Manca il personale, a rischio ci sono i servizi per la città e i suoi residenti. Così il Comune di Cagliari corre ai ripari e stanzia oltre 2,6 milioni di euro per  fare nuove assunzioni. 

La decisione è stata assunta con una delibera della Giunta guidata dal sindaco Massimo Zedda,  adottata lo scorso 8 luglio. Si parte da un presupposto: «La carenza di personale e le continue cessazioni non programmate stanno creando diverse criticità», si legge nel provvedimento, «con il rischio concreto di compromettere le ordinarie attività degli uffici e pregiudicare i servizi resi a favore della cittadinanza». In dieci anni non sono più a libro paga di Palazzo Bacaredda ben 663 dipendenti. Il motivo è semplice, gli stipendi di altre amministrazioni pubbliche (Regione e Stato) son ben più consistenti e, in caso di mobilità, chi lavorava per il Municipio non si fa sfuggire l’occasione di guadagnare di più e subire meno stress. Mentre per chi rimane il carico di lavoro e il malcontento crescono modo esponenziale. I numeri sono inquietanti e raccontano perché la macchina va a rilento. E non certo per colpa di chi in Municipio ancora lavora. nel 2015 i dipendenti comunali in attività erano 1743. Poi, tra cambi di amministrazione e pensionamenti, il crollo. Oggi i lavoratori alle dipendenze di Palazzo Bacaredda sono 1.080, il 40 per cento in meno rispetto a dieci anni fa.

Da tutti gli assessorati sono arrivate «pressanti istanze». Così la Giunta «ritiene  non più rinviabile affrontare tale criticità», considerando, «necessario accelerare le procedure di reclutamento di nuovo personale». 

L’ultima delibera dell’esecutivo prevede un finanziamento di 2.661.750 euro per i prossimi due anni: a Palazzo Bacaredda servono (tanti) nuovi dipendenti. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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