#AccaddeOggi: 15 luglio 2016, il tentato golpe in Turchia
Sono le 22 (ora locale) del 15 luglio 2016 quando la Jandarma - la polizia militare turca - riesce a chiudere i due ponti sul Bosforo, a Istanbul, con dei carri armati.
È l'operazione iniziale del tentato colpo di Stato messo in atto da una parte delle forze armate per rovesciare il governo di Recep Tayyip Erdoğan e prendere il potere nel Paese.
L'esercito turco invita la popolazione a rientrare nelle proprie case, blocca l'accesso ai social network e interrompe le trasmissioni della tv di Stato TRT. Poi, alle 23.35, Erdoğan riesce a collegarsi da un luogo sconosciuto in cui si è rifugiato via FaceTime per incitare il popolo a "resistere e scendere in piazza".
Alle 5.30 il governo riesce a riprendere il controllo del Paese.
Al termine delle operazioni, 2893 golpisti vengono arrestati e 2745 giudici sono stati rimossi dall'incarico dall'Alto Consiglio.
Le motivazioni dietro al golpe non sono chiare: secondo il presidente, dietro ci sarebbero le manovre politiche del predicatore e politologo turco Fethullah Gülen, esule negli Stati Uniti.
Il tentativo di rovesciamento del potere porta alla morte di 290 persone e al ferimento di altre 1440.
(Unioneonline/F)