Sono tante le tradizioni sarde legate all’Epifania (o, come si dice nell’Isola, sa Pasca de is treis reis).

Tra queste quella dei pani benauguranti, fra cui spicca un antico rituale, che a lungo si è rinnovato il giorno del 6 gennaio. Stiamo parlando di Su kàpidu 'e s'ànnu.

In cosa consiste questo antico rito e qual è il suo significato? – Il rito, in realtà, inizia il 31 dicembre, quando le donne preparano un pane bianco, a forma di corona. Dopo essere stato cotto, il pane viene conservato per una settimana e, secondo l’usanza, il giorno dell’Epifania, durante il pranzo o la cena, viene spezzato dal capofamiglia sulla testa del più piccolo di casa. 
Una tradizione che ancora vive a Benetutti – Il gesto dello spezzare il pane sul capo del figlio, della figlia o dei nipoti più piccoli di casa ha due significati simbolici: il primo è il buon auspicio per l’anno appena cominciato, il secondo è legato alla ciclicità della vita. La tradizione di Su kàpidu 'e s'ànnu è andata scemando nel corso degli anni, ma resiste ancora in alcuni paesi dell’Isola, in particolare a Benetutti.

(Unioneonline)

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