Tra i racconti “spaventosi” che popolano le leggende sarde, oltre a quelli di Sa Coga e di Mommotti, ce n’è anche uno legato ai miti del temporale. Stiamo parlando della storia di Su Carru de Nannai.

Su Carru de Nannai, il carro che spaventava i bambini - Secondo la tradizione, si tratta di un racconto nato in origine per terrorizzare i bambini, in modo tale che non si arrischiassero a uscire durante i temporali. Protagonista, il carro guidato da un cocchiere e trainato da possenti destrieri che trasporta un carico di pietre e massi, producendo grande fragore, simile a quello dei tuoni.

Su carru de Nannai nella cultura sarda – L’origine del nome Nannai viene fatto risalire al mitico An, dio nuragico che viveva in un palazzo nel cielo chiamato Eanna. Secondo altri si tratterebbe di una storpiatura di nonno.

Le versioni della leggenda – Varie sono le versioni della leggenda. In una il cocchiere è – appunto – un dio, che percorre le strade dei paesi col suo carro pieno di massi, facendo un grande e spaventoso fracasso per annunciare l’arrivo di una tempesta e “invitando” dunque i bimbi a restare in casa. In un’altra, invece, il cocchiere è un anziano. 

In altre versioni ancora, infine, l’obiettivo del passaggio rumoroso di Su Carru de Nannai non è quello di mettere in guardia i bambini, bensì di attirarli per rapirli.

(Unioneonline/l.f.)

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