imprenditori agricoli del territorio. Fondamentale è stato il lavoro di squadra tra la Regione, il Comune di Marrubiu e il Consorzio di Bonifica dell'Oristanese, che hanno condiviso visione e determinazione nel comunitario l'obiettivo.
Un particolare ringraziamento è stato rivolto al dott. Gianni Ibba, che ha contribuito con competenza alla definizione della norma. «Una norma – ricorda Cera – che molti ritenevano destinata ad essere impugnata dal Governo nazionale, ma che invece ha superato anche quell'ostacolo, confermandosi pienamente legittima». La delibera rappresenta non solo una risposta concreta alle istanze del territorio, ma anche un modello di buona politica e collaborazione istituzionale. «È un risultato di cui andare fieri – conclude Cera – che premia il coraggio delle scelte, la determinazione di chi ha creduto in questa battaglia e l'impegno di tutte le istituzioni coinvolte in primis l'assessorato dell'Agricoltura guidato da Gianfranco Satta. Questa è la dimostrazione che, quando si lavora insieme, si possono risolvere anche le questioni più complesse e restituire dignità, ordine e sviluppo al nostro territorio».