Cronaca Italia

Inauguration ceremony of Genoa's new viaduct, two years after its predecessor, the Morandi bridge, collapsed in a disaster that claimed 43 lives, in Genoa, northern Italy, 03 August 2020. The new structure has been named Genoa San Giorgio ANSA/LUCA ZENNARO
Inauguration ceremony of Genoa's new viaduct, two years after its predecessor, the Morandi bridge, collapsed in a disaster that claimed 43 lives, in Genoa, northern Italy, 03 August 2020. The new structure has been named Genoa San Giorgio ANSA/LUCA ZENNARO
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#AccaddeOggi: 3 agosto 2020, l'inaugurazione del viadotto San Giorgio a Genova

Realizzato dopo il crollo del ponte Morandi

1998 - Marco Pantani vince il Tour de France
1998 - Marco Pantani vince il Tour de France
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#AccaddeOggi: 2 agosto 1998, il "Pirata" Pantani vince il Tour de France

Il ciclista centra la doppietta Giro d'Italia-Tour de France nella stessa annata

Quarant'anni fa, a mezzanotte e un minuto, Mtv inaugurava ufficialmente le sue trasmissioni mandando in onda "Video Killed the Radio Star" dei Buggles. La canzone non solo era in testa a tutte le classifiche ma il suo videoclip, diretto da Russell Mulcahy, era una vera innovazione per l'epoca. Il testo poi parla di una "stella della radio" sopraffatta dall'avvento dell'era della "musica da vedere". Quasi un auspicio per il nuovo canale, dunque, di rimpiazzare per sempre l'era della classica radio. Di certo la moda dei videoclip prese il sopravvento, lasciandoci in eredità veri e propri capolavori come quelli di Michael Jackson e Madonna. (Unioneonline/D)
Quarant'anni fa, a mezzanotte e un minuto, Mtv inaugurava ufficialmente le sue trasmissioni mandando in onda "Video Killed the Radio Star" dei Buggles. La canzone non solo era in testa a tutte le classifiche ma il suo videoclip, diretto da Russell Mulcahy, era una vera innovazione per l'epoca. Il testo poi parla di una "stella della radio" sopraffatta dall'avvento dell'era della "musica da vedere". Quasi un auspicio per il nuovo canale, dunque, di rimpiazzare per sempre l'era della classica radio. Di certo la moda dei videoclip prese il sopravvento, lasciandoci in eredità veri e propri capolavori come quelli di Michael Jackson e Madonna. (Unioneonline/D)
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#AccaddeOggi: 1 agosto 1981, il debutto di Mtv con "Video Killed the Radio Star"

Il primo videoclip in onda a mezzanotte e un minuto

31 luglio 1976 - La NASA pubblica la famosa foto della Faccia su Marte, scattata dalla sonda Viking 1 sei giorni prima / Il Volto su Marte (talvolta anche detto Faccia su Marte o Volto di Cydonia) è un'ampia area della superficie del pianeta Marte, situata nella regione di Cydonia. Misura approssimativamente 2,65 km in lunghezza e 1,8 km in larghezza e si trova 10° a nord dell'equatore marziano.[2] Fu fotografata per la prima volta il 25 luglio 1976 dalla sonda spaziale Viking 1 che si trovava in orbita sul pianeta. Venne portata all'attenzione del pubblico dalla NASA, che pubblicò la prima foto sei giorni dopo. Altre immagini furono poi rese pubbliche, ed anche in esse era evidente l'effetto di luci ed ombre che riproduceva i tratti di un volto umanoide, da cui quest'area prende il nome. La foto raffigura uno dei molti altopiani disseminati nella regione marziana di Cydonia. Le sembianze antropomorfe sono dovute ad una combinazione di angolo d'illuminazione (la foto venne scattata con il Sole basso sull'orizzonte marziano), bassa risoluzione della foto (che tende ad ammorbidire le irregolarità della superficie), e tendenza del cervello umano a riconoscere motivi familiari, specialmente volti (pareidolia). Infine, un'interruzione nella trasmissione dati inviati sulla Terra dalla Viking 1 creò una macchia nera esattamente in corrispondenza dell'ipotetica narice.[3][4] Questa interpretazione è supportata da successive prove fotografiche prodotte dalla sonda Mars Global Surveyor nel 1998 e nel 2001, e dalla sonda Mars Odyssey nel 2002. Fotografata sotto un'illuminazione completamente differente, e con una risoluzione molto più alta, la zona in questione ricorda molto meno una faccia. Interpretazioni non scientifiche precedenti al 1998 individuavano nella fotografia un monumento artificiale che alcuni sostengono possa essere la prova che forme di vita extraterrestri intelligenti, abbiano abitato o visitato Marte in un certo momento nel lontano passato.[5] Il principale sostenitore di questa teoria è Richard Hoagland. Nel suo libro del 1987: The Monuments of Mars: A City on the Edge of Forever, Hoagland interpreta altre caratteristiche circostanti della superficie marziana, come i presunti resti di una città in rovina e di piramidi. Il libro ha contribuito alla diffusione della leggenda sulla natura artificiale del volto.[6] Altri sostenitori di questa teoria sono lo scrittore azero Zecharia Sitchin (che sostiene che vi sono riferimenti a questa formazione marziana nella letteratura sumerica) ed Ennio Piccaluga. Il 21 settembre 2006, l'ESA, l'ente spaziale europeo, ha reso pubbliche nuove immagini ad altissima risoluzione della regione di Cydonia[8]. In esse un pixel copre una dimensione di soli 14 metri. Dalle immagini appare l'origine naturale della cosiddetta "faccia". Dalle immagini ad alta risoluzione fornite dalla sonda Mars Express è stato possibile ricostruire una immagine 3D della conformazione.[9] In conclusione, l'origine artificiale del volto di Cydonia, ripresa dal Viking appariva soltanto a causa di una pareidolistica interpretazione visiva di immagini spaziali a bassa risoluzione. «Questa fotografia è una delle tante scattate nelle latitudini settentrionali di Marte dalla sonda Viking 1 in cerca di un punto d'atterraggio per Viking 2. L'immagine mostra i terreni a forma di tavolati mesa erosi. L'immensa formazione rocciosa centrale, somigliante a una testa umana, è formata da ombre che danno l'illusione di occhi, naso e bocca. Il complesso misura in larghezza 1.5 chilometri (un miglio), con l'angolo solare a circa 20 gradi. L'aspetto punteggiato dell'immagine è dovuto a errori di trasmissione, enfatizzati dall'ingrandimento della foto. L'immagine fu ripresa il 25 luglio da una distanza di 1873 chilometri (1162 miglia). Viking 2 raggiungerà l'orbita di Marte sabato prossimo (7 agosto) con atterraggio programmato per i primi di settembre.»
31 luglio 1976 - La NASA pubblica la famosa foto della Faccia su Marte, scattata dalla sonda Viking 1 sei giorni prima / Il Volto su Marte (talvolta anche detto Faccia su Marte o Volto di Cydonia) è un'ampia area della superficie del pianeta Marte, situata nella regione di Cydonia. Misura approssimativamente 2,65 km in lunghezza e 1,8 km in larghezza e si trova 10° a nord dell'equatore marziano.[2] Fu fotografata per la prima volta il 25 luglio 1976 dalla sonda spaziale Viking 1 che si trovava in orbita sul pianeta. Venne portata all'attenzione del pubblico dalla NASA, che pubblicò la prima foto sei giorni dopo. Altre immagini furono poi rese pubbliche, ed anche in esse era evidente l'effetto di luci ed ombre che riproduceva i tratti di un volto umanoide, da cui quest'area prende il nome. La foto raffigura uno dei molti altopiani disseminati nella regione marziana di Cydonia. Le sembianze antropomorfe sono dovute ad una combinazione di angolo d'illuminazione (la foto venne scattata con il Sole basso sull'orizzonte marziano), bassa risoluzione della foto (che tende ad ammorbidire le irregolarità della superficie), e tendenza del cervello umano a riconoscere motivi familiari, specialmente volti (pareidolia). Infine, un'interruzione nella trasmissione dati inviati sulla Terra dalla Viking 1 creò una macchia nera esattamente in corrispondenza dell'ipotetica narice.[3][4] Questa interpretazione è supportata da successive prove fotografiche prodotte dalla sonda Mars Global Surveyor nel 1998 e nel 2001, e dalla sonda Mars Odyssey nel 2002. Fotografata sotto un'illuminazione completamente differente, e con una risoluzione molto più alta, la zona in questione ricorda molto meno una faccia. Interpretazioni non scientifiche precedenti al 1998 individuavano nella fotografia un monumento artificiale che alcuni sostengono possa essere la prova che forme di vita extraterrestri intelligenti, abbiano abitato o visitato Marte in un certo momento nel lontano passato.[5] Il principale sostenitore di questa teoria è Richard Hoagland. Nel suo libro del 1987: The Monuments of Mars: A City on the Edge of Forever, Hoagland interpreta altre caratteristiche circostanti della superficie marziana, come i presunti resti di una città in rovina e di piramidi. Il libro ha contribuito alla diffusione della leggenda sulla natura artificiale del volto.[6] Altri sostenitori di questa teoria sono lo scrittore azero Zecharia Sitchin (che sostiene che vi sono riferimenti a questa formazione marziana nella letteratura sumerica) ed Ennio Piccaluga. Il 21 settembre 2006, l'ESA, l'ente spaziale europeo, ha reso pubbliche nuove immagini ad altissima risoluzione della regione di Cydonia[8]. In esse un pixel copre una dimensione di soli 14 metri. Dalle immagini appare l'origine naturale della cosiddetta "faccia". Dalle immagini ad alta risoluzione fornite dalla sonda Mars Express è stato possibile ricostruire una immagine 3D della conformazione.[9] In conclusione, l'origine artificiale del volto di Cydonia, ripresa dal Viking appariva soltanto a causa di una pareidolistica interpretazione visiva di immagini spaziali a bassa risoluzione. «Questa fotografia è una delle tante scattate nelle latitudini settentrionali di Marte dalla sonda Viking 1 in cerca di un punto d'atterraggio per Viking 2. L'immagine mostra i terreni a forma di tavolati mesa erosi. L'immensa formazione rocciosa centrale, somigliante a una testa umana, è formata da ombre che danno l'illusione di occhi, naso e bocca. Il complesso misura in larghezza 1.5 chilometri (un miglio), con l'angolo solare a circa 20 gradi. L'aspetto punteggiato dell'immagine è dovuto a errori di trasmissione, enfatizzati dall'ingrandimento della foto. L'immagine fu ripresa il 25 luglio da una distanza di 1873 chilometri (1162 miglia). Viking 2 raggiungerà l'orbita di Marte sabato prossimo (7 agosto) con atterraggio programmato per i primi di settembre.»
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#AccaddeOggi: 31 luglio 1976, la Nasa pubblica la foto della "Faccia su Marte"

Lo scatto realizzato dalla sonda Viking 1 sei giorni prima: era solo un'illusione ottica

Buon compleanno a Stefano Belisari, in arte Elio.  (Unioneonline/D)
Buon compleanno a Stefano Belisari, in arte Elio.  (Unioneonline/D)
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#AccaddeOggi: 30 luglio, Stefano "Elio" Belisari compie 60 anni

Il frontman di Elio e le Storie Tese è nato a Milano nel 1961

Era il 27 luglio del 1996 quando ad Atlanta, in Georgia, un tubo bomba esplodeva al Centennial Olympic Park, durante le Olimpiadi, facendo una vittima e 111 feriti. Fu il primo di quattro attentati commessi da Eric Rudolph, un estremista statunitense, il quale aveva in mente di fare una strage. A evitare conseguenze ancora più gravi la guardia di sicurezza Richard Jewell: fu lui a vedere la bomba prima della sua esplosione e a far evacuare la maggior parte delle persone presenti nel parco. Inizialmente indagato dall'Fbi fu scagionato pochi mesi dopo. Dopo altri tre attentati nel 1997, Rudolph fu identificato dall'FBI come sospettato. Nel 2003 fu arrestato, processato e condannato all'ergastolo. Nel 2019 la storia di Richard Jewell è stata raccontata da Clint Eastwood nel film che porta il suo nome. (Unioneonline/D)
Era il 27 luglio del 1996 quando ad Atlanta, in Georgia, un tubo bomba esplodeva al Centennial Olympic Park, durante le Olimpiadi, facendo una vittima e 111 feriti. Fu il primo di quattro attentati commessi da Eric Rudolph, un estremista statunitense, il quale aveva in mente di fare una strage. A evitare conseguenze ancora più gravi la guardia di sicurezza Richard Jewell: fu lui a vedere la bomba prima della sua esplosione e a far evacuare la maggior parte delle persone presenti nel parco. Inizialmente indagato dall'Fbi fu scagionato pochi mesi dopo. Dopo altri tre attentati nel 1997, Rudolph fu identificato dall'FBI come sospettato. Nel 2003 fu arrestato, processato e condannato all'ergastolo. Nel 2019 la storia di Richard Jewell è stata raccontata da Clint Eastwood nel film che porta il suo nome. (Unioneonline/D)
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#AccaddeOggi: 27 luglio 1996, l'attentato terroristico alle Olimpiadi di Atlanta

Ad Atlanta, in Georgia, un tubo bomba esplode durante le Olimpiadi: una vittima e 111 feriti

epa03491055 Mick Jagger of British rock band The Rolling Stones performs on stage during their concert as part of their 50th anniversary tour named '50 and Counting' at the O2 Arena in London, Britain, 29 November 2012. The Rolling Stones will perform in US in December as a part of the tour. EPA/KERIM OKTEN
epa03491055 Mick Jagger of British rock band The Rolling Stones performs on stage during their concert as part of their 50th anniversary tour named '50 and Counting' at the O2 Arena in London, Britain, 29 November 2012. The Rolling Stones will perform in US in December as a part of the tour. EPA/KERIM OKTEN
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#AccaddeOggi: tanti auguri a Mick Jagger

Il leader dei Rolling Stones compie oggi 78 anni

L'ad di Fiat Sergio Marchione durante la conferenza stampa dopo l'assemblea degli azionisti del gruppo FIAT il 30 marzo 2011 al Lingotto di Torino. ANSADI MARCO
L'ad di Fiat Sergio Marchione durante la conferenza stampa dopo l'assemblea degli azionisti del gruppo FIAT il 30 marzo 2011 al Lingotto di Torino. ANSADI MARCO
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#AccaddeOggi: 25 luglio 2018, muore Sergio Marchionne

Tre anni fa la scomparsa di uno degli uomini simbolo del top management industriale degli ultimi decenni

Il presidente della Repubblica Sergio Matterella a piazza Venezia, Roma 3 febbraio 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Il presidente della Repubblica Sergio Matterella a piazza Venezia, Roma 3 febbraio 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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#AccaddeOggi: 23 luglio, Sergio Mattarella compie 80 anni

 

Ultimo compleanno al Quirinale per il Presidente della Repubblica, al termine del suo settennato

 

Indro Montanelli, premiato come ''eroe della liberta' di stampa '' dall'International Press Institute in una foto d'archivio del 2 maggio 2000. ANSA
Indro Montanelli, premiato come ''eroe della liberta' di stampa '' dall'International Press Institute in una foto d'archivio del 2 maggio 2000. ANSA
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#AccaddeOggi: 22 luglio 2001, muore Indro Montanelli

Esattamente 20 anni fa il mondo del giornalismo perdeva uno dei suoi "giganti"

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#AccaddeOggi: 21 luglio 1951, nasce Robin Williams

Oggi l'attore americano, premio Oscar per "Will Hunting", morto nel 2014, avrebbe compiuto 70 anni 

Poliziotti all'ingresso della scuola Diaz di Genova in una foto d'archivio. ANSA / FILIPPO MONTEFORTE
Poliziotti all'ingresso della scuola Diaz di Genova in una foto d'archivio. ANSA / FILIPPO MONTEFORTE
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#AccaddeOggi: 20 anni fa l'irruzione della Polizia alla scuola Diaz durante il G8 di Genova

Esattamente vent'anni fa - durante lo svolgimento del G8 di Genova, segnato dalla dura repressione delle contestazioni da parte delle forze dell'ordine - la Polizia faceva irruzione alla scuola Diaz.

 

Un colpo al cuore dello Stato, un altro dopo la strage che a Capaci, nel tratto di autostrada che porta a Palermo, sotto il tritolo della mafia è caduto Giovanni Falcone: il 19 luglio 1992 in via D'Amelio, a Palermo, una Fiat 126 imbottita di esplosivo viene fatta saltare in aria nel momento in cui passa il giudice Paolo Borsellino. Il quale muore, insieme a cinque agenti di scorta (la sarda Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina). Qualche giorno prima, Borsellino rilascia due interviste, in cui descrive se stesso come un "condannato a morte", sentendosi ormai chiaramente nel mirino di Cosa Nostra. Soprattutto dopo l'attentato in cui muore Falcone, con cui tempo prima - nell'estate del 1985 - trascorre con le rispettive famiglie diversi giorni di preparazione al maxi processo contro la mafia in una foresteria del carcere dell'Asinara. 19 luglio 1992. Sono passati soltanto due mesi dalla strage di Capaci e l'Italia torna di nuovo a fare i conti con la mafia stragista. In via D'Amelio trovano la morte il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. In televisione si assiste inermi a un'altra devastazione. Una Fiat 126, imbottita con 90 chili di Semtex-H, è il nuovo avvertimento alla magistratura "perbene". L'auto parcheggiata sotto casa della madre di Borsellino salta in aria quando arriva il giudice. Nell'esplosione, con Borsellino, perdono la vita cinque uomini della scorta. L'unico sopravvissuto è l'agente Antonino Vullo, primo testimone a raccontare la vicenda: "Borsellino e i miei colleghi erano già scesi dalle auto, mentre io ero rimasto alla guida. Stavo facendo manovra per parcheggiare la vettura che si trovava alla testa del corteo. Non ho sentito alcun rumore, niente di sospetto, assolutamente nulla. Improvvisamente è stato l'inferno. Ho visto una grossa fiammata, ho sentito sobbalzare la blindata. L'onda d'urto mi ha scaraventato dal sedile. Non so come ho fatto a scendere dalla macchina. Attorno a me c'erano brandelli di carne umana sparsi dappertutto". Borsellino lo sapeva. Dalla morte di Falcone era cambiato tutto e non sorrideva più. Ripeteva spesso la frase "Ora tocca a me", non appena saputo del carico di tritolo arrivato a Palermo. Non gli restava che velocizzare le indagini sulla morte di Giovanni e così fece. Nella sua agenda rossa annotava minuziosamente tutto. Un "diario prezioso" sparito dalla sua 24 ore pochi minuti dopo la strage. (Unioneonline/F)
Un colpo al cuore dello Stato, un altro dopo la strage che a Capaci, nel tratto di autostrada che porta a Palermo, sotto il tritolo della mafia è caduto Giovanni Falcone: il 19 luglio 1992 in via D'Amelio, a Palermo, una Fiat 126 imbottita di esplosivo viene fatta saltare in aria nel momento in cui passa il giudice Paolo Borsellino. Il quale muore, insieme a cinque agenti di scorta (la sarda Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina). Qualche giorno prima, Borsellino rilascia due interviste, in cui descrive se stesso come un "condannato a morte", sentendosi ormai chiaramente nel mirino di Cosa Nostra. Soprattutto dopo l'attentato in cui muore Falcone, con cui tempo prima - nell'estate del 1985 - trascorre con le rispettive famiglie diversi giorni di preparazione al maxi processo contro la mafia in una foresteria del carcere dell'Asinara. 19 luglio 1992. Sono passati soltanto due mesi dalla strage di Capaci e l'Italia torna di nuovo a fare i conti con la mafia stragista. In via D'Amelio trovano la morte il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. In televisione si assiste inermi a un'altra devastazione. Una Fiat 126, imbottita con 90 chili di Semtex-H, è il nuovo avvertimento alla magistratura "perbene". L'auto parcheggiata sotto casa della madre di Borsellino salta in aria quando arriva il giudice. Nell'esplosione, con Borsellino, perdono la vita cinque uomini della scorta. L'unico sopravvissuto è l'agente Antonino Vullo, primo testimone a raccontare la vicenda: "Borsellino e i miei colleghi erano già scesi dalle auto, mentre io ero rimasto alla guida. Stavo facendo manovra per parcheggiare la vettura che si trovava alla testa del corteo. Non ho sentito alcun rumore, niente di sospetto, assolutamente nulla. Improvvisamente è stato l'inferno. Ho visto una grossa fiammata, ho sentito sobbalzare la blindata. L'onda d'urto mi ha scaraventato dal sedile. Non so come ho fatto a scendere dalla macchina. Attorno a me c'erano brandelli di carne umana sparsi dappertutto". Borsellino lo sapeva. Dalla morte di Falcone era cambiato tutto e non sorrideva più. Ripeteva spesso la frase "Ora tocca a me", non appena saputo del carico di tritolo arrivato a Palermo. Non gli restava che velocizzare le indagini sulla morte di Giovanni e così fece. Nella sua agenda rossa annotava minuziosamente tutto. Un "diario prezioso" sparito dalla sua 24 ore pochi minuti dopo la strage. (Unioneonline/F)
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#AccaddeOggi: 19 luglio 1992, Cosa Nostra uccide Paolo Borsellino

A meno di due mesi dalla strage di Capaci, un nuovo colpo della mafia al cuore dello Stato

Il 18 luglio del 1955 nasce a Porto Torres Andrea Parodi. Il cantautore esordisce nel mondo della musica nel 1977 con il gruppo dei "Sole Nero", che poi diventano il "Coro degli Angeli". Con questa band iniziano i primi esperimenti di un pop rock cantato in sardo. Nel 1988 dà vita ai "Tazenda", insieme a Gino Marielli e Gigi Camedda. Nel 1990 collaborano con Fabrizio De André alla realizzazione dell’album "Le Nuvole". Celebre la loro partecipazione al Festival di Sanremo 1991: insieme a Pierangelo Bertoli cantano "Spunta la luna dal monte" e ottengono il quinto posto nella gara. Nel 1997 Parodi lascia i "Tazenda" per intraprendere la carriera da solista. Tuttavia, il suo primo album "Abacada" non si rivela un successo. Nonostante questo, proprio negli ultimi anni di vita raggiunge l'apice della sua carriera collaborando con Noa e con Al Di Meola, con il quale pubblica un cd live. Con lo stesso Al Di Meola si esibisce in un tour europeo, con il tutto esaurito in quasi tutti i concerti. Poi la malattia: il 22 settembre del 2006 il cantante sale per l'ultima volta su un palco, quello dell'Anfiteatro romano di Cagliari. Muore di cancro alcuni giorni dopo, il 17 ottobre. (Unioneonline/F)
Il 18 luglio del 1955 nasce a Porto Torres Andrea Parodi. Il cantautore esordisce nel mondo della musica nel 1977 con il gruppo dei "Sole Nero", che poi diventano il "Coro degli Angeli". Con questa band iniziano i primi esperimenti di un pop rock cantato in sardo. Nel 1988 dà vita ai "Tazenda", insieme a Gino Marielli e Gigi Camedda. Nel 1990 collaborano con Fabrizio De André alla realizzazione dell’album "Le Nuvole". Celebre la loro partecipazione al Festival di Sanremo 1991: insieme a Pierangelo Bertoli cantano "Spunta la luna dal monte" e ottengono il quinto posto nella gara. Nel 1997 Parodi lascia i "Tazenda" per intraprendere la carriera da solista. Tuttavia, il suo primo album "Abacada" non si rivela un successo. Nonostante questo, proprio negli ultimi anni di vita raggiunge l'apice della sua carriera collaborando con Noa e con Al Di Meola, con il quale pubblica un cd live. Con lo stesso Al Di Meola si esibisce in un tour europeo, con il tutto esaurito in quasi tutti i concerti. Poi la malattia: il 22 settembre del 2006 il cantante sale per l'ultima volta su un palco, quello dell'Anfiteatro romano di Cagliari. Muore di cancro alcuni giorni dopo, il 17 ottobre. (Unioneonline/F)
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#AccaddeOggi: 18 luglio 1955, nasce Andrea Parodi

Il cantante di Porto Torres resta una delle voci più note della Sardegna

Il 17 luglio 1994 allo stadio Rose Bowl di Pasadena la Nazionale perde la finale dei Mondiali negli Usa contro il Brasile per 3-2 ai calci di rigore, dopo che - al termine dei novanta minuti regolamentari e dei supplementari - le due squadre non sono riuscite ad andare oltre lo 0 a 0. Decisivi gli errori dal dischetto di Franco Baresi, Daniele Massaro e Roberto Baggio. Segnano invece Albertini ed Evani, mentre per i verdeoro fanno centro Romario, Branco e Dunga. Unico errore quello di Marcio Santos. Per tutti gli italiani l'immagine della finale resta quella del penalty tirato alto sopra la traversa dal Divin Codino. Un rigore sbagliato che non può cancellare in alcun modo la prestazione eccelsa del numero 10 in tutta la competizione. (Unioneonline/F)
Il 17 luglio 1994 allo stadio Rose Bowl di Pasadena la Nazionale perde la finale dei Mondiali negli Usa contro il Brasile per 3-2 ai calci di rigore, dopo che - al termine dei novanta minuti regolamentari e dei supplementari - le due squadre non sono riuscite ad andare oltre lo 0 a 0. Decisivi gli errori dal dischetto di Franco Baresi, Daniele Massaro e Roberto Baggio. Segnano invece Albertini ed Evani, mentre per i verdeoro fanno centro Romario, Branco e Dunga. Unico errore quello di Marcio Santos. Per tutti gli italiani l'immagine della finale resta quella del penalty tirato alto sopra la traversa dal Divin Codino. Un rigore sbagliato che non può cancellare in alcun modo la prestazione eccelsa del numero 10 in tutta la competizione. (Unioneonline/F)
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#AccaddeOggi: 17 luglio 1994, l'Italia perde ai rigori la finale mondiale contro il Brasile

Roberto Baggio fallisce il penalty decisivo, tirando alto sopra la traversa

L'incendio che si è sviluppato nell'Anfiteatro Flavio di Pozzuoli (Napoli), uno dei principali patrimoni storico-archeologici dei Campi Flegrei e della Campania, 16 luglio 2021. Le fiamme hanno coinvolto le gradinate in legno. ANSA / CESARE ABBATE
L'incendio che si è sviluppato nell'Anfiteatro Flavio di Pozzuoli (Napoli), uno dei principali patrimoni storico-archeologici dei Campi Flegrei e della Campania, 16 luglio 2021. Le fiamme hanno coinvolto le gradinate in legno. ANSA / CESARE ABBATE
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Pozzuoli, in fiamme l'anfiteatro Flavio

Distrutta una parte delle gradinate in legno

Il 16 luglio 1999 muore in un incidente a 38 anni John Fitzgerald Kennedy Jr., figlio minore di Jfk e Jacqueline Bouvier. L'aereo, partito dall'aeroporto della contea di Essex, per raggiungere l'isola di Martha's Vineyard, nello Stato del Massachusetts, dove si sarebbe dovuto celebrare il matrimonio della cugina Rory Kennedy, precipita nell'Oceano Atlantico. Le cause della tragedia sono attribuite alla scarsa dimestichezza al volo notturno (a pilotare il piper Saratoga II HP era lui stesso) e alle cattive condizioni atmosferiche. Non vengono trovate prove che l'incidente sia avvenuto per un malfunzionamento del mezzo, ma a lungo si parla di un possibile complotto, esattamente come alla morte del padre. Insieme all'avvocato e giornalista, muoiono anche la moglie Carolyn Bessette e la cognata Lauren. I corpi delle tre vittime vengono cremati e le loro ceneri disperse nell’oceano. John Kennedy Jr. era nato il 25 novembre del 1960, pochi giorni dopo l'elezione del Jfk alla presidenza degli Stati Uniti: la tragica istantanea che lo ritrae, a nemmeno tre anni, mentre rivolge il saluto militare alla bara del padre durante le esequie, è tra le immagini più famose della storia americana recente. (Unioneonline/F)
Il 16 luglio 1999 muore in un incidente a 38 anni John Fitzgerald Kennedy Jr., figlio minore di Jfk e Jacqueline Bouvier. L'aereo, partito dall'aeroporto della contea di Essex, per raggiungere l'isola di Martha's Vineyard, nello Stato del Massachusetts, dove si sarebbe dovuto celebrare il matrimonio della cugina Rory Kennedy, precipita nell'Oceano Atlantico. Le cause della tragedia sono attribuite alla scarsa dimestichezza al volo notturno (a pilotare il piper Saratoga II HP era lui stesso) e alle cattive condizioni atmosferiche. Non vengono trovate prove che l'incidente sia avvenuto per un malfunzionamento del mezzo, ma a lungo si parla di un possibile complotto, esattamente come alla morte del padre. Insieme all'avvocato e giornalista, muoiono anche la moglie Carolyn Bessette e la cognata Lauren. I corpi delle tre vittime vengono cremati e le loro ceneri disperse nell’oceano. John Kennedy Jr. era nato il 25 novembre del 1960, pochi giorni dopo l'elezione del Jfk alla presidenza degli Stati Uniti: la tragica istantanea che lo ritrae, a nemmeno tre anni, mentre rivolge il saluto militare alla bara del padre durante le esequie, è tra le immagini più famose della storia americana recente. (Unioneonline/F)
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#AccaddeOggi: 16 luglio 1999, muore in un incidente aereo John Fitzgerald Kennedy Jr.

Il Piper pilotato dal figlio di Jfk e Jacqueline Bouvier precipita nell'Oceano Atlantico

In una immagine tratta da Twitter l'esercito turco mentre chiude l'accesso a due ponti sul Bosforo a Istanbul, 15 luglio 2016. ANSA/TWITTER +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++
In una immagine tratta da Twitter l'esercito turco mentre chiude l'accesso a due ponti sul Bosforo a Istanbul, 15 luglio 2016. ANSA/TWITTER +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++
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#AccaddeOggi: 15 luglio 2016, il tentato golpe in Turchia

Cinque anni fa l'esercito tentò di rovesciare il governo di Erdogan

La manifestazione
20060709- BERLINO (GERMANIA) - SPR - MONDIALI: ITALIA - FRANCIA. Cannavaro e i giocatori della Nazionale alzano la coppa del mondo.DANIEL DAL ZENNARO
20060709- BERLINO (GERMANIA) - SPR - MONDIALI: ITALIA - FRANCIA. Cannavaro e i giocatori della Nazionale alzano la coppa del mondo.DANIEL DAL ZENNARO

#AccaddeOggi: 9 luglio 2006, quindici anni fa la vittoria dell'Italia ai mondiali

Gli Azzurri a Berlino battono la Francia per 6-4 dopo i calci di rigore

#cara unione
L'elezione al sedicesimo scrutinio con 832 voti su 995
L'elezione al sedicesimo scrutinio con 832 voti su 995

#AccaddeOggi: 8 luglio 1978, Pertini eletto settimo presidente della Repubblica

Era l'8 luglio del 1978 quando Sandro Pertini veniva eletto settimo presidente della Repubblica.

L'elezione si è svolta tra il 29 giugno e l'8 luglio: dopo quindici scrutini andati a vuoto, il segretario socialista Bettino Craxi è riuscito a far prevalere il "suo" candidato, che non metteva d'accordo tutti e soprattutto trovava l'opposizione della Dc, facendogli ottenere la più larga maggioranza della storia repubblicana: 832 voti su 995.

Nato a Stella San Giovanni, nel Savonese, nel 1896, con la caduta del regime fascista Pertini contribuì in prima linea a ricostruire il partito socialista, diventando uno dei membri più attivi della Resistenza. E' stato eletto deputato dell'Assemblea costituente, quindi senatore nella prima legislatura e deputato nelle successive. 

Grazie al suo carattere combattivo e amabile al tempo stesso, che lo ha portato a guidare il Quirinale in un modo del tutto innovativo per i tempi, tuttora è considerato il presidente più amato dagli italiani.

(Unioneonline/D)